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...benvenuti a Belville

venerdì 13 aprile 2012

1x05 "Lo Straniero"


Neil è sorpreso di vedere Henry, ma cerca di sembrare calmo.
HENRY:  salve! Lei è Neil Potter?


NEIL: si, sono io
HENRY:sono Henry Van Buke
Gli fece un sorriso e gli porse la mano per salutarlo, Neil ricambiò il saluto.
NEIL: so chi è lei
HENRY: bene! Conosce anche mia moglie?
NEIL: abbiamo ballato questa sera, perché?
Neil iniziava ad innervosirsi
HENRY: signor Potter, Neil… posso chiamarti Neil?
Entrò in casa e si voltò verso di lui
NEIL: ehm…si… certo
HENRY: Neil!
Si sedette sul divano guardandosi intorno, Neil era spiazzato.
HENRY: immagino tu non abbia dello scotch?!
Lo guardò
NEIL: no… ho solo birra
HENRY: gradirei una birra

Neil stava andando in cucina per prendere le birre.
HENRY: allora Neil, sei un vigile del fuoco giusto?
Neil aprì il frigo e cominciò a capire che quell’uomo sapeva troppe cose, sapeva della sua relazione con Tina.
NEIL: si
Gli porse la birra
HENRY: ti ringrazio
NEIL: signor Van Buke…
HENRY: chiamami Henry ti prego
NEIL:Henry… posso chiederti come mai sei venuto qui?
HENRY: ottima domanda!
Sorseggiò la birra
HENRY:stasera quando ti ho visto ho capito che Tina non era tornata da me per amore, sarò vecchio ma non sono sciocco… quando decise di divorziare credevo il motivo fossi tu ma ora non capisco perché sia tornata, è evidente che tra di voi la storia non è finita
Neil era sconvolto! Henry sapeva di loro da molto tempo…
NEIL:non so di cosa stia parlando
Si alzò in piedi
HENRY: su Neil! Stai calmo! E’ tutto ok… Tina è bella e giovane, quando l’ho sposata avevo messo in conto la possibilità che lei si trovasse un amante… ho sempre sperato di no. E’ innamorata di te?
Henry amava sul serio sua moglie, era davvero dispiaciuto.
NEIL: no…non credo… non so che dire
Henry si alzò in piedi e gli mise le mani sulle spalle
HENRY: non dire nulla, ti darò 100 mila dollari in cambio di un favore
Neil rimase a bocca aperto fissandolo.
HENRY: scopri cosa ha in mente, fammi sapere tutto… cerca di farla confidare con te, sta tramando qualcosa ne sono sicuro
NEIL: non credo sia una buona idea
Si allontanò da lui, portandosi le mani ai capelli
NEIL: e se rifiutassi?
HENRY: bè la scelta è tua, ma Tina manipola le persone, le usa… quindi
Stava alludendo al fatto che stava usando anche lui
NEIL:io la amo!
HENRY: non so se valga la pena amarla
Si rattristò.
HENRY: questo è il mio numero
Gli diede un biglietto da visita
HENRY: pensaci e fammi un colpo di telefono
Stava per uscire e si voltò verso di lui
HENRY: sei una brava persona Neil, buona notte
NEIL: arrivederci
Neil rimase lì , senza parole con la testa piena di pensieri… e se Henry avesse ragione?! 
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TIFFANI: Owen cosa diavolo ci fai qui?!

Gli chiese furiosa di trovarselo di fronte.

OWEN: mi manchi!

Tiffani si voltò indietro sperando di non essere vista

TIFFANI: vattene! Ma che ti passa per la testa!
OWEN: non dirmi che tu non senti la mia mancanza… 3 settimane fa volevi convincermi a trascorrere una vacanza in Italia
TIFFANI: sei un idiota! Ricordi anche che ti ho mandato a quel paese prima di venire qui?
OWEN: per fortuna non porto rancore
TIFFANI: peccato! Perché io nei tuoi confronti ho solo disprezzo e rabbia… adesso gira i tacchi e ritorna a San Francisco! Ma io non so cosa ci sia nella tua testa!!! Sicuramente il vuoto! E se lei ti vedesse?!
Owen sollevò le spalle disinteressato
TIFFANI: dovevo immaginare che sei il solito egoista!
Si voltò e vide Celeste avvicinarsi
TIFFANI: oddio! Sparisci!
Lui sorrise ma non aveva intenzione di muoversi


CELESTE: Owen?!?
TIFFANI: io ti …
Lo guardò.Era furiosa con lui!
OWEN:Celeste!
CELESTE: che ci fai qui? E a quest’ora? Qualcuno vuole spiegarmi che succede?
Si rivolse ad entrambi.
OWEN: sono venuto per Tiffani
Tiffani voleva ucciderlo!
CELESTE: per Tiffani! Bene… a quanto vedo le cose non sono cambiate. Addio Owen!
Poi si rivolse alla sorella
CELESTE: grazie Tiff!
Tiffani era dispiaciuta e la guardò allontanarsi.
TIFFANI: ti odio! Sei contento?! Non ti voglio qui!
OWEN:Celeste sa cosa provo per te…non capisco perché reagite in questo modo!
Tiffani rise
TIFFANI: continua a vivere nel tuo mondo…lontano da me e da mia sorella

E lo lasciò lì… ritornò da Miguel e gli altri
Miguel in lontananza aveva assistito alla scena.
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Tiffani bussò alla porta della stanza della sorella, sperando di poterle spiegare.
TIFFANI: Celeste…
La ragazza era seduta sulla poltroncina fissando fuori dalla finestra.
CELESTE: che vuoi?
TIFFANI:voglio spiegarti
Si sedette sul letto vicino a lei.
CELESTE: vi avevo perdonati, avevo dimenticato…adesso mi rendo conto che ho solo creduto di averlo fatto
TIFFANI: io non so perché lui sia venuto qui, è di certo una provocazione
Celeste si voltò per guardarla negli occhi.
CELESTE: ti prego! È venuto per te
Sospirò
TIFFANI: non mi importa! Gli ho detto chiaro e tondo che può tornarsene a San Francisco
CELESTE: non capisci… non capisci che è si riaperta  la mia ferita!
Si alzò in piedi
CELESTE: avete continuato a vedervi nonostante tutto, nonostante mi avessi giurato che tra voi era finita! E non negare!
Tiffani sapeva che la sorella aveva ragione
CELESTE: ho la testa in confusione per Jordan e adesso tu e quel pezzo di merda che ricompare!
TIFFANI: si… ho continuato a vederlo dopo che è ritornato da Washington, ma a maggio ho chiuso perché mi tradiva
Celeste scostò la tenda della sua finestra e chiuse gli occhi.
TIFFANI: Owen è stato importante per me, ma fa parte del passato ormai
CELESTE: hai tradito di nuovo la mia fiducia Tiff, io non so più che pensare, scusami. Voglio stare sola, esci. Ti prego
Ma non si voltò.
TIFFANI:ok, perdonami…di nuovo


Uscì. Celeste si buttò sul letto e scoppiò in lacrime, erano giorni pesanti per lei. Owen era stato un uomo fondamentale nella sua vita, ma l’aveva delusa profondamente. Erano anni che non lo nominava e adesso era ricomparso…e voleva Tiffani.
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Billy ha portato Joshua all’asilo e prende la posta dalla buca lettere…riceve una brutta sorpresa. L’avvocato Grayson Burch, legale di Peter e Megane Whitman, gli ha inviato una richiesta per l’affidamento di Joshua Ames. Billy lascia cadere la lettera a terra e si siede sugli scalini del porticato. I genitori di Tamara vogliono suo figlio e lui non capisce il motivo, hanno avuto sempre ottimi rapporti e di certo non avrebbe mai impedito ai nonni di vedere il nipote… perché ricorrere ad un avvocato.
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Noah era con alcuni colleghi al BelRose per indagare sull’incendio. Il comandante Finley si avvicinò all’uomo.
FINLEY: avete scoperto qualcosa?
NOAH: a quanto pare è stato causato da un corto circuito
FINLEY: bene… Grant posso parlarti in privato?


Si allontanarono dagli altri.
NOAH: mi dica comandante
FINLEY: ieri sera Samantha O’Donnell ha pubblicamente dichiarato che tu l’hai stuprata
NOAH: si signore, ma tutti sappiamo che era ubriaca
FINLEY: mi dispiace Grant, la ragazza ha sporto denuncia e suo padre ha testimoniato contro di te
NOAH: cosa?
FINLEY: sei stato sospeso fino a nuovo provvedimento
Noah non credeva a quelle parole!
FINLEY: devi darmi pistola e distintivo
Noah sospirò e si tolse la pistola e la mise nelle mani del comandante
NOAH: sapete benissimo che è una menzogna
FINLEY: Noah chiama un avvocato, io ti credo ma devo fare il mio lavoro
Gli diede una pacca sulla spalla e si allontanò. Noah era perplesso, come aveva potuto fargli una cosa del genere! Ora più che mai era convinto che Samantha fosse pazza.
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Ashley se ne stava rannicchiata in un angolo di quello che restava del BelRose. Teneva tra le mani un pezzo di una foto e si guardava intorno con aria tristissima.
Matt le si avvicinò e si sedette a terra accanto a lei.
ASHLEY: ho trascorso in questo posto oltre 15 anni della mia vita… qui ho riso, ho pianto, ho visto mio padre andarsene per sempre, ho ballato di nascosto…e ora non resta più nulla
Guardò la foto che aveva tra le mani
ASHLEY: questa foto l’ho scattata io due anni fa… era natale e abbiamo fatto una mega festa qui…è stata una giornata stupenda.
Gli occhi le si riempirono di lacrime
MATT: vedrai che si sistemerà tutto
ASHLEY: e come?! Non abbiamo abbastanza soldi per ricostruire il locale…abbiamo perso tutto! Tutto capisci!!!!

Piangeva e Matt si sentiva impotente…non poteva far altro che abbracciarla.
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Tiffani era in giardino…piangeva.
Billy stava sorseggiando il caffè nella sua cucina quando la vide dalla finestra, posò il caffè e si avvicinò alla staccionata.
BILLY: ei Tiffani! Che succede?
Lei si asciugò le lacrime.
TIFFANI: ciao Billy… scusami… nulla, tutto ok
BILLY:non mi sembra che sia tutto ok
Tiffani lo guardava con gli occhi azzurri colmi di lacrime
BILLY: ti va di dirmi cosa è successo?
TIFFANI: è una storia lunga
BILLY: ho un po’ di tempo
Saltò la staccionata, e abbracciò Tiffani, che scoppiò in lacrime. 

Celeste dalla sua finestra vide la scena.
Socchiuse la tenda e chiuse gli occhi.

5 anni prima…San Francisco
CELESTE: Tiffani vuoi sbrigarti?!
OWEN:si starà truccando per qualche ragazzino!
TIFFANI: allora? Che ne dite?
Si mise sulla porta di casa mostrando il suo abitino turchese
OWEN: Celeste non vorrai farla uscire con quello straccio?!
CELESTE: e secondo te mi ascolterà se le dico di levarselo?!
I tre si dirigevano verso il liceo
CELESTE: ne avrò per un paio di ore, il professor Matthews vuole la relazione
OWEN: ok tesoro, io e Tiffani andremo a prendere un gelato al centro commerciale
Poi si avvicinò a Celeste e le sussurrò nell’orecchio
OWEN: la terrò d’occhio…
E le diede un bacio.
Owen e Tiffani erano al centro commerciale, gustavano il gelato e lei non faceva che parlare e parlare , non la smetteva di muoversi, di saltellare da una parte all’altra. E Owen la guardava…adorava il modo in cui rideva, adorava la spensieratezza dei suoi 14 anni.


Celeste si guardò allo specchio osservando i suoi occhi spenti. Aprì il cassetto e prese delle foto, c’erano lei e Tiffani da piccole, lei e nonna Astrid, lei e Owen … poi prese l’ultima…Jordan e l’accarezzò. Sospirò.
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Il telefono di Tina stava squillando, guardò il monitor e quando vide il nome si chiuse nella stanza in modo che Miguel non ascoltasse.


TINA:pronto papà
PAPA’:abbiamo un problema
TINA: che succede?
PAPA’: Antonio vuole i soldi entro domani
TINA: accidenti! Domani non credo sia possibile! Quell’uomo è un verme!
PAPA’: ho provato a contrattare ma è stato irremovibile, ha ricominciato a nominare Miguel
Tina aprì il primo cassetto del suo armadio e scostò la biancheria intima, prese un dvd.
TINA: ci penso io papà, chiama Antonio e digli che per le 15:00 lo aspetto al solito posto
Chiuse la telefonata, mise il dvd in borsa e uscì.
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Tiffani e Billy stavano passeggiando.
TIFFANI: Owen non doveva venire qui, sapeva benissimo che avrebbe incontrato Celeste e ci avrebbe messo contro di nuovo, questo è il suo obiettivo…
BILLY: quindi fammi capire, tu hai avuto una storia con il fidanzato di tua sorella??
TIFFANI: storia?! A 14 anni non la definirei una storia… ero solo affascinata da quel ragazzo più grande di me e non ho mai dato importanza al fatto che Celeste fosse innamorata di lui…

TIFFANI: Owen! Smettila!
Rideva mentre lui continuava a baciarla dappertutto
OWEN:sei una ragazza cattiva!
Celeste udì delle voci provenire da sotto il porticato… aprì la porta e li vide… i due di staccarono immediatamente,erano convinti che lei fosse in biblioteca a studiare per la maturità.
CELESTE: oh mio dio! Entra in casa Tiffani!
Urlò
TIFFANI: Celeste!
CELESTE: ti ho detto di entrare!
Urlava così forte che Tiffani iniziò a piangere, guardò Owen e corse in casa.
CELESTE: sei un maiale! Un porco! Un maniaco!
Iniziò a prenderlo a pugni sul petto
OWEN: piantala!
CELESTE: con mia sorella!? Ha 14 anni!
OWEN: non è più una ragazzina…lo sai bene!
CELESTE: ti stai giustificando??? Ti permetti anche di darmi una spiegazione! Io ti uccido!
OWEN: non farla tragica! Sono mesi che mi trascuri per il liceo, gli esami e il professor Matthews
CELESTE: guai a te se ti rivedo da queste parti, lascia in pace me e Tiffani, e se ti rivedo con lei io ti denuncio e non sto scherzando
Chiuse la porta e pianse…Tiffani era rannicchiata in cima alle scale.


Owen era seduto in spiaggia con pantaloncini e camicia, sorseggiava una birra e ammirava il panorama… in fondo Belville era una bella città.
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NOAH: sei la persona più perfida e meschina che io conosca!
Era furioso con lei!
SAMANTHA: non peggiorare la tua situazione
NOAH: ti darò una vera causa per denunciarmi!
La gente intorno a loro iniziava a fissarli.
NOAH: davvero ci tieni così tanto a rovinarmi la carriera?!
SAMANTHA: ohhh questo è solo l’inizio
Lo guardava con aria di sfida.
NOAH: stai cadendo sempre più in basso e stai trascinando con te anche tuo padre
SAMANTHA: lui più in basso di dove si trova non può andare!
Noah era confuso e deluso.
SAMANTHA: non è stato difficile, avevo dei lividi ancora visibili e poi Doug sapeva che tu quella notte mi avevi voluta a casa tua…
Noah le prese un braccio e iniziò a stringerlo…
SAMANTHA: attento Noah, sarà un livido in più
NOAH: ti odio
Mollò la presa e si allontanò sotto lo sguardo di tutti.
Samantha si tolse dal viso l’espressione acida e ne assunse una più dispiaciuta.
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3 anni fa…San Francisco

OWEN: Tiffani Armstrong!
Owen ammirava una ragazza bionda intenta a discutere con alcune ragazze. Tiffani si voltò verso di lui e restò sorpresa, erano 2 anni che non aveva sue notizie, era convinta fosse a Washington.
TIFFANI: Owen Carter! Che bella sorpresa! Sei ritornato a casa?
OWEN: può darsi…
La ammirò da testa a piedi…era cresciuta ed era diventata molto attraente
OWEN: ho da sbrigare un paio di questioni e poi riparto…ti andrebbe di bere un caffè?

TIFFANI: dopo quel caffè siamo finiti in una stanza d’hotel, abbiamo iniziato a frequentarci di nascosto, sono sempre stata attenta a non far capire nulla ai miei, Celeste ormai viveva qui e non volevo scoprisse nulla. Lui ritornava 2 week end al mese e io andavo spesso a Washington. Poi qualche mese fa ho scoperto che si vedeva con un’altra, sapevo che il nostro non era un rapporto esclusivo ma in quel momento ho capito che non volevo più stare con lui, che avevo rovinato il rapporto con mia sorella e ho troncato…
BILLY: e lui a quanto pare ti rivuole indietro?
TIFFANI: oh no! Lui vuole soltanto prenderci in giro
BILLY: io penso che tu te ne sia innamorata, altrimenti non avresti avuto una relazione con lui durata circa 5 anni, e non lo ammetterai…adesso lo disprezzi per quello che ha fatto, secondo me ti stai convincendo ad odiarlo…
Tiffani lo osservava senza dir nulla…forse aveva ragione… forse no
TIFFANI: voglio più bene a Celeste… lui deve andare via, ho sbagliato tutto…ero e sono una bambina e mia sorella è più importante di ogni cosa. Owen deve lasciare Belville.
Cosi dicendo si allontanò da Billy che la guardava… era convinto di aver colto nel segno.
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Owen stava ascoltando la conversazione tra Miguel, Rose e i pompieri. Il locale era malridotto e doveva essere abbattuto, Rose si disperava. Owen voleva sfruttare l’occasione… si avvicinò a Rose.


OWEN: salve! Non volendo ho ascoltato e penso di poter dare una mano…

ROSE: scusi…non capisco

Owen sorrise

OWEN: certo! Ha ragione! Io mi chiamo Owen Carter, sono un architetto e ho dato un’occhiata alla struttura

E guardò ciò che restava del BelRose.
OWEN: le fondamenta sono illese, ma i pilastri vanno abbattuti… io posso aiutarla e non si preoccupi per il prezzo, posso contattare l’impresa edile che lavora con me

Rose voleva solo riavere il suo locale ma non aveva abbastanza denaro. Miguel si avvicinò e mise un braccio intorno alle spalle della donna.
MIGUEL: signor Carter, finanzierò io i lavori.
OWEN: benissimo! Signor?
MIGUEL: Guerra…Miguel Guerra
E si strinsero la mano
Rose guardò Miguel
ROSE: Miguel no! Ti prego!
MIGUEL: ormai ho deciso e non si discute! Signor Carter mi faccia avere i progetti e un preventivo
Miguel assunse l’aria di uno che ne capiva!

Owen era più che soddisfatto… aveva una scusa per restare a Belville. Salutò i due e si allontanò. Tiffani stava cercando Ashley quando vide Owen allontanarsi… si avvicinò a Miguel.
ROSE: ti ripagherò ogni centesimo!
MIGUEL: Rose, voglio vederti felice e soprattutto vedere lei felice
Disse rivolgendosi ad Ashley che se ne stava in silenzio a fissare il mare
Intanto arrivò Tiffani
TIFFANI: cosa voleva quell’uomo???
MIGUEL: farà i lavori per ristrutturare il BelRose
TIFFANI: cosa?! Io lo ammazzo!

Corse dietro ad Owen e Miguel non capiva…poi associò l’uomo a quello visto la notte dell’Independence Prom.
TIFFANI: Owen fermati!
Owen si voltò e sul suo volto spuntò un mega sorriso sarcastico.
OWEN: tesoro!!!!!
TIFFANI: cosa non ti è chiaro della frase “ritorna a casa” ?! Che stai facendo? Usi i miei amici per i tuoi scopi?!
OWEN: sto solo aiutando una povera donna e sua figlia!
Fece la faccina triste
TIFFANI: piantala! Sei un approfittatore, bugiardo e opportunista!
OWEN: sei così dolce! Mi sei mancata tantissimo… e ti riavrò
Le voltò le spalle e la salutò con una mano
Tiffani rimase lì… confusa… odiava quell’uomo… ma era sempre così affascinante.
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Ashley corse ad abbracciare Miguel.
MIGUEL: eiiiiiiiiiiiiiiiiii cosi mi uccidi!!!!
ASHLEY: ti voglio tanto bene!!
Poi mollò la presa per guardarlo negli occhi
ASHLEY: grazie, non dovevi…ma grazie! Grazie!
MIGUEL: cappuccini e hamburger gratis per 1 anno!
ASHLEY: anche per tutta la vita!
MIGUEL: piccola, farei di tutto pur di vederti felice, ricordalo!

Matt li guardava da lontano, sapeva di non poter competere con Miguel. Vedeva il legame che c’era tra i due. Ora la vedeva di nuovo sorridere.
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TINA: sono le 15:30… la puntualità non è tua amica!
Si rivolgeva ad un uomo molto attraente, sui 50 anni. Antonio Mendez era un ricco imprenditore messicano.
ANTONIO: Tina!
Le baciò la mano
ANTONIO: sei sempre incantevole
La ammirò, Tina aveva indossato un tailleur verde e i capelli erano legati in uno chignon.
TINA: bando ai convenevoli. Mi ha chiamata mio padre, dicendo che stai premendo
ANTONIO:entro domani voglio 250 mila dollari
TINA: il termine scadeva tra 2 settimane!
ANTONIO: posso cambiare idea…sono io che comando il gioco
Si mise comodo sulla sedia con un sorriso sarcastico.
TINA: sei un bastardo
Disse in tono molto serio
ANTONIO: potresti darmeli tra un paio di giorni… ma in cambio
Iniziò a sfiorarle la mano e lei si mise a ridere
TINA: sei sempre il solito maiale!
Prese dalla borsetta il dvd e lo mise sul tavolo
ANTONIO: cos’è?
Lo prese in mano e iniziò a guardarlo ma non c’era scritto nulla
TINA: è il mio asso nella manica. Ti consiglio di guardarlo
ANTONIO: cosa stai tramando vipera!
TINA: tra un mese avrai i tuoi soldi e non opprimere mio padre. Queste sono le mie condizioni o il contenuto di questo video finirà da tua moglie, dai tuoi clienti e su tutti i giornali di Città del Messico.
ANTONIO: sei una puttana! Potrei parlare con Miguel
Voleva minacciarla
TINA: non lo farai, perché hai molto più timore di perdere la faccia…quindi suppongo ti convenga aspettare un mese
Si alzò in piedi, mise gli occhiali da sole
TINA: adesso sono io che comando
Uscì. Antonio fissava quel dvd.
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Jordan nota che il fratello è agitato. Invece lui era calmo, contrariamente al suo solito.
JORDAN: stai versando il latte nel vaso dei fiori!
BILLY: oh cazzo!
Billy ritornò in sé… e prese l’acqua
JORDAN: hai una faccia! Che succede?
Billy faceva finta di non ascoltarlo.
Jordan prese la cosa più vicina a lui, una rivista di moto e gliela lanciò… Billy si voltò
JORDAN: eilà buongiorno!
BILLY: non è giornata…piantala con sti giochetti
JORDAN: Billy vuoi dirmi che ti prende?!
Continuava ad insistere
JORDAN: ti lancio qualsiasi cosa mi vien tra le mani! Ti conviene parlare
Billy si sedette sulla sedia accanto a lui
BILLY: i genitori di Tamara vogliono la custodia di Joshua
JORDAN: cosa?! Ma sono impazziti! Ma come si permettono! Tu sei il padre e santo cielo Tamara è morta da poco, non ti sei neanche ripreso e già vanno all’attacco!
Jordan era furioso!
JORDAN: cosa intendi fare? Hai chiamato un avvocato?
Ma Billy non parlava, era fin troppo silenzioso
JORDAN: Billy tu vuoi fare qualcosa vero?
Jordan cominciava a temere che il fratello volesse abbandonare il figlio.
BILLY: e se fosse meglio per Joshua? Loro sono brave persone
JORDAN: se erano brave persone non avrebbero il coraggio di togliere un figlio al proprio padre!
BILLY: devo pensare a lui, io tra poco inizierò a lavorare e non ci sarà più sua madre a badargli
JORDAN: Billy non commettere questo errore, ti prego! Tamara non avrebbe mai voluto! Te ne pentirai un giorno…ne sono sicuro e poi sono convinto che tu ami troppo tuo figlio per permettergli di portartelo via
BILLY: è proprio perché lo amo troppo che sono pieno di dubbi…
Jordan non voleva credere che Billy avesse questo cedimento, sapeva che era tutto dettato dal recente lutto, sapeva che se ne sarebbe pentito… doveva convincerlo a combattere.
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MIGUEL: Tiffani chi è Owen Carter?
TIFFANI: il mio passato…
Tiffani ora doveva spiegare anche a Miguel chi fosse Owen, ora che lei si stava lasciando andare con lui.
MIGUEL: ho appena fatto un affare con uno sconosciuto! E scopro che lui ti conosce
TIFFANI: è solo un amico con cui ho avuto qualche problema… ma nel suo lavoro è il migliore, aiuterà Rose e Ashley
Gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò. Miguel restò lì, confuso.

Tiffani chiuse la porta di casa e salì le scale…entrò nella sua stanza e prese la valigia…si decise a tornare a casa…iniziò a piangere mentre prendeva i vestiti dal cassetto.
Celeste con le braccia conserte davanti la porta la guardava
CELESTE: che stai facendo?

Tiffani si spaventò
TIFFANI: me ne vado! E’ meglio per tutti!
Iniziò a sistemare la roba nella valigia.
CELESTE: Tiff ! Te ne vai per causa mia?
TIFFANI: ti ho mentito, ti ho tradita… perdonami!
Piangeva
TIFFANI: Owen non se ne andrà! E io ti ho delusa di nuovo!
CELESTE: vieni qui
E la fece sedere sul letto accanto a lei
CELESTE: io non ti odio, sono solo arrabbiata…ma passerà… se ami Owen io non posso impedirti di star con lui
TIFFANI: io non lo amo!
Continuava a piangere e Celeste le asciugò le lacrime.
CELESTE: sei la mia sorellina… ti adoro anche se sei cocciuta!
Tiffani rise
CELESTE: Owen vuole stare qui… e che stia qui! Si stancherà e se ne andrà… io ti perdono per tutto perché do a lui le colpe… non a te
TIFFANI: scusami se ti ho tenuta nascosta la verità
Celeste l’abbracciò forte.
Celeste provava rancore, ma voleva lasciarsi tutto alle spalle… amava la sorella.
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Antonio era nel suo ufficio. Chiuse la porta e prese il dvd che gli aveva dato Tina, lo mise nel vano del lettore e accese.
Era il video di un incontro sessuale ripreso da una video camera nascosta, nel video apparivano Antonio e una ragazza bionda,molto giovane sui 15 anni.
ANTONIO: maledetta puttana!
Prese il telecomando del lettore e lo scaraventò a terra.
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Billy e Noah erano in spiaggia a sorseggiare una birra mentre Joshua giocava con la sabbia.
NOAH: io ancora non capisco come Meg e Pete abbiano potuto fare una cosa del genere
BILLY: non dirlo a me… sono rimasto senza parole


NOAH: hai provato a chiamargli?
BILLY: hanno esplicitamente richiesto che mi rivolgessi all’avvocato per qualsiasi cosa
NOAH: addirittura!
BILLY: già
NOAH: odio gli avvocati!
BILLY: come procede la questione di Samantha?
NOAH: la vipera ha ottenuto un ordine di restrizione cautelare nei miei confronti!
BILLY: si sta mettendo d’impegno…devi ammetterlo
Billy fissava il piccolo giocare
NOAH: oltre a rovinarmi la vita mi sta rovinando la carriera… merita un oscar!

Vedeva l’amico assorto nei suoi pensieri
NOAH: tutto bene?
BILLY: si… scusami
Sospirò, continuando a guardare suo figlio
NOAH: non te lo porteranno via…sei un papà modello
BILLY: vorrei ci fosse Tamara, quanto mi manca… è identico a lei
Si riferiva al figlio che aveva i capelli chiari proprio come la moglie…e gli stessi occhi
NOAH: tieni
Gli porse un biglietto da visita
NOAH: l’avvocato Jacobs è socio del mio… è in gamba…chiamalo, parla con lui scommetto che ti aiuterà
BILLY: grazie…
Non sapeva cosa fare…doveva fare la cosa giusta per Joshua, il desiderio di lasciarlo ai nonni era grande ma non voleva deludere Tamara…
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CELESTE: ho saputo che hai deciso di fermarti qui… non credo siano nobili le tue intenzioni di aiutare Rose, se così fosse sarebbe davvero di pessimo gusto.
Owen stava fissando il BelRose con rotoli di carta tra le mani…
OWEN: sono diventato caritatevole
CELESTE: certo! Indubbiamente. Lascia in pace mia sorella, io non so cosa tu abbia in mente ma se ti azzardi a farle del male te la farò pagare
Owen rise
OWEN: tranquilla… sei gelosa?!
CELESTE: attento Owen! Non scherzare con il fuoco… non vorrai che dalla mia bocca escano delle verità scottanti…
OWEN: che vuoi dire?!
Iniziava a preoccuparsi
CELESTE: nulla… mica hai qualcosa da temere…giusto?!
Celeste sapeva qualcosa… e riuscì a spaventare Owen che rimase impassibile


OWEN: va al diavolo Celeste!
Lei sorrise
CELESTE: ci vediamo
E se ne andò…
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Owen non le avrebbe impedito di essere felice… pedalava e sorrideva. Arrivò davanti l’enorme cancello…suonò e gli aprirono… la porta si aprì… lui era di fronte a lei con una canottiera bianca e un pantalone a quadretti.
Era decisa a farlo…voleva fargli capire che teneva a lui. Si avvicinò alle sue labbra e lo baciò.
TIFFANI: volevo solo darti la buona notte Miguel
MIGUEL: non te ne andrai così
La prese per un braccio e l’attirò a se… la baciò con foga, stringendola forte.
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NEIL:ah allora sei viva!
Cercava di apparire tranquillo
TINA: sono stata in Messico per un affare
NEIL: certo! La tua vita misteriosa!
TINA: qualcosa non va?
Lo sentiva nervoso
NEIL: no tutto ok, ho solo provato a chiamarti 10 volte e ti ho mandato un’infinità di messaggi, non che pretendessi una risposta ma un minimo di gentilezza me l’ aspettavo
TINA: tesoro! Mi dispiace
Lo abbracciò, ma lui sembrava scocciato e la allontanò, Tina sbuffò
TINA: si può sapere che ti prende!!!!
NEIL: devo parlarti
TINA: si ok, la prossima volta ti risponderò al cellulare! Adesso possiamo fare sesso?
E gli mise una mano sul petto
NEIL: Tina ti prego! E’ importante!
Era molto serio
TINA: ok ti ascolto
NEIL: ieri sera, dopo il ballo e poco dopo che te ne eri andata via hanno suonato alla porta, ero convinto fossi tu ma…
TINA: ma? Chi era alla porta?
NEIL: tuo marito. Henry.
Tina rimase senza parole, non riusciva a crederci
TINA: che voleva?
NEIL: sa di noi e lo sa da mesi, e mi ha offerto del denaro, tanto denaro
TINA: denaro? Per cosa?
NEIL: estorcerti informazioni, sapere perché sei tornata da lui, crede che stai tramando qualcosa
Tina si rese conto che il marito era molto più furbo di quanto credeva.
TINA: bene! Accetta i suoi soldi e raccontagli frottole!Quel vecchio demente!
NEIL: non volevo dirti nulla e accettare i suoi soldi
Tina lo guardò stupita
NEIL: dice che usi le persone


TINA: lo sai bene che ti uso per il sesso
NEIL: no, non solo per quello
TINA: bravo il mio Neil ! Non ti credevo capace di una cosa simile.In effetti non l’hai fatto
Tina sapeva che lui era troppo innamorato di lei… e come tale era cieco e non vedeva la verità e la realtà.
NEIL: ti amo lo sai… ma Henry mi ha fatto riflettere, voglio che tu sia sincera con me oppure la porta è quella …vattene
Le indicò la porta d’uscita
TINA:bè Henry non ha tutti i torti, sono tornata da lui perché ne ho bisogno e ho bisogno di te…
Neil non capiva
TINA: tu mi ami e dovrai fare una cosa per me
Neil la guardava senza comprendere
TINA: diventa suo amico, fagli credere che hai accettato la sua proposta… ti darò io tante dritte
NEIL: a quale scopo?!
TINA: ti ho detto che Henry mi serve. Ma non necessariamente da vivo.
Sorrise, mentre Neil spalancò gli occhi
TINA: uccidi mio marito
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Con jeans chiari e maglietta rosa, Samantha bussava alla porta…Noah smise di pulire la cucina per andare ad aprire.
NOAH: sei qui per accusarmi di altro?
Era infastidito nel vederla lì
SAMANTHA: rilassati! Sono qui per parlare
NOAH: senti va via, sono troppo nervoso per rivolgerti la parola!
SAMANTHA: avevo intenzione di ritirare l’ordine di restrizione
Noah si mise a ridere.
NOAH: troppo buona! Non devi scomodarti!
SAMANTHA: non ridere! Io sono seria!
NOAH: sei seria!? Sei ridicola, assurda…pazza!
Iniziò ad avanzare verso di lei con aria minacciosa. Samantha iniziò a indietreggiare e a sospirare.
SAMANTHA: te lo sei meritato! Io ti odio! Ti detesto! Mi hai lasciata con lui e adesso meriti di soffrire!
NOAH: stai delirando! Io ti ho aiutata e tu mi ringrazi in questo modo!
Urlavano l’uno contro l’altra…
SAMANTHA: aiutarmi?! Non ti sei mai fatto gli affari tuoi! Ti sei sempre messo di mezzo e poi te ne sei lavato le mani!
NOAH: ooooo quanto sei falsa! Vuoi fare la vittima ma sei la carnefice! Vattene dalla mia vista!
SAMANTHA: nooooooo!

Noah all’improvviso prese il volto di Samantha tra le mani e iniziò a baciarla, lei lo lasciò fare e gli si buttò al collo e le loro labbra erano incollate… lei iniziò a sbottonargli la camicia e lui le tolse la maglietta…

Noah si sedette sul bordo del letto… era nudo e Samantha stava dormendo. La fissò e le sfiorò la guancia. Lei si svegliò.
SAMANTHA: ei
NOAH: ei
Le fece un tenero sorriso.
NOAH: vai a casa Samantha, io ti prometto che non mi intrometterò più nella tua vita… giuro che ti starò alla larga
Samantha faceva di no con la testa
SAMANTHA: no no no…io non voglio andarmene
NOAH: ti prego…va via, scusami per ciò che è successo
Le diede un bacio sulle labbra e si alzò…prese il pantalone e la lasciò sola sul letto.
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Era notte fonda…Billy udì un rumore, si svegliò di soprassalto e si mise al centro del letto guardandosi intorno… pensò fosse la sua immaginazione. Si coricò nuovamente e lei era accanto a lui…con un dolcissimo sorriso.

BILLY: Tamara! Sei tu
Lei lo fissava stesa accanto a lui…era bellissima
TAMARA: ciao amore mio
BILLY: sto sognando
Provò a toccarle il viso e sentì il calore della sua pelle…il cuore iniziò a battergli velocemente
TAMARA: mi manchi da morire…mi manca Joshua
BILLY: anche tu ci manchi
Le lacrime iniziarono a scendergli sul viso…prese la sua mano e la strinse al suo petto
TAMARA: che ti succede amore, sei sempre così triste…non voglio vederti cosi… voglio il Billy solare e combattivo
BILLY: tu non ci sei più
TAMARA: ti sbagli…io sono sempre qui… vivo in nostro figlio, nei suoi occhi, nei suoi sorrisi
BILLY: mi manchi così tanto da far male, ogni mattina apro gli occhi con la speranza di sentire la tua voce…e ogni mattina realizzo che tu te ne sei andata per sempre, tu che eri la ragione di ogni mio attimo
Tamara gli asciugò le lacrime.
TAMARA: ti amo William Ames, e non smetterò mai di farlo…adesso trova la tua ragione in Joshua, è la cosa più bella che abbiamo fatto…

Gli si avvicinò e le loro labbra si sfiorarono, Billy chiuse gli occhi per imprimere nella sua memoria quel momento…quando li riaprì c’era tanta luce intorno a lui, era mattina …aveva sognato l’amore della sua vita… il suo viso era rigato dalle lacrime e aveva una mano stretta al petto…

Si sedette sul letto…sorrise e prese il biglietto che gli aveva dato Noah e compose il numero di telefono…
VOCE:  pronto!
BILLY: buongiorno, sono William Ames… Noah Grant mi ha dato questo numero… lei è l’avvocato Jacobs?
VOCE: si sono io, come posso esserle utile?
BILLY: ho bisogno di fissare un appuntamento….

Continuò a parlare… aveva deciso…combattere per suo figlio… era la scelta più giusta che potesse mai prendere.
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Special guest star

Stephen Collins as Henry Van Buke
Dave Annable as Matt Pryor
Chris Evans as Neil Potter
John Barrowman as Owen Carter
Eduardo Yanez as Antonio Mendez
and
Sarah Michelle Gellar as Tamara Whitman Ames

Appuntamento al 20 Aprile...




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