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...benvenuti a Belville

sabato 28 luglio 2012

1x13 "Alla Ricerca di una Terra Felice"


Antonio Mendez si versava un bicchiere di scotch. Si voltò e sul divano c’erano Miguel e Jeremy.
ANTONIO: allora volete liberarvi di Robert Gant, non è semplice
Sorseggiò il suo scotch.
MIGUEL: sono disposto a pagarla
Antonio rise.
ANTONIO: intendete ucciderlo?
Miguel e Jeremy si guardarono.
JEREMY: no!
Rispose di scatto. Si alzò in piedi.
JEREMY: ok Miguel andiamo via!
ANTONIO: qualcosa non va signor Hill?
JEREMY: tutta questa storia non va! Io non voglio uccidere quell’uomo! Voglio solo che lasci in pace Theresa e se ne ritorni da dove è venuto. Scusatemi…
Uscì dalla stanza.
Miguel sospirò alzandosi in piedi.
MIGUEL: signor Mendez mi dispiace
ANTONIO: io credevo che voleste liberarvi di lui in quel senso
MIGUEL: devo darle qualcosa per il disturbo? Le faccio un assegno le va bene?
ANTONIO: ragazzo mio conosco la tua famiglia da anni
Sorrise.
ANTONIO: vi aiuterò. Ho il potere di farlo… tu e il tuo amico potete stare tranquilli
MIGUEL: senza spargimenti di sangue possibilmente
Antonio rise.
ANTONIO: sono un uomo d’onore! Non mi piace sporcarmi le mani
MIGUEL: la ringrazio signor Mendez. Anche a nome di Jeremy. Arrivederci
Antonio lo osservò uscire e sorseggiò il suo bicchiere.

Violet uscì da una stanza e abbracciò l’uomo da dietro.
VIOLET: che ci faceva il fratello di Tina qui?
ANTONIO: sono affari che non ti riguardano
Si allontanò da lei.
Violet mise le braccia conserte e assunse un’aria pensierosa.
VIOLET: Tina…i suoi soldi… ora suo fratello. Questa storia è sempre più contorta
Antonio le si avvicinò di scatto e le strinse il viso in una mano, facendole male.
ANTONIO: ti ho detto di farti gli affari tuoi!
Tolse violentemente la mano, si sistemò la giacca e uscì.
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NOAH: non ci posso credere! Ma come ti è saltato in mente!
CLARE: papà cerca di calmarti
NOAH: calmarmi?! Mia figlia balla nuda davanti un esercito di uomini arrapati e io devo calmarmi
Rise sarcasticamente.
NOAH: adesso prendi le tue cose e ti porto a casa
CLARE: no! Non vado da nessuna parte!
NOAH: vedremo!
Samantha li osservava da lontano sorseggiando acqua tonica.
Clare avanzò verso di lei.
CLARE: io resto qui che ti piaccia o no! E poi chi è questa? La tua nuova fidanzatina?
NOAH: Clare prendi la tua roba. Tua madre è preoccupata
Lei rise.
CLARE: preoccupata?! Ti do una notizia: non me ne frega niente!
Continuava a camminare verso il camerino, Noah la seguiva.
CLARE: non voglio tornare a Londra. Non voglio tornare da lei.
Un uomo li raggiunse e si rivolse a Noah.
UOMO: scusi lei non può entrare qui
NOAH: davvero?
Lo spinse per poter entrare nei camerini.
UOMO: le ripeto: non può entrare qui
NOAH: ci metto un attimo a chiudere questo posto, sono un detective
Un altro uomo li raggiunse.
UOMO 2: Clarissa tutto bene?
CLARE: si è tutto ok. Stava andando via.
Si rivolse a Noah.
NOAH: non me ne vado da nessuna parte. Sono suo padre e lei verrà con me.
UOMO 2: è vero?
CLARE: si ma non ho intenzione di andarmene con lui!
NOAH: Clare prendi le tue cose!
Urlò.
UOMO 2: credo che debba andarsene adesso
Si mise tra padre e figlia.
NOAH: senta si faccia gli affari suoi ok?
UOMO 2: sono affari miei. Clarissa è mia moglie

Noah rimase senza parole.
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Celeste era molto taciturna… se ne stava spesso da sola. In cucina stava mangiando un croissant e sorseggiava del succo d’arancia. Tiffani si decise ad entrare nella stanza per parlarle.
TIFFANI: tutta sola te ne stai?
CELESTE: mi piace la quiete. Vuoi del succo?
TIFFANI: no grazie
Si sedette sullo sgabello accanto al suo.
TIFFANI: come ti senti?
Celeste sollevò le spalle.
CELESTE: sto bene
Finse di sorridere.
TIFFANI: devo dirti una cosa. Ma non so quanto sia attendibile o credibile
CELESTE: ti è successo qualcosa?
TIFFANI: no no. Ero al BelRose con Ashley e abbiamo incontrato Tina, la sorella di Miguel e ci ha fatto intendere che…che tra lei e Jordan ci sia stato qualcosa
Celeste sentì la rabbia divampare in lei ma cercò di mantenere la calma.
CELESTE: bene! Buon per loro
TIFFANI: però era sbronza e probabilmente non sapeva cosa stava dicendo quindi non saprei quanto crederle, ma mi sembrava giusto che sapessi
Celeste si alzò, prese il bicchiere e lo mise nel lavandino.
CELESTE: tranquilla Tiff! Davvero. Non è più il mio ragazzo e può fare ciò che vuole
Ripose nel frigo il succo d’arancia.
TIFFANI: se lo dici te. Ok io esco
Diede un bacio alla sorella.
TIFFANI: se hai bisogno io ci sono
Si scambiarono un sorriso e Tiffani si avviò alla porta.
Celeste sospirò, cercando di riprendere il controllo. Tiffani riapparve in cucina con un fascio di rose tra le mani.
TIFFANI: credo che queste siano per te
Poggiò i fiori sul tavolo e se ne andò.
Celeste guardò i fiori e vide il biglietto, lo aprì.
Mi manchi
               J. “
Lo richiuse, prese i fiori e uscì di fretta.
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VIOLET: eilà c’è nessuno?!
Con il vestitino bianco entrò a villa Guerra guardandosi intorno.
MIGUEL: ciao Violet
VIOLET: Miguel!
Esclamò togliendosi gli occhiali da sole.
MIGUEL: se cerchi Tina mi spiace non è in casa
VIOLET: non importa. Ti va di offrirmi qualcosa di fresco da bere?
MIGUEL: ehm…certo! Cosa gradisci una soda, una limonata o qualcosa di forte
Violet lo fissava.
VIOLET: una limonata andrà bene
Lui sorrise… prese un bicchiere e versò della limonata dalla brocca gelata.
VIOLET: grazie
Sorseggiò in modo seducente. Miguel dovette distogliere lo sguardo.
VIOLET: ho una richiesta da farti e non puoi dirmi di no
Sorrideva maliziosamente mettendo Miguel a disagio.
MIGUEL: se posso aiutarti, volentieri
VIOLET: bene
Continuava a sorridere.
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Jordan aprì la porta e si trovò di fronte Celeste la furia!
Gettò le rose ai suoi piedi.
CELESTE: puoi riprenderteli! Non sono graditi!
Gli voltò le spalle e stava per andarsene.
JORDAN: Celeste ti prego!
Poi lei si voltò.
CELESTE: perché non le regali alla tua nuova amica?!
Jordan non capiva.
JORDAN: amica?
CELESTE: sai benissimo a chi mi riferisco! Non fare il tonto. Vedo che non hai perso tempo
Gli diede le spalle nuovamente.
JORDAN: Tina non ha significato nulla!
Celeste si fermò e sgranò gli occhi. Allora era vero!
JORDAN: eravamo giù di morale e…
CELESTE: fammi indovinare?! Vi siete confortati a vicenda?
Jordan non parlava.
Celeste si avvicinò a lui.
CELESTE: sparisci dalla mia vita… ti disprezzo… non fai altro che darmi sofferenza
Jordan vide nei suoi occhi l’odio e non poteva darle torto. Rimase in silenzio a subire le conseguenze e a vederla andare via…
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NOAH: si è sposata! Ma ha perso la ragione! Ha solo 16 anni
Si sfogava con Samantha.
SAMANTHA: vedrai che sarà un malinteso. Si risolverà tutto
Cercava di consolarlo.
UOMO: signor Grant tutto bene?
NOAH: secondo te?
L’uomo si sedette accanto a loro.
UOMO: io sono Brody Slater, è un piacere conoscerla
Allungò la mano ma Noah si voltò dall’altro lato.
BRODY: ok capisco come si sente ma vede Clarissa mi aveva detto che tra di voi non c’erano rapporti altrimenti l’avremmo invitata alle nozze
NOAH: ma quali nozze?! È una bambina!
BRODY: non l’ho sposata con l’inganno se è questo che crede
NOAH: indagherò su di lei signor Slater e farò chiudere questo posto, perché è suo giusto? E porterò mia figlia con me, le farò ritrovare la ragione
Si alzò in piedi. Era furioso.
Clare li raggiunse. Ora indossava dei jeans e una maglietta.
CLARE: papà io sono felice
NOAH: felice? Felice di fare la spogliarellista?
CLARE: si lo sono. Amo mio marito e io non tornerò mai a Londra
NOAH: tua madre è a Belville. Se non vuoi tornare da lei almeno torna da me. Sai che per me non ci sono problemi
CLARE: ti prego papà
NOAH: e poi questa storia del matrimonio non mi va giù! E quando vi sareste sposati?
BRODY: un paio di settimane fa
Brody e Clare si guardarono, sorrisero e si presero per mano. Noah era quasi disgustato.
BRODY: Clarissa è libera di tornare a casa per un periodo. Se vuole
NOAH: Clare si chiama Clare! Nessuno la chiama Clarissa da quando aveva 5 anni
Era chiaro che quel Brody non gli stava simpatico.
CLARE: papà sto bene ok? Sto bene
Si abbracciarono.
NOAH: ti voglio bene tesoro mio. Mi concedi almeno un paio di ore…a pranzo
CLARE: ok papà
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VIOLET: perché siamo qui?
Lei e Miguel entrarono nel BelRose.
MIGUEL: perché qui fanno il cappuccino migliore di tutta la costa occidentale
Si accomodarono ad un tavolo. Miguel vide Ashley.
MIGUEL: ti porto il cappuccino e dopo andiamo a fare shopping ok? Torno subito
Raggiunse Ashley al bancone.
MIGUEL: cara vecchia lontana amica!
ASHLEY: sarcastico!
MIGUEL: ormai non hai più tempo per me…tra il locale e quell’uomo…
ASHLEY: uomo? Di chi parli?
MIGUEL: fai finta di non capire! Fammi due cappuccini va
La ragazza prese due tazze.
ASHLEY: se ti riferisci al piccolo Sam…
MIGUEL: mi riferisco al grande Dan
La interruppe.
ASHLEY: Miguel non lavoro più per lui
MIGUEL: ah no?!
ASHLEY: ora mi dedico al BelRose
MIGUEL: e forse anche a me?
Prese i cappuccini e si scambiarono un sorriso.
Poi Ashley diede un’occhiata alla donna in compagnia di Miguel e le venne un attacco di gelosia.
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Tina era seduta in un ristorante, sorseggiava acqua minerale ed era nervosa. Aspettava qualcuno… un uomo si avvicinò al tavolo.
TINA: stavo per andarmene!
JACK: mi scusi signora Guerra, non volevo farla attendere
Si sedette di fronte la donna.
TINA: hai il materiale?
JACK: certo
Le diede una busta chiusa.
JACK: è molto interessate
Tina aprì la busta. C’erano alcune foto che ritraevano Antonio e Violet in atteggiamenti intimi.
TINA: quella puttana!
Esclamò osservando le foto.
JACK: signora Guerra c’è altro
Prese un’altra busta e gliela diede.
TINA: che vuol dire?
Iniziò ad aprire.
JACK: mentre pedinavo il signor Mendez…
Le altre foto ritraevano l’incontro tra Antonio e Miguel.
TINA: accidenti!
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Antonio sorseggiava il suo drink e osservava la piscina aldilà della finestra.
ANTONIO: credo che sia arrivata l’ora che tu te ne ritorni in Europa
Robert sbuffò e rise.
ROBERT: ora ti permetti a darmi ordini Tony?!
ANTONIO: non vorrei avere altri guai e mi è stato esplicitamente chiesto di allontanarti
ROBERT: ah si? E sentiamo… da chi?
ANTONIO: Robert Robert… non fare troppe domande… torna in Germania e sta tranquillo che i nostri affari procederanno in egual modo
ROBERT: sarei ritornato a Berlino domani… e comunque credo di sapere chi mi voglia fuori dal paese… un bulletto che si fa poco gli affari suoi
ANTONIO: quando si tratta di donne…
ROBERT: ma mettere di mezzo di te mi sembra poco carino… vuoi che me ne occupi?
ANTONIO: assolutamente. Non ne vedo il bisogno. Tu e la ragazza domani sarete in volo e credo sia tutto risolto o sbaglio?
ROBERT: si. Certo
Ma Robert si sentiva toccato nell’orgoglio.
ANTONIO: se torci un capello a quel ragazzo te la farò pagare
Si guardarono con occhi di sfida.
ROBERT: è una questione personale Tony? Rilassati. Domani me ne andrò. Hasta la vista
Si mise gli occhiali da sole e uscì. Antonio riprese a sorseggiare il drink guardando fuori dalla finestra.
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Jeremy osservava Theresa. Stava girando per negozi con due uomini, che evidentemente erano gli scagnozzi di Gant. Entrarono in un bar per rinfrescarsi. Si sedettero a sorseggiare i loro drink, mentre Jeremy faceva finta di sfogliare qualche giornale. Theresa si accorse di lui e lo raggiunse nella toilette.
THERESA: che ci fai qui?! Ti avevo detto di starmi lontano
JEREMY: stai bene?
Lei non riusciva a guardarlo negli occhi. Era spaventata.
JEREMY: guardami!
THERESA: vattene! Ti prego va via! Potrebbero vederti… io vorrei…
Scosse la testa.
THERESA: vorrei tenerti al sicuro. Mi dispiace averti messo in mezzo a questa storia
Lui le si avvicinò.
JEREMY: zitta! Ci tengo troppo a te e vederti con quell’uomo mi da una rabbia!
Le prese le mani.
JEREMY: vieni via con me… ti aiuterò
Theresa gli sorrise e gli accarezzò una guancia. Gli diede un bacio dolcissimo.
THERESA: sarebbe stato bellissimo amarti
JEREMY: vieni con me e vedrai che sarà stupendo
Lei allontanò le sue mani.
THERESA: domani partiremo
JEREMY: cosa?!
THERESA: andremo a Berlino. E tu promettimi che non farai nulla per impedirmi di partire
JEREMY: Theresa!
THERESA: promettimelo!
Lui scuoteva la testa. Poi si avvicinò a lui e gli prese il viso tra le mani.
THERESA: promettimelo Jeremy! Ti voglio al sicuro… io so cosa faccio
Si guardarono intensamente negli occhi. Poi furono interrotti da una voce.
UOMO: signorina Fletcher? Tutto bene?
THERESA: si è tutto ok
UOMO: dovremo andare
THERESA: arrivo…2 minuti
Riportò la sua attenzione su Jeremy.
THERESA: devo andare. Sto bene, non devi temere per me. Fidati… andrà tutto bene.
Gli accarezzò nuovamente la guancia. Si avviò verso la porta ma prima si voltò verso di lui. Jeremy sentiva di averla persa per sempre.
THERESA: addio
La porta si chiuse. Jeremy alzò lo sguardo e lei non c’era più.
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VIOLET: quindi la biondina è la tua fidanzata?
Stavano andando verso i negozi di alta moda sulla Merry Avenue.
MIGUEL: ti riferisci ad Ashley? No no…non è la mia fidanzata. E’ la mia migliore amica, solo che ultimamente sembra essersene dimenticata
VIOLET: immaginavo non fosse la tua compagna. Accanto a te vedo una donna, lei sembra ancora una ragazzina. Tu hai bisogno di emozioni vere…forti…
Sorrise mettendo per l’ennesima volta Miguel a disagio.
MIGUEL: Ashley è meravigliosa
VIOLET: non lo metto in dubbio ma tu mi hai appena detto che ti sta trascurando. Se ti va potrei essere la tua nuova migliore amica e anche qualcos’altro
Sfiorò il suo braccio mentre guidava.
Miguel si voltò e incrociò i suoi occhi seducenti.
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Samantha aveva indossato un paio di jeans neri, una camicetta verde lasciata appositamente sbottonata sul davanti, entrò al Caterpillar e vide Brody intento a discutere con alcune ragazze. Brody la notò.
BRODY: posso aiutarla?
La osservava attentamente.
BRODY: non ci siamo già visti? Se non erro era in compagnia del padre di Clarissa.
SAMANTHA: no, non sbaglia. Piacere io sono Samantha O’Donnell
Si presentarono.
BRODY: io sono…
SAMANTHA: Brody…si so già chi è
Gli sorrise sensualmente.
SAMANTHA: quindi questo posto è tuo
Si guardava intorno fingendosi interessata.
BRODY: si è mio
SAMANTHA: e quante ragazze ci lavorano?
BRODY: come mai così curiosa? Ti interessa lavorare per me?
SAMANTHA: bè mai dire mai giusto?
Lo guardava sempre con sguardo sexy.
BRODY. E credi che Noah apprezzerà?
SAMANTHA: Noah è solo un amico
BRODY: riscuoteresti un ottimo consenso…sei molto sexy
SAMANTHA: grazie
BRODY: se vuoi potresti farmi vedere come ti muovi
SAMANTHA: ok perché no!
Samantha aveva in mente qualcosa…
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Miguel era comodamente seduto sulla poltroncina del Carson Fashion, una boutique, sorseggiando dello champagne. Violet arrivò indossando un vestito nero aderente che metteva in risalto le sue forme generose. Miguel inghiottì non appena la vide.
VIOLET: allora che te ne pare?
MIGUEL: molto…molto carino
Lei si voltò e lui non potè fare a meno di ammirare il suo lato b…
Violet misurò altri vestiti e Miguel ammirava ogni centimetro del suo corpo. Ridevano, scherzavano, flirtavano… 
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Jeremy era depresso. Decise di abbandonare il lavoro al Cross Long Beach.
ART: Johnny cosa ci fai qui?! È presto
JEREMY: me ne vado
ART: allora perché sei passato?
JEREMY: intendo dire che lascio il lavoro…mi licenzio
ART: perché Johnny?! Si tratta della cameriera?
JEREMY: anche. Non è il lavoro che fa per me
ART: ma se sei il più richiesto! Davvero vuoi rinunciare a una montagna di soldi?
JEREMY: si. Mi dispiace Art
ART: ok Johnny. Ma…
JEREMY: ma?
ART: bè c’è un ultimo lavoretto
JEREMY: Art io…
ART: no no! Questo non lo puoi rifiutare. Lo devi fare per me.
Sorrise.
JEREMY: di che incarico si tratta?
ART: ecco bene. Cosi mi piaci
Gli diede una pacca sulla spalla e iniziarono a parlare.
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NOAH: sei diventata una bellissima donna
Osservava la figlia con tenerezza.
CLARE: grazie papà
Stavano mangiando in un ristorantino.
NOAH: tua madre ti rivuole a casa
CLARE: papà te lo ripeto io a casa non ci torno e soprattutto non voglio tornare da lei
NOAH: è successo qualcosa?
CLARE: tu te ne sei andato… e io non riuscivo più a sopportarla. Ti prego di capirmi
NOAH: ti capisco tesoro e mi dispiace non esserti stato accanto come avrei dovuto
CLARE: vivere con lei è un inferno, rende tutto così difficile e pretende di avere il controllo sulla mia vita. Poi un giorno ho conosciuto Brody
Sorrise.
CLARE: e sono scappata in America con lui. Volevo la mia occasione
NOAH: sposarti dopo un mese con uno sconosciuto e lavorare come spogliarellista non mi sembra un’occasione
CLARE: papà non lo farò per sempre. Voglio continuare gli studi e diplomarmi, Brody è d’accordo.
NOAH: oh Brody è d’accordo! Alleluia! Andiamo Clare, potrebbe essere un imbroglione
CLARE: ecco! Vedi! Sempre lì a dirmi cosa fare e non fare!
NOAH: vieni a stare con me a Belville. Ti prometto che tua madre non ti opprimerà
CLARE: papà io invece ti prometto che diventerò qualcuno nella mia vita. E se avrò bisogno so dove trovarti
Gli sorrise e sorseggiò dell’acqua.
CLARE: a proposito… chi è la ragazza con cui sei venuto?
N OAH: Sam… è una mia amica
CLARE: amica? Sicuro?
NOAH: certo!
CLARE: meglio! Avrà si e no qualche anno più di me! Però devo dire che è molto bella e secondo me ci prova
NOAH: ti prego continua a mangiare e smettila di dire sciocchezze
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Ridendo Miguel e Violet, carichi di buste di ogni boutique della Merry Avenue, varcarono la soglia di villa Guerra.
MIGUEL: sorellina sei in casa?
VIOLET: Tina devo mostrarti i miei acquisti
Ma non ottenevano risposta. Arrivò Candy dalla cucina.
MIGUEL: Candy mia sorella è in casa?
CANDY: mi dispiace ma la signora Guerra e il signor Van Buke non sono in casa
MIGUEL: ok
Si voltò per guardare Violet che non aveva per niente una faccia dispiaciuta.
Candy si allontanò.
Violet posò le buste e si avvicinò a Miguel. Si mise di fronte a lui mordendosi il labbro inferiore.
VIOLET: potremmo approfittare della loro assenza
Iniziò a sbottonargli la camicia. Lui non oppose resistenza.
VIOLET: potrei farti provare delle sensazioni uniche
Lo baciò sul collo, lui chiuse gli occhi…
VIOLET: rare
Continuava a baciarlo. Poi alzò lo sguardo e lui la baciò con passione. La prese tra le braccia e la portò di sopra.
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Tina entrò… si tolse gli occhiali da sole e vide le buste della Carson Fashion sul divano nell’ingresso. Sentì rumori provenire dal piano superiore. Riconobbe la voce di Violet. Salì le scale e capì che i rumori provenivano dalla stanza di Miguel… in quel momento capì che i due erano a letto insieme.
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Celeste era sul suo letto. Piangeva. Bussarono alla porta.
CELESTE: si?
Cercò di asciugarsi le lacrime.
TIFFANI: posso? Ho portato il gelato al cioccolato
Si sedette sul letto.
CELESTE: vuoi farmi ingrassare?
TIFFANI: è a basso contenuto di grassi! Non sono una sprovveduta!
Iniziarono a mangiare.
CELESTE: avevi ragione
TIFFANI: ti riferisci al gelato?
Celeste sorrise.
CELESTE: no! Parlo di Jordan. E’ stato con Tina Guerra
TIFFANI: mi dispiace tesoro
Celeste assaporava il gelato ma d’un tratto scoppiò in lacrime. Tiffani l’abbracciò.
TIFFANI: lo sappiamo entrambe che non merita le tue lacrime. Ma piangi se ti fa star bene
Le accarezzava i capelli.
CELESTE: ho sofferto due volte per lo stesso uomo! Che sciocca che sono!
TIFFANI: sei solo una donna innamorata, tutto qui. Ma adesso ci sono io e non ti permetterò di star male per lui
CELESTE: grazie sorellina. Sono felice che tu abbia deciso di restare qui
Iniziò a singhiozzare.
TIFFANI: da domani si cambia vita!
Celeste ricominciò a piangere urlando.
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Billy e Jordan erano in spiaggia, osservavano Joshua giocare con la sabbia.
BILLY: problemi di cuore?
JORDAN: cosa?
BILLY: wow! Vivi nel tuo mondo! Siamo qui da 20 minuti e non hai emesso suono
JORDAN: scusa, ho la testa altrove
BILLY: lo avevo notato. Vuoi parlarne?
Jordan scosse la testa.
BILLY: credo si tratti di Celeste ma se non vuoi parlarmene capisco e se invece vuoi, eccomi io sono qui!
JORDAN: credo che me ne andrò. Voglio che lei sia tranquilla e felice
BILLY: è bello da parte tua preoccuparti per lei, ma tu cosa vuoi?
JORDAN: voglio che Celeste stia bene. Tutto qui
BILLY: e non pensi a me o a Joshua?
JORDAN: certo! Dopo l’incidente io mi sono sentito così legato a voi, ma questo non è il mio posto
BILLY: sei mio fratello e ti voglio bene. E questa è anche casa tua. Credi che non si possa rimediare con Celeste?
JORDAN: no. Non credo. Ho sbagliato tutto, di nuovo
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TINA:  Jordan Ames stai cercando di evitarmi o è solo una mia impressione?
Avanzava verso di lui con in mano una bottiglia di birra.
JORDAN: ancora con la birra?!
Lei guardò la bottiglia che aveva tra le mani e fece una smorfia.
TINA: è divina
Ne sorseggiò un po’.
TINA: pensavo saresti passato a trovarmi
JORDAN: non ne vedo il motivo
TINA: ah no?!
Sollevò le spalle.
TINA: bè in effetti pensavo ti fosse piaciuto
Lui si guardò intorno.
JORDAN: non male ma…
TINA: fammi indovinare… non si ripeterà più?
Lo interruppe.
Lui acconsentì con la testa.
TINA: tranquillo Ames non si ripeterà più
JORDAN: e allora perché sei qui?
Lei scoppiò a ridere.
TINA: genio non esisti solo tu! Qui vendono birra ad un prezzo vergognosamente basso
Si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia, poi entrò nel BelRose.
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Tina era seduta al tavolo del BelRose da più di 3 ore. Ashley e Tiffani la osservavano e si avvicinarono a lei.
TIFFANI: scusi?
Si rivolse alla donna assente.
TINA: dimmi
Rispose infastidita.
TIFFANI: sta bene? Vuole che chiamiamo qualcuno per accompagnarla a casa
Lei rise.
TINA: dolcezza riesco benissimo a tornare a casa da sola!
Tiffani guardò Ashley.
TIFFANI: indubbiamente! Era solo per…
TINA: impicciarvi?
Tiffani e Ashley erano imbarazzate. Sapevano chi avevano di fronte. Erano pronte a chiamare Miguel.
TINA: tu sei la fidanzatina di mio fratello
TIFFANI: no…ehm tempo fa
TINA: si è già stancato di te
Sussurrò. Tiffani fece finta di non capire mentre Ashley sgranava gli occhi.
TIFFANI: vuole che lo chiami?
Continuava a fare la gentile.
TINA: no! Casomai chiamo Jordan, è così gentile con me ultimamente. Si  è offerto anche di aiutarmi…sotto le lenzuola
Rise… Tiffani non sapeva se crederle o meno. Le sorrise e capì di dover togliere il disturbo.
TIFFANI: bene noi andiamo
Si allontanarono. Tina sorrise, lo aveva fatto con lo scopo di danneggiare il ragazzo…sapeva che Tiffani era la sorella di Celeste.
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SAM: dai papà! Andiamo al parco e poi a prendere un gelato e dai papà!
Gli girava intorno facendo rimbalzare la palla. Dan si stava infastidendo.
SAM: avevi promesso che avresti giocato con me!
DAN: Sam ora basta! Vai in camera tua!
Urlò e il ragazzino salì le scale con il broncio. Emily arrivò dalla cucina.
EMILY: Dan ma che ti prende!
DAN: mamma lasciami in pace ti prego
EMILY: non mi piace il modo in cui stai trattando tuo figlio e io credo di sapere il motivo
DAN: tu sai sempre tutto vero mamma?
Disse ironicamente.
EMILY: si
Rispose convinta.
EMILY: va da lei Dan
Dan guardò fuori dalla finestra con le mani in tasca.
EMILY: va a parlarle… a metterti l’anima in pace! Sei ritornato il Dan burbero di un tempo e non ci piace. So che ti manca come manca a me e Sam. Va da lei…
DAN: piantala mamma!
EMILY: sei sempre stato cocciuto e testardo. Non lo ammetterai mai che vuoi lei. L’hai vista con un ragazzo e ti sei fatto i film! E hai permesso alla tua impulsività di allontanarla. Quel ragazzo è solo un amico, ci hai mai pensato?
DAN: mamma Ashley è una ragazza e non se ne fa nulla di un uomo divorziato con un figlio!
Disse voltandosi verso la madre.
EMILY: perché non lo lasci decidere a lei?
Lui sospirò.
EMILY: va a parlarle. Così almeno smetti di farti del male… fallo per me, per Sam ma soprattutto per te figliolo.
Dan guardò sua madre e pensò che fosse la persona più saggia che conoscesse.
SAM: mi andrebbe un cheeseburger
Dan si voltò verso suo figlio e insieme sorrisero.
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MIGUEL: allora ragazze che ne dite di una pizza questa sera?
Tiffani e Ashley erano dietro il bancone del BelRose intente ad asciugare i bicchieri.
TIFFANI: mmm si per me non ci sono problemi!
ASHLEY: Miguel hai saputo la bella notizia? Tiffani resterà a Belville!!
La ragazza sorrise.
MIGUEL: ma dai?! Sono felicissimo della tua decisione!
TIFFANI: grazie ragazzi! Amo questo posto e poi ho conosciuto voi
MIGUEL: bene occasione in più per festeggiare! Prenderò dell’ottimo champagne.
Miguel notò che Ashley era distratta.
MIGUEL: tu ci sarai Ashley?
ASHLEY: torno subito
Si diresse verso l’uomo che stava osservando. Miguel la seguiva con lo sguardo.
MIGUEL: ah! Dan Barlow! Pensavo avesse smesso di lavorare per lui.
Sembrava infastidito.
TIFFANI: bè saranno rimasti amici
MIGUEL: e poi io trovo che sia un po’ troppo grande per lei
Continuava a fissarli. Tiffani sorrise.
TIFFANI: io trovo che tu sia gelosetto
Lui la guardò.
MIGUEL: no! È la mia migliore amica e mi preoccupo per lei…tutto qui. Invece di insinuare sciocchezze perché non mi prepari un caffè?
TIFFANI: ai suoi ordini!
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ASHLEY: ciao ehm cosa ci fate qui
Sam corse ad abbracciarla.
SAM: mi manchi!
ASHLEY: anche tu piccolo
DAN: Sam aveva voglia di un cheeseburger
ASHLEY: certo! Accomodatevi qui. Un cheeseburger per Sam e per te Dan?
Mostrò loro un tavolo vuoto.
DAN: prendo quello che prende Sam
I due si fissavano.
ASHLEY: ok… torno subito allora
DAN: perché non mangi qui con noi?
ASHLEY: veramente…
Voleva rifiutare, guardò verso il bancone e pensò che Tiffani potesse sostituirla.
DAN: se devi lavorare non fa niente
ASHLEY: ok… mi unisco a voi. Torno subito.
Sam sorrise vedendo negli occhi del padre la felicità.
Ashley arrivò al bancone. Si tolse il grembiule e guardò i suoi amici. Miguel era agitato. Si voltò e vide l’uomo seduto al tavolo con il bambino.
MIGUEL: vai a sederti lì con loro?
ASHLEY: si… vado a prendere gli hamburger
Andò in cucina. Tiffani d’istinto guardò Miguel.
TIFFANI: stanno solo mangiando un hamburger, nulla di male
MIGUEL: non mi piace!
TIFFANI: Miguel Miguel sentivo che questo momento sarebbe arrivato
MIGUEL: ma di che parli?!
TIFFANI: capirai
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Samantha uscì da dietro le quinte con indosso un bikini dorato che metteva in evidenza le sue forme. Brody la osservava ballare e lei giocava con il suo corpo e non toglieva gli occhi dai suoi.
UOMO: la ragazza si muove bene
BRODY: già
Sembrava incantato. Era molto attraente.
 
Clare entrò al Caterpillar, cercava il marito.
CLARE: hai visto Brody?
Chiese ad un cameriere.
CAMERIERE: l’ho visto andare dietro
CLARE: grazie
Andò nei camerini e chiamava il marito. Udì dei rumori provenire dalle toilette. udì la voce di Brody… aprì la porta e lo vide appoggiato al muro, una ragazza lo stava baciando… fuggì. Brody cercò di rivestirsi e la seguì. La ragazza nella toilette si rivestì, si voltò e sorrise. Samantha sorrise… aveva raggiunto il suo scopo… 
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Jeremy passeggiava nervosamente davanti il Cross Long Beach. Indossava una camicia bianca ed eleganti pantaloni neri, portava degli occhiali da sole e andava avanti e indietro con le mani in tasca. Ripensava a Theresa e al mistero che l’avvolgeva, ripensava all’emblematico Antonio, poi una cabriolet verde si accostò a lui. Una ragazza con i capelli rossi si tolse gli occhiali Gucci e iniziò ad osservarlo…
RAGAZZA: devi essere Jeremy, giusto?
Jeremy si avvicinò allo sportello.
JEREMY: si…si… Jeremy Hill
Si presentò porgendole la mano, ma lei si rimise gli occhiali da sole con aria altezzosa.
RAGAZZA: siediti
Pensò che fosse antipatica. Sfrecciò ad alta velocità spaventandolo.
RAGAZZA: allora…Jeremy. Art ti ha spiegato cosa devi fare?
JEREMY: ehm giusto un accenno
Lei sbuffò.
RAGAZZA: immaginavo. Devi fingerti il mio fidanzato, solo per questa sera.
JEREMY: perdonami ma… una come te non credo abbia difficoltà a trovare un uomo
RAGAZZA: mettiamo una cosa in chiaro. Ti pago e ti pago bene e sei pregato di non fare domande
Jeremy si voltò dall’altro lato sospirando.
RAGAZZA: comunque io sono Beth
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ASHLEY: mi raccomando studia! E cerca di fare il bravo
Abbracciò Sam che uscì dal locale. Poi rivolse l’attenzione a Dan.
DAN: grazie per esserti unita a noi
ASHLEY: figurati! Sam mi è mancato molto. E’ stato un piacere, anzi grazie a te per avermi offerto il panino.
DAN: allora a presto
Le sorrise e si diedero la mano. Entrambi guardarono le loro mani…
ASHLEY: a presto Dan
DAN: ehm senti… se ti va… stasera ti andrebbe di venire a cena con me?
Ashley si sentì il cuore in gola.
ASHLEY: si, penso di si. Si…si
DAN: si…
Sorrise.
DAN: bene… ti passo a prendere alle 8 va bene?
ASHLEY: si… va bene
Non capiva più nulla.
DAN: allora a più tardi
ASHLEY: si
Si rese conto di aver detto “si” almeno 10 volte e di aver fatto la figura della stupida.
Quando Dan uscì andò al bancone e si mise a sedere accanto a Miguel.
MIGUEL: stai bene?
Lei sorrise.
ASHLEY: sto benissimo
MIGUEL: allora stasera ci sarai?
ASHLEY: no… ho un appuntamento
Si alzò e ballando andò in cucina.
MIGUEL: un appuntamento?!
TIFFANI: eh già! Un appuntamento…
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CELESTE: dove siamo?
Si guardava intorno e vedeva donne vestite in modo sexy.
TIFFANI: ti piacerà vedrai
La prese per mano e andò al bancone dove una graziosa ragazza sorrise loro.
PAIGE: salve sono Paige! Come posso aiutarvi?
TIFFANI: abbiamo parlato per telefono, sono Tiffani Armstrong
PAIGE: ah si certo! Prego seguitemi
Le tre donne attraversarono un lungo corridoio.
PAIGE: tra 10 minuti circa inizia la prima lezione. Buon divertimento!
Sorrise di nuovo alle due sorelle e se ne andò.
CELESTE: Tiff si può sapere di che si tratta
Tiffani aprì la porta e Celeste vide numerose persone muoversi a ritmo di una bachata.
TIFFANI: ta ta!
CELESTE: ci hai iscritto a lezioni di danza?
TIFFANI: molto meglio! Balli latino americani
Celeste scuoteva la testa.
TIFFANI: su dai! Sii ottimista! E’ quello che ti ci vuole adesso. Devi scatenarti e non devi pensare. E poi ho letto che la bachata fa bruciare all’incirca 500 calorie al dì
CELESTE: che assurdità!
Sospirò.
TIFFANI: sei arrabbiata? Se vuoi possiamo andarcene
CELESTE: no. E’ ok. Balliamo…
Entrò un uomo sulla 50ina.
PEDRO: buonasera sono Pedro. Oggi iniziamo questo nuovo corso
Mise un cd e alzò il volume.
PEDRO: vediamo come sapete muovervi!
Tutti iniziarono a ballare… Tiffani e Celeste sembravano divertirsi.
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BILLY: Violet che ci fai qui?
VIOLET: la porta era aperta
Se ne stava beatamente appoggiata alla porta della cucina con le braccia conserte.
BILLY: ok adesso puoi andartene
Ma lei avanzò verso di lui.
VIOLET: non ho fretta
BILLY: non ho voglia di giocare. Vattene
Era molto infastidito.
VIOLET: un tempo ti piaceva giocare
BILLY: cerchi rogna Violet? Torna a Londra ok?
Lei si mise a ridere.
VIOLET: tranquillo. Ci tornerò presto. Ci pensi mai a noi, a quello che sarebbe potuto accadere?
BILLY: sinceramente? No
Rispose deciso.
VIOLET: io non ti credo
BILLY: affari tuoi
VIOLET: io credo che spesso in questi anni ti sei svegliato all’improvviso di notte e tu mi abbia pensata, e ti sei voltato dall’altro lato e non ero io quella nel letto accanto a te. Hai pensato che la biondina pallida non ti avrebbe soddisfatto come ho fatto io e …
BILLY: taci! Dannazione non parlare di lei così!
VIOLET: rilassati è solo un mio pensiero
BILLY: allora tienilo per te
Sospirava nervosamente.
BILLY: sai cosa penso io. Penso che di notte, in questi anni, spesso mi sono svegliato all’improvviso e mi sono voltato dall’altro lato e c’era lei, la donna che amo e ho amato di più in assoluto nella mia vita! E adesso di notte mi sveglio all’improvviso e mi volto e lei non c’è e rimpiango tutte le volte che non le ho detto quanto fossi fortunato ad averla al mio fianco
Violet ascoltava le sue parole. Era quasi intenerita…
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DAN: sei incantevole…davvero da restare senza fiato
Ashley era sul sedile accanto vestita con un abito nero, i capelli raccolti in una coda e un po’ di gloss sulle labbra che si mordeva nervosamente.
ASHLEY: grazie
Sorrise.
ASHLEY:dove andiamo a cena?
Dan la guardò.
DAN: è una sorpresa
Ashley sospirò ma era felice. Dan le piaceva e doveva dare una svolta alla sua vita. Per Miguel era solo un’amica, una sorella… doveva voltare pagina o addirittura cambiare libro…e Dan era il libro giusto.
Dan accostò la macchina in una radura. Scesero…
DAN: vieni
Attraversarono gli alberi e Ashley vide delle luci in lontananza, più si avvicinavano e più era chiaro e rimase a bocca aperta.
Sulla spiaggia c’era un tavolo con una tovaglia che pendeva fin sulla sabbia, delle candele, champagne e dei vassoi di acciaio coperti. Era splendido pensò.
DAN: allora che te ne pare?
ASHLEY: sono senza parole
Poi lo guardò e gli sorrise…
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Avevano finito di cenare e si erano seduti sulla spiaggia…Ashley tremava e Dan le poggiò sulle spalle la sua giacca.
ASHLEY: grazie
DAN: spero ti sia piaciuto tutto
ASHLEY: certamente. Vorrei solo sapere il perché lo hai fatto. Se per ringraziarmi per il lavoro svolto con Sam o magari per farti perdonare per come mi hai trattata
DAN: mi dispiace di averti trattata in quel modo. Giuro. Vuoi sapere perché l’ho fatto? Ok. L’ho fatto perché sei speciale Ashley, sei riuscita a tenere a bada Sam e a rendermi una persona migliore. So che sei giovane e hai la tua vita io… io sono un uomo divorziato con un figlio ribelle e di certo non avrai bisogno di noi. Ti ho volutamente allontanata e mi sono reso conto che mi manchi e ti penso ogni istante e manchi a Sam, tantissimo.
Ashley era confusa e felice… non riusciva a guardarlo negli occhi.
DAN: ho creduto che fosse meglio che tu sapessi cosa provo, bè devo dire che è stata Emily a illuminarmi
Sorrise.
DAN: non pretendo nulla, volevo solo che tu sapessi
Ma lei se ne stava in silenzio.
DAN: Ashley ok… il tuo silenzio mi imbarazza. Io sono abbastanza maturo per affrontare un rifiuto. Capisco…davvero. E’ tutto ok
Poi lei si voltò a guardarlo.
ASHLEY: non credevo parlassi così tanto!
Sorrisero.
DAN: sarà il nervosismo
ASHLEY: io sono sorpresa e non so cosa dire. Si… sei divorziato…hai un figlio… sei un burbero… ma adoro Sam e mi piace ciò che provo quando sto con te. E l’età anagrafica è solo un dettaglio, credo. Sei capace di scatenare un uragano di emozioni in me e mi piace anche questo. Mi piace il tuo raro sorriso, mi piace tua madre… mi piace l’idea di volerti conoscerti di più. Ora sono io che parlo tanto
Sorrise.
DAN: a me piace vederti imbarazzata e logorroica
Lei abbassò gli occhi. Sentiva il cuore battere forte.
DAN: piccoli passi… è un’ottima politica. Non voglio metterti fretta. So che ci sei
Ashley acconsentì con la testa.
Lei allungò la mano verso la sua e la strinse.
ASHLEY: credi sia precipitoso?
DAN: penso si possa fare un’eccezione
E strinse la sua mano fortissimo.
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La villa era enorme, silenziosa. Metteva ansia. Jeremy aveva indossato lo smoking e attendeva l’arrivo di Beth. Poi la vide scendere le scale. Era molto bella con i capelli raccolti in uno chignon, un abito lungo blu.
BETH: devo farti i miei complimenti
Lo osservò.
JEREMY: grazie. Anche tu stai bene
Temeva la sua reazione. Ma lei sorrise.
BETH: tra circa 30 minuti i miei saranno qui. Vieni… beviamo qualcosa di fresco.
Contrariamente alle aspettative di Jeremy, Beth prese due birre e si sedettero nell’immenso giardino.
BETH: allora ricorda. Mi hai conosciuta circa 3 mesi fa in Europa e ora viviamo insieme in un attico a Londra
Lei prese a sorseggiare la birra ghiacciata.
JEREMY: perché io?
BETH: perché non tu?
Sollevò le spalle.
BETH: mi sei stato caldamente raccomandato da un’amica. Non c’è nient’altro da sapere.
JEREMY: ok. Posso sapere cosa fai nella vita?
BETH: studentessa a Oxford, ci siamo conosciuto proprio all’università ok?
Lui acconsentì con la testa.
Lei udì il rumore di un’ auto che sembrò innervosirla.
BETH: eccoli… sono arrivati.
Si alzò in piedi e finì la birra.
Un uomo sulla 50ina arrivò in giardino.
PHIL: figliola!
Sorrise vedendo la figlia. Beth guardò Jeremy e poi si voltò verso il padre.
BETH: papà!
Gli corse incontro. Si abbracciarono e lui la baciò in fronte.
PHIL: la mia bambina
Sciolse l’abbracciò e rivolse l’attenzione al timido Jeremy. Anche lei lo guardò. Poi gli si avvicinò.
BETH: papà lui è Jeremy. Il mio fidanzato.
Lei lo abbracciò e lui si sentì in enorme disagio.
JEREMY: è un  piacere conoscerla
Si strinsero la mano.
BETH: ma la mamma? Si fa attendere?
Jack si rivolse alla figlia.
PHIL: ha fatto compere pazze come al suo solito. La conosci!
Poi una bella donna apparve dietro di loro con un mondo di buste.
DONNA: potevi aiutarmi Phil! O almeno chiamarmi qualcuno della servitù.
Posò le buste a terra e sospirò.
DONNA: tesoro!
Spalancò le braccia vedendo la figlia. Le due donne si abbracciarono. Jeremy si avvicinò a loro e fu così che la riconobbe. Lei riconobbe lui e entrambi rimasero a bocca aperta.
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GUY: ei Ames che ci fai qui?!
Un tipo poco raccomandabile con una giacca di pelle andò verso Jordan.
JORDAN: ciao Guy!
I due si abbracciarono.
GUY: sono anni che non ti fai vedere! Hai ancora la tua bambina?
Riferendosi all’Harley.
JORDAN: naaa! L’ho distrutta poco tempo fa
GUY: peccato! Ma dimmi posso fare qualcosa per te?
JORDAN: si
Guy sorrise e prese dalla tasca una bustina con della polvere bianca e la diede a Jordan.
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ASHLEY:  Miguel !
Entrò nella sua stanza e trovò l’amico seduto sul suo letto.
MIGUEL: non ti sembra che sia un po’ tardi?
ASHLEY: mi controlli?
MIGUEL: sei uscita con lui vestita così?!
Si alzò in piedi. Ashley si guardò l’abito.
ASHLEY: perché cosa c’è che non va?
MIGUEL: sei un po’ troppo sexy
ASHLEY: tu non dovevi essere a mangiar pizza e bere champagne con gli altri?
MIGUEL: Jeremy aveva un impegno e non mi andava di star solo con Tiff. Ti sei divertita con lui? Dove ti ha portata?
ASHLEY: ho passato una bella serata
MIGUEL: non credi sia un po’ stagionato per te?
ASHLEY: non credi che posso fare da sola le mie scelte?
MIGUEL: tua madre lo sa?
ASHLEY: cosa Miguel cosa? Vuoi fare la spia? Bene falla pure
MIGUEL: quel tipo non mi piace
ASHLEY: me ne farò una ragione. E fattela pure te. A me piace
MIGUEL: oddio Ashley! Ti vuoi mettere in una situazione complicata?
ASHLEY: senti che ti prende?! Posso decidere da sola ogni tanto? Dan mi piace ok? Mi piace e sto bene con lui. L’età e suo figlio sono solo dettagli
MIGUEL: sai che mi preoccupo per te
ASHLEY: lo so e ti ringrazio ma voglio provarci
MIGUEL: ma non puoi uscire con lui vestita così! Sei troppo bella!
Lei sorrise.
ASHLEY: se non ti conoscessi bene sembrerebbe che sei geloso
MIGUEL: in effetti un po’ lo sono. Mi trascuri per lui e mi manchi
Si abbracciarono.
ASHLEY: ti voglio bene. E prometto che troverò un modo per farmi perdonare.
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Violet è nell’ufficio di Antonio, fruga nei cassetti e trova un album di foto… lo sfoglia e finalmente scopre il segreto dell’uomo…
Sorride…
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SAMANTHA: smettila di preoccuparti… vedrai che lei tornerà da te
Noah stava preparando il borsone, avrebbero ripreso la via del ritorno tra un paio di ore.
NOAH: Sam non credo.
SAMANTHA: allora se è felice così, sii tu felice per lei. A quanto pare Violet le ha reso la vita un po’ difficile
NOAH: quell’arpia. Sono arrabbiato solo per un motivo
SAMANTHA: quale?
NOAH: mia figlia non mi ha chiesto aiuto…non lo ha fatto… si è fidata di uno sconosciuto e lo ha sposato!
SAMANTHA: Noah piantala! Guardami
Prese il suo viso tra le mani e i loro occhi si incrociarono.
SAMANTHA: non darti colpe. Non ti permetto di farlo. Sei un uomo così buono e lei lo sa. Sono solo le situazioni della vita. Io ti amo e non sai quanto e hai reso la mia vita bella da morire. Tua figlia ti vuole bene e sono sicura che adesso sa che può contare su di te
Gli sorrise.
NOAH: grazie Sam. Grazie per essere qui adesso
Le accarezzò la guancia e le guardava la bocca. Si avvicinò alle sue labbra e…
Bussarono alla porta. Noah ritornò alla realtà. Andò ad aprire. Clare era li di fronte con gli occhi pieni di lacrime e una valigia.
NOAH: Clare!
CLARE: papà portami via con te
L’abbracciò e scoppiò in lacrime.
Samantha sorrideva.
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Tina era di fronte lo specchio della sua toilette. Osservava la boccettina di pillole che aveva tra le mani. L’aprì e ingoiò un numero considerevole di pillole…
Nel frattempo Mason salì le scale quando udì un tonfo, spaventato bussò alla porta della stanza di Tina. La porta era aperta…
MASON: Tina?
Aprì la porta del bagno e la vide a terra.
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Billy aveva messo il bambino a letto. Era entrato nella sua camera, aveva indossato il solito pantalone di tuta e stava per mettersi a letto quando notò un quaderno con la copertina di cuoio.
Lo prese e sfogliò…
Il diario scivolò dalle sue mani…
Billy aveva letto la rivelazione di Tamara sulla gravidanza.
Qualcuno aveva volutamente messo lì quel diario.
___________________________________________ Continua

Special Guest Star

Shannyn Sossamon as Theresa Fletcher
Mark Pellegrino as Robert Gant
David Boreanaz as Dan Barlow
Emma Stone as Beth McBrian
Cam Gigandet as Brody Slater
Dana Davis as Clare Grant
Nia Long as Violet Grant
Eduardo Yanez as Antonio Mendez 
and
Billy Zane as Mason Van Buke

a presto con il prossimo episodio!