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...benvenuti a Belville

venerdì 1 giugno 2012

1x11 "Figli & Amanti"


 Il corpo di Joe era stato ritrovato all’alba. Ma era stato immediatamente trasportato nel Montana.
JEREMY: overdose???
NOAH: si overdose
JEREMY: Joe non si drogava!
NOAH: Jonathan Lacey era un cocainomane. È stato arrestato 3 volte per possesso di droga. Non ci era nuovo.
Jeremy sorrise incredulo.
JEREMY: non ci credo! No! Mi rifiuto. È stato Robert Gant! È stato lui, ne sono sicuro
NOAH: Jeremy hai le prove? Ormai il caso è della polizia del Montana. I parenti hanno voluto così. Ma il medico legale ha dichiarato che al 99% è overdose da cocaina.
JEREMY: è stato Gant. Lo ha ucciso perché Joe ha difeso Theresa. Oddio!
Si rese conto che Robert Gant aveva tanto potere.
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Il telefono squillava. Villa Guerra era immersa nel silenzio. Miguel prese la cornetta.
MIGUEL: pronto?
SEGRETARIA: sono la segretaria del dottor Herbert, cerco la signora Guerra
MIGUEL: mia sorella in questo momento sta riposando… è successo qualcosa? Può riferire a me
SEGRETARIA: volevo informarla che l’ IVG è stata confermata domani mattina alle 10
MIGUEL: IVG?
SEGRETARIA: si…l’interruzione di gravidanza
Miguel raggelò al suono di quelle parole.
MIGUEL: ehm la ringrazio, informerò mia sorella. Arrivederci
Posò il telefono. E rimase a fissare le scale che portavano al piano di sopra. Tina era in cima, sospirava. I due fratelli si fissarono.
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Billy stava riordinando in cucina e leggeva di tanto in tanto qualche pagina dei diari di Tamara. Jordan entrò e si servì del caffè.
JORDAN: oggi fai cenerentola?
BILLY: potresti aiutarmi, non è un reato
JORDAN: reato sarebbe approfittare di un invalido!
Si mise seduto e addentò un croissant.
BILLY: invalido cerebralmente!
JORDAN: continui a leggere i diari.
Prese a sfogliarne uno che era sul tavolo.
BILLY: si. Solo che è strano
JORDAN: cosa è strano
BILLY: i diari. Smette di scrivere nel 2008. Non ci sono altri diari nell’armadio, a meno che non li abbia nascosti da qualche altra parte.
JORDAN: probabile
Prese un altro croissant.
JORDAN: stasera verrai alla festa di Van Buke?
BILLY: pffffff ! Dovrei vedere quella testa di…
JORDAN: eiiii! Tu non dici parolacce!
Risero.
BILLY: no, non verrò.
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MIGUEL: credo che tu mi debba una spiegazione!
TINA: si…aspetto un bambino. Ma domani mattina tutto sarà un brutto incubo
Scendeva le scale.
MIGUEL: pensavi di dirmelo?
La fissava incredulo.
TINA: non c’era nulla di così importante da doverti dire
Faceva finta di fregarsene.
MIGUEL: è il figlio di Henry
TINA: taci!
Si guardava intorno.
TINA: non voglio che quell’arpia di Mason senta! Domani questo bambino non ci sarà più
Furono interrotti da una sonora risata. Dannazione lui aveva sentito tutto!
MASON: sto per avere un fratello! Sono commosso!
Abbracciò Tina che dall’alto della sua spalla guardò Miguel.
TINA: no Mason, non c’è nessun fratello
MASON: non sono sordo mamma, sto origliando da quando Miguel ha detto IVG
Guardò Miguel che abbassò lo sguardo.
MASON: io non farei sciocchezze di cui potrei pentirmene
Fissò con aria minacciosa Tina… la teneva in pugno ormai.
TINA: sono incinta
Mason sorrise. Miguel non capiva perché la sorella stava assecondando Mason. Non era nel suo stile.
MASON: questa sera festeggiamo! Miguel invita i tuoi amici…invita tutta la città! Tutti devono sapere che presto ci sarà un nuovo Van Buke in circolazione
Se ne andò entusiasta.
MIGUEL: cosa mi stai nascondendo Tina?!
La donna si mise davanti a lui, lo guardò e salì le scale senza dargli risposta.
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EMILY: ma è fantastico! Dovresti essere fiero di te
DAN: Benedict Ray è uno degli editori più in gamba di tutta la California
Sorseggiavano il caffè in cucina.
DAN: questa sera andiamo a cena
EMILY: mi sembri preoccupato. Ormai è fatta tesoro
DAN: gli ho detto che ho una fidanzata. Lui adora la classica immagine della famiglia felice e perfetta.
EMILY: perché ti cacci nei guai figliolo?!
DAN: lo so
EMILY: dove la trovi una fidanzata adesso?! Una ragazza acqua e sapone?
ASHLEY: permesso? Era aperto
Ashley entrò in cucina. Gli occhi di Emily si illuminarono e sorrise al figlio.
DAN: no!
Uscì dalla cucina. Ashley era spiazzata.
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Billy e Noah erano seduti ad un tavolo del BelRose.
BILLY: la psicopatica è tornata! Certo che tu hai strani gusti in fatto di donne
Rise.
NOAH: Clare è fuggita
BILLY: come darle torto
NOAH: Violet non se ne andrà finchè non la riporto a casa
BILLY: Samantha?
NOAH: non mi parla. E’ meglio così
Violet nel frattempo entrò nel locale, si avvicinò ai due uomini.
VIOLET: Billy Ames!
BILLY: Violet
Squillò il cellulare di Noah, rispose.
VIOLET: sei sempre sexy
Gli sfiorò il braccio.
BILLY: piantala. Devo andare. Addio Violet.
Salutò con un cenno Noah e uscì.
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THERESA: perché me lo hai tenuto nascosto?
Jeremy si stava vestendo quando udì la voce di Theresa. Andò nella sua stanza.
JEREMY: di cosa stai parlando?
THERESA: Joe. Perché non mi hai detto che è morto
JEREMY: non era il momento
Si sedette sul letto accanto a lei.
THERESA: è stato lui
JEREMY: lo so. Ma a quanto pare siamo gli unici a crederlo.
THERESA: mi aiuti a vestirmi?
JEREMY: vuoi uscire?
THERESA: sto meglio
Si alzò. Non stava bene, per niente.
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Ashley stava cercando le divisioni sul libro di aritmetica. Dan apparve dietro di lei.
DAN: oggi continuate con le moltiplicazioni?
ASHLEY: ehm…no. Passiamo alle divisioni. Sam è molto migliorato
Sorrise.
DAN: merito tuo
Ashley non capiva il motivo di tanta gentilezza.
DAN: senti ehm mi chiedevo se stasera ti andava di…di andare a cena fuori
ASHLEY: cosa? Come?
Non credeva alle sue orecchie.
DAN: ok
Sospirò.
DAN: ho bisogno di te. 500 dollari se stasera fingi di essere la mia fidanzata devota ed innamorata.
ASHLEY: cosa dovrei fare?!
DAN: è per il futuro di Sam. Questo accordo potrebbe fruttarmi molti soldi
Ashley era tentata a rifiutare. Anzi avrebbe rifiutato se Dan non avesse tirato in ballo il figlio.
ASHLEY: ok, va bene. Se la metti così
Pensò che avrebbe dovuto chiedere 800 dollari. Dannato coraggio!
DAN: bene. Ti spiego come comportarti
Si sedette al tavolo con lei e iniziò a parlare.
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Aveva vomitato di nuovo…ormai non contava più le volte in cui andava in bagno. Sentì suonare alla porta, sentì Candy camminare e aprire, poi sentì quella voce che non sentiva da anni. Faceva fatica a credere che fosse tornata a Belville.
Scese le scale e la vide…bella come ricordava.
TINA: qual buon vento!
VIOLET: non corri ad abbracciare una vecchia amica?!
Le due donne si abbracciarono. Sembravano proprio felici di rivedersi…il punto è proprio questo: sembravano.
Iniziarono a parlare e a ridere, sedute sulle poltrone del giardino.
TINA: ti fermerai a lungo?
VIOLET: bè ho delle faccende da sbrigare, e chissà…sarò qui per il parto
Tina sbuffò.
TINA: mi devi fare un favore
VIOLET: come ai vecchi tempi! Dimmi pure
TINA: devi consegnare un assegno ad Antonio
Violet la fissò e sorrise.
Arrivò Miguel.
MIGUEL: salve
Sorrise alla donna che non conosceva.
TINA: Miguel lei è una mia vecchia amica… Violet
Violet si alzò in piedi per dare la mano al giovane.
VIOLET: è un piacere conoscerti Miguel
TINA: Violet è la moglie del detective Noah Grant
MIGUEL: ah non sapevo che Noah fosse sposato!
Le due donne si guardarono e sorrisero.
MIGUEL: bè…è stato un piacere Violet. Arrivederci
VIOLET: ciao
Miguel se ne andò e Violet tenne lo sguardo fisso su di lui per alcuni secondi.
VIOLET: tuo fratello non è niente male
TINA: eiiii non fare pensieri osceni su di lui!
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ART: che ci fai qui!?
Si rivolgeva a Theresa.
THERESA: ciao Art. Sto cercando Gant.
ART: non ci sta
THERESA: sicuramente tu avrai un numero per rintracciarlo
ART: che vuoi fare? Statti buona
THERESA: voglio solo parlargli. Accettare i suoi soldi
Art spalancò gli occhi.
ART: bella di papà, ti conviene fare come dice lui. Aspetta vado a prendere il numero
Theresa sospirò. Era spaventata ma decisa. Jeremy arrivò.
JEREMY: Theresa! Non mi dire che vuoi già lavorare?
THERESA: sono passata per salutare Art
JEREMY: Art?!
THERESA: si. Mi deve uno stipendio arretrato.
Era agitata…poi finalmente qualcuno chiamò Jeremy che si allontanò.
ART: ecco tieni!
Le diede un pezzo di carta con il numero.
Theresa lo prese e lo mise nella tasca dei jeans.
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Samantha era triste e scontrosa peggio del solito. Aveva deciso di indossare la tuta e correre sulla spiaggia con la speranza di far svanire ogni pensiero.
Correva e gli apparve il volto di Noah. Chiuse gli occhi e corse più veloce per scacciarlo da davanti gli occhi. Ma quando li riaprì vide un uomo che faceva jogging avvicinarsi. Lo riconobbe e il suo cuore non poteva non reagire di fronte Noah.
NOAH: ciao Sam
SAMANTHA: vado di fretta
NOAH: ti prego aspetta
Decise di ascoltarlo. Ma rifiutava di incrociare il suo sguardo.
SAMANTHA: devo fare una doccia, puzzo. Sbrigati
NOAH: si, come vuoi
La fissava cercando i suoi occhi. Ma erano sfuggenti.
NOAH: ehm innanzitutto sono felice di vederti. Stai bene, questa è la cosa importante.
SAMANTHA: si sto bene. Starò meglio quando sparisci.
Noah chiuse gli occhi. Era dispiaciuto.
NOAH: mi dispiace. Ho desiderato stringerti e lo desidero ancora. Ma…ma non è il nostro momento
Gli occhi di Samantha si riempirono di lacrime.
SAMANTHA: non sai… tu non sai quello che sto provando. Io non sto bene, non sto affatto bene! Eri tu che mi facevi stare bene
NOAH: troverai la tua strada, ma senza di me Samantha. Sei stata la parentesi più bella della mia vita
SAMANTHA: una parentesi? Tu eri la mia vita!
Iniziò a piangere.
SAMANTHA: forse qui sta la differenza. Io ho creduto che qualcosa di più grande potesse accadere…sono le favole delle ragazzine no? D’altronde sono una bambina e tu mi hai trattata come tale!
NOAH: non sei una bambina! Non per me
SAMANTHA: ti prego Noah, torna da tua moglie
NOAH: Sam…
Ma lei riprese a correre. Piangeva e correva. Lontana da lui…
Violet aveva assistito alla scena. Fece un applauso e si avvicinò al marito.
VIOLET: ma che scena commovente!
Continuava ad applaudire.
NOAH: sparisci
VIOLET: non dirmi che sei innamorato della ragazzina?!
NOAH: lasciami in pace!
VIOLET: che maritino impertinente! Lascia perdere la bimba e pensa a nostra figlia.
Noah era furioso.
VIOLET: concentrati! Prima trovi Clare prima me ne vado. Ehm… Samantha O’Donnell non deve interferire con il nostro patto. Spero non capiti più una scena del genere.
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MIGUEL: sei bellissima
Guardava la sorella che si ammirava allo specchio, insoddisfatta.
TINA: sono un balenottero
Si sistemava il vestito sulla pancia, quasi volesse nasconderla.
MIGUEL: non si vede nulla! È presto!
Si avvicinò a lei e le passò le scarpe.
MIGUEL: sarai la mamma più bella che esista
TINA: dici?!
MIGUEL: ti aiuterò io
Gli sorrise. Era così dolce il suo fratellino.
TINA: non sarò una buona madre
MIGUEL: Henry sarebbe fiero di te. Sono felice che tu non abbia abortito. Mason non fa parte della nostra famiglia, io non lo sopporto!
TINA: bè siamo in due!
MIGUEL: ci sarò io ad aiutarti. Voglio solo che tu sia sincera con me
TINA: non ti ho mai mentito
MIGUEL: le telefonate segrete, la morte di Henry, Neil, l’arrivo di Mason e adesso questo bambino. Tu mi stai nascondendo qualcosa sorellina
Lei gli si avvicinò gli accarezzò la guancia, poi suonarono alla porta. I primi invitati stavano arrivando.
TINA: se continui a preoccuparti così ti verranno le rughe! Scendiamo, stanno arrivando gli ospiti.
Lei uscì e Miguel rimase sul letto, pensieroso.
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JEREMY: vai via?
Theresa era seduta in cucina con la valigia vicino.
THERESA: è tempo che me ne vada. Sei stato fin troppo buono con me. Ora sto bene e non mi basta una vita per ringraziarti.
Si alzò in piedi e lo abbracciò.
JEREMY: resta se ancora non te la senti
THERESA: va tutto bene. Torno a casa mia.
JEREMY: mi…mi mancherai.
Lei gli accarezzò la guancia.
THERESA: grazie grazie. Sei il migliore degli amici!
Lei prese la valigia e si stava avviando alla porta.
JEREMY: resta ti prego. Ho paura che possa succederti qualcosa
THERESA: non mi succederà nulla. Non più
Sorrise.
THERESA: ma se ho incubi prometto che questo sarà il primo posto dove verrò
Gli sorrise per tranquillizzarlo.
JEREMY: ok prometti?
THERESA: giuro! Ci vediamo domani a lavoro. Ciao Jeremy
Questa volta uscì lasciando un grande vuoto in Jeremy.
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Mason la fissava mordendosi il labbro inferiore. Celeste aveva appena varcato la soglia della villa, indossava un tubino azzurro, aveva i capelli ben stirati. Pensò che era un bel bocconcino. Si avvicinò a lei.
MASON: sono felice di vederti qui
Le baciò la mano mettendola in imbarazzo.
CELESTE: hai insistito! Congratulazioni per il tuo come posso definirlo…ehm…nuovo fratellino?
MASON: sei sempre più bella
Continuava a tenerle la mano. Lei si voltava spesso indietro sperando di vedere arrivare qualcuno. In effetti…
JORDAN: è immenso questo posto!
Si avvicinò a Celeste e le mise il braccio intorno la vita. Lei gli strinse la mano. Mason guardò le loro mani intrecciarsi. Celeste lo fece di proposito…voleva mettere in chiaro che aveva un fidanzato.
CELESTE: Mason ti presento Jordan…il mio fidanzato
JORDAN: quindi tu sei il famoso Mason Van Buke
Guardò prima lui e dopo Celeste.
MASON: è un piacere Jordan
Si strinsero la mano. Era evidente che non c’era simpatia.
MASON: spero che la serata sia di vostro gradimento. Vi lascio
Sorrise a Celeste, facendole uno sguardo che attirò l’attenzione di Jordan.

Quando Mason si allontanò, Jordan prese Celeste da parte. Si avvicinò al buffet, prese un piatto e iniziò a servirsi.
JORDAN: Van Buke cerca la lite?
CELESTE: non capisco
JORDAN: oh Celeste ti prego!
La fissava.
JORDAN: ti stava spogliando con gli occhi
CELESTE: altri 20 minuti, massimo 30 e ce ne andiamo. Promesso
Gli accarezzò il braccio.
JORDAN: ah per niente sexy e puzza di acqua di colonia?! Non mi piace…non mi piace il fatto che devi lavorare con lui
Lei si avvicinò al suo viso e gli diede un bacio.
CELESTE: adoro quando fai il geloso
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Ashley aveva indossato un abitino rosa perla. Era a disagio ma si fece forza quando vide l’auto di Dan parcheggiare nel viale. Lo raggiunse in macchina. Lui indossava una camicia bianca, giacca e pantalone nero. Era molto attraente.
Lungo il tragitto nessuno dei due parlava.
ASHLEY: questo Benjamin Ray
Non finì la frase che la interruppe
DAN: Benedict! Si chiama Benedict. Iniziamo bene!
ASHLEY: scusa!
DAN: ok! Allora ricorda stiamo insieme da quasi un anno, sei studentessa alla VBUniversity.
Odio ogni tipo di insalata, amo il piccante. Ho paura delle farfalle…
Ashley scoppiò a ridere.
DAN: qualcosa ti diverte?
ASHLEY: scusami! Scusami! Oggi non ci avevo fatto caso ma adesso sentirtelo ripetere
Scoppiò a ridere di nuovo.
DAN: vuoi fare ridere anche me?
ASHLEY: ok ritorno seria! Perdonami. Ma sul serio hai paura delle farfalle? Sembri più un tipo da fobie di altro genere.
DAN: ah ah
Ironizzò.
Ritornarono seri. Poi Dan si mise a ridere e Ashley lo fissava.
DAN: credo che la tensione stia giocando brutti scherzi! Meglio che Benedict non sappia del mio terrore per le farfalle.
Lei sorrise. Era la prima volta che vedeva un sorriso nel volto del freddo Dan.
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Mason si avvicinò a Tina che fissava il banco dei liquori.
MASON: non vorrai bere!? Cerca di comportarti bene, questo party mi è costato un occhio della testa!
Lei sbuffò.
TINA: non te l’ho chiesto io!
Notò che lui sorseggiava il vino fissando Celeste.
TINA: la smetti di mangiarla con gli occhi! Vedo che è in dolce compagnia…peccato
Ironizzava.
MASON: non scherzare mammina
Divenne serio.
MASON: io voglio quella donna. E tu mi aiuterai.
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Tiffani era appoggiata alla ringhiera del terrazzo. Guardava la luna e pensava a quanto fosse imbarazzante trovarsi in quella casa senza poter parlare con Miguel e senza Ashley.
MIGUEL: posso guardarla anche io?
TIFFANI: cosa?
Si voltò per guardarlo.
MIGUEL: la luna. Stai qui a fissarla da parecchi minuti
TIFFANI: la guardo ma non la vedo. E’ una scusa. Pensavo.
MIGUEL: come stai?
TIFFANI: non sapevo se venire. Con Ashley sarebbe stato meno…imbarazzante
Miguel sorrise. Tiffani sorrise di conseguenza. Sospirò cercando di spezzare la tensione.
MIGUEL: tregua?
Tiffani non capiva.
MIGUEL: mi eviti e ti evito.
Lei abbassò lo sguardo.
MIGUEL: ma ti cercavo nella folla. Speravo venissi
La guardò e vide gli occhi più magnetici che avesse mai incrociato.
MIGUEL: possiamo essere amici Tiff. Comportarci da persone adulte. Soffro nel vederti e non poterti avere ma soffro di più nell’ignorarti e fingere che tu non sia nulla per me. Voglio essere tuo amico, voglio averti nella mia vita comunque
TIFFANI: ok. Questa situazione non mi piaceva per niente.
Sorrisero e si guardarono. Poi lei divenne seria.
TIFFANI: mi dispiace…per tutto
MIGUEL: torta?
TIFFANI: torta sia
Entrarono in casa dirigendosi al buffet dei dolci.
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La cena stava procedendo alla grande. Dan era soddisfatto di Ashley. Aveva lasciato la timidezza a casa per fortuna. Sorrideva e Benedict era incantato.
ASHLEY: scusatemi. Mi assento un momento.
Si alzò per andare alla toilette. Benedict la seguiva con lo sguardo.
BENEDICT: ti devo fare i miei complimenti Dan! È splendida, brillante, dolce. Non lasciartela scappare.
Sorseggiò il vino rosso.
DAN: si. La tengo stretta! Sam è molto legato a lei
BENEDICT: cosa aspetti a sposarla?
DAN: lo farò presto
Era in imbarazzo. Ashley ritornò al tavolo.
BENEDICT: bene! È stato un piacere Ashley
Si alzò in piedi. Ashley e Dan lo seguirono.
Baciò la mano della ragazza.
BENEDICT: Dan con te ci vediamo domani per firmare il contratto!
Il volto di Dan si illuminò.
I due uomini si strinsero la mano e Benedict uscì.
ASHLEY: complimenti Dan!
DAN: finalmente! Ce l’ho fatta. Ti prego siediti, prendiamo il dolce se ti va
ASHLEY: ok. Perché no.
Si sedettero di nuovo e ordinarono il dolce al cioccolato.
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Tina era nascosta in biblioteca. Sorseggiava di nascosto una birra… avrebbe preferito dello cherry ma si accontentava. Sentì la porta aprirsi e la luce penetrò nella buia stanza.
JORDAN: scusami! Ehm… ho sbagliato!
Stava per richiudere la porta, poi si voltò per guardarla.
JORDAN: tutto bene? Tina giusto?
TINA: sto bene
Sembrava seccata.
JORDAN: dovresti essere di là a festeggiare
TINA: non è la mia festa
JORDAN: posso?
Indicò le altre lattine di birra.
TINA: prendi
Si sedette accanto a lei.
JORDAN: hai una bellissima casa. Cercavo il bagno
TINA: è l’ultima stanza in fondo al corridoio
JORDAN: grazie
Sorseggiavano la birra in silenzio.
JORDAN: sei messicana giusto?
TINA: si
Non era di molte parole.
JORDAN: è strano trovarti in questa situazione… essere incinta…tuo marito è morto
TINA: gli scherzi del destino
JORDAN: ok ti sto infastidendo
Si alzò.
JORDAN: è meglio che vada in bagno
TINA: ho gli ormoni sotto sopra. Resta. Ti prego
Si risedette di nuovo.
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Celeste cercava Jordan. Mason se ne accorse. Sorrise e le si avvicinò.
MASON: cerchi il tuo Romeo?
Lei sospirò.
CELESTE: lo hai visto percaso?
MASON: mi sembra di averlo visto entrare in biblioteca.
L’accompagnò alla porta. Aprirono e sentirono ridere. Accesero la luce.
Celeste vide Jordan e Tina seduti…apparentemente felici.
Rimase senza dire nulla. Faceva finta di sembrare tranquilla.
MASON: ecco Romeo!
Mason godeva di quella situazione.
JORDAN: amore eccomi! Mi cercavi? Perdonami! Cercavo il bagno e mi sono ritrovato qui!
Si alzò e raggiunse Celeste. Che era incredula.
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Uscirono dal ristorante per andare al parcheggio delle auto.
Dan si tolse la giacca e la poggiò sulle spalle di Ashley.
ASHLEY: grazie
DAN: io devo dirti grazie
La ragazze si stupì.
Prese dalla tasca il portafoglio e le diede i soldi.
ASHLEY: non li voglio. Mi sembra una cosa losca
Sorrise
ASHLEY: sono felice per te e l’ho fatto per Sam. Non voglio i soldi
DAN: ti prego accettali, hai fatto una cosa molto importante questa sera
Li prese.
ASHLEY: grazie! Li metterò nel fondo università.
Continuavano a camminare.
ASHLEY: dovresti sorridere più spesso. Hai una bella luce negli occhi
DAN: sono solo momenti
ASHLEY: dipende da te. Dovresti essere fiero di tuo figlio e di tua madre, questo dovrebbe bastare per essere sempre luminosi.
DAN: continua a vivere nel paese delle meraviglie!
Ashley ci rimase male, voleva solo aiutarlo. Ma evidentemente lui era molto egoista.
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Tiffani stava rientrando a piedi dal party. Si godeva la leggera brezza notturna. Ad un tratto sentì cantare. Samantha mezza nuda cantava e beveva in spiaggia. Era ubriaca.
SAMANTHA: Barbie! Vuoi una birra???
TIFFANI: no…no grazie! È tardi. Dovresti essere a casa
SAMANTHA: sei mia madre?!
Rideva e barcollava. Cadde sulla sabbia e scoppio in una sonora risata.
TIFFANI: ok! Questa la prendo io
Le tolse dalle mani la bottiglia e l’aiutò a rialzarsi.
SAMANTHA: ridammela! Stupida barbie!
Iniziò a piangere.
SAMANTHA: ridammela! È mia! Io lo voglio… è mio! È mio
Cadde di nuovo sulla sabbia
SAMANTHA: è mio…è mio
Tiffani si mise accanto a lei. Non capiva. Ma la vide sconvolta.
Samantha posò la testa sulle gambe di Tiffani, che non sapeva che fare.
TIFFANI: che succede?
SAMANTHA: lui è tornato ma non è tornato da me. Ora c’è sua moglie. Blèèèèèè è brutta! Io lo amo. Ma lui preferisce miss marocco!
Piangeva e farneticava. Tiffani capì che stava male per amore. Ascoltò i suoi sfoghi.
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Dan parcheggiò. Ashley slacciò la cintura e aprì la portiera.
DAN: non ti ho detto che eri bellissima questa sera
ASHLEY: grazie. Devo approfittare di questi complimenti da parte tua.
Lui sorrise.
DAN: la vita mi ha portato ad essere quello che sono: burbero, testardo, orgoglioso
ASHLEY: stronzo
Sussurrò.
DAN: si anche quello
Sorrise di nuovo. Ashley si rese conto della gaffe.
ASHLEY: scusa
DAN: caspita Ashley! Impara a non scusarti più! Io sarò più gentile se tu non chiederai più scusa
ASHLEY: no. Io non chiederò più scusa se tu dedichi più tempo a tuo figlio
Dan abbassò lo sguardo.
DAN: come fai ad essere così dolce e buona?
ASHLEY: non lo so. Credo sia merito di mia madre
DAN: ok, proverò a fare ciò che mi chiedi
Scese dall’auto.
ASHLEY: buonanotte Dan

Seguì con lo sguardo l’auto sparire dietro l’angolo. Sorrise felice della serata che in fin dei conti era stata piacevole.
Quando si voltò vide Miguel seduto sugli scalini del portico.
ASHLEY: e tu che ci fai qui?!
MIGUEL: quindi il motivo per cui non sei venuta alla festa è un uomo?
ASHLEY: ehm…no no!
Si sedette accanto a lui.
ASHLEY: è Dan Barlow, il padre del bambino a cui do lezioni private. Aveva bisogno di un favore
Miguel guardò come fosse vestita.
MIGUEL: che tipo di favore? Non credo volesse una mano a preparare una torta!
ASHLEY: è una crisi di gelosia?
MIGUEL: naaaaa è solo che volevo la mia sorellina questa sera
Sorellina. Ashley odiava quella parola pronunciata dalla bocca del ragazzo che amava.
ASHLEY: congratulazioni per il futuro bebè. Senti… ti va festeggiare? Ho della pizza surgelata. Come ai vecchi tempi ricordi?
MIGUEL: ok. Non hai del caviale?
ASHLEY: oddio! Mi spaventi a volte!
MIGUEL: sono serio!
Entrarono in casa ridendo.
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JEREMY: è bello vederti di nuovo a lavoro
THERESA: mi è mancato questo posto in fin dei conti
Preparava dei cocktail sotto gli occhi del ragazzo.
JEREMY: vuoi che li prepari io?
THERESA: sto bene!
Rise
THERESA: vai dalla tua cliente. Io me la cavo.
JEREMY: ok. Stiamo per andare in albergo.
Diede un’occhiata alla sveglia dietro il bancone. Erano le 2 del mattino.
THERESA: si e io me ne vado a letto! Sono distrutta
Lui andò verso le cinquantenne che lo attendeva al tavolo.
Theresa tremava. Non riusciva a fingere con Jeremy.
Jeremy sorrideva e cambiò espressione quando vide entrare Robert Gant.
Era diretto al bancone, da Theresa.
Lasciò la donna nuovamente e andò dalla cameriera.
JEREMY: tutto bene ?
ROBERT: si va tutto bene
Lo guardava con aria minacciosa.
THERESA: Jeremy è tutto ok. Ho finito il turno. Me ne vado
Jeremy non capiva. Theresa uscì dal locale con quell’uomo. Quello stupratore e assassino.
Prima di uscire lei si voltò per guardarlo. Poi chiuse la porta.
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Violet si alzò dal letto…era nuda…prese il lenzuolo e se lo avvolse intorno al corpo. Andò in bagno.
Lui la fissò attraversare la stanza.
VIOLET: smettila di fissarmi
ANTONIO: sei così sexy
Antonio era beatamente steso sul letto con le braccia dietro la nuca.
VIOLET: ti ricordo che mi spettano i miei 50 mila dollari
Parlava dalla toilette.
ANTONIO: non l’ho dimenticato.
Lei ritornò al letto, si tolse il lenzuolo e si sdraiò accanto a lui appoggiando la testa sul suo petto.
VIOLET: è incinta lo sapevi?
Lui restò sorpreso.
ANTONIO: non era vedova?
VIOLET: mi confiderai un giorno qual è il segreto che vi tiene legati?
Lui le accarezzava i capelli.
ANTONIO: ti do 50 mila dollari proprio per evitare che tu ficchi il naso dove non dovresti
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Celeste era stesa sul letto di Jordan. Era felice finalmente.
JORDAN: tesoro ti dispiace prendermi i boxer nel primo cassetto?
Era in doccia.
CELESTE: ok
Scese e aprì il cassetto. Prese i boxer ma i suoi occhi caddero su un quadernino con la copertina di cuoio. Lo prese e lo aprì, assicurandosi che Jordan fosse ancora in bagno.
Cominciò a sfogliare le pagine. Capì che era di Tamara. Perché aveva il diario della cognata??
La sua attenzione fu catturata da una pagina in particolare

3 Novembre 2008
Cara Moony,
alla fine l’ho fatto. Il test è positivo. Il dubbio mi opprime […] c’è la possibilità che porto in grembo suo figlio, il figlio di Jordan.

Celeste lasciò cadere il diario. Le si bloccò il respiro. Voleva urlare. Voleva piangere. Voleva fuggire.
JORDAN: Celeste sei andata a comprarli i boxer!?
Urlò dal bagno.
JORDAN: Celeste?
Si avvicinò a lei con un asciugamano intorno alla vita.
Poi lo sguardo cadde a terra…sul diario…
_______________________________________________________________________Continua...

Special Guest Star

Shannyn Sossamon as Theresa Fletcher
David Boreanaz as Dan Barlow
Mark Pellegrino as Robert Gant
Eduardo Yanez as Antonio Mendez
Nia Long as Violet Grant
and
Billy Zane as Mason Van Buke

Love Affairs vi da appuntamento al 15 Giugno 
NB: l'8 giugno non pubblicherò perchè i miei nonni festeggiano 60 anni di matrimonio
baci Cri

























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