JEREMY: overdose???
NOAH: si overdose
JEREMY: Joe
non si drogava!
NOAH: Jonathan Lacey
era un cocainomane. È stato arrestato 3 volte per possesso di droga. Non ci era
nuovo.
Jeremy sorrise incredulo.
JEREMY: non
ci credo! No! Mi rifiuto. È stato Robert Gant! È stato lui, ne sono sicuro
NOAH: Jeremy hai le
prove? Ormai il caso è della polizia del Montana. I parenti hanno voluto così.
Ma il medico legale ha dichiarato che al 99% è overdose da cocaina.
JEREMY: è
stato Gant. Lo ha ucciso perché Joe ha difeso Theresa. Oddio!
Si rese conto che Robert Gant aveva tanto potere.
_________________________________________________________________________________
MIGUEL: pronto?
SEGRETARIA: sono
la segretaria del dottor Herbert, cerco la signora Guerra
MIGUEL: mia
sorella in questo momento sta riposando… è successo qualcosa? Può riferire a me
SEGRETARIA: volevo
informarla che l’ IVG è stata confermata domani mattina alle 10
MIGUEL: IVG?
SEGRETARIA: si…l’interruzione
di gravidanza
Miguel raggelò al suono di quelle parole.
MIGUEL: ehm
la ringrazio, informerò mia sorella. Arrivederci
Posò il telefono. E rimase a fissare le scale che
portavano al piano di sopra. Tina era in cima, sospirava. I due fratelli si
fissarono.
________________________________________________________________________________

JORDAN: oggi
fai cenerentola?
BILLY: potresti
aiutarmi, non è un reato
JORDAN: reato
sarebbe approfittare di un invalido!
Si mise seduto e addentò un croissant.
BILLY: invalido
cerebralmente!
JORDAN: continui
a leggere i diari.
Prese a sfogliarne uno che era sul tavolo.
BILLY: si.
Solo che è strano
JORDAN: cosa
è strano

JORDAN: probabile
Prese un altro croissant.
JORDAN: stasera
verrai alla festa di Van Buke?
BILLY: pffffff
! Dovrei vedere quella testa di…
JORDAN: eiiii!
Tu non dici parolacce!
Risero.
BILLY: no,
non verrò.
________________________________________________________________________________
MIGUEL: credo
che tu mi debba una spiegazione!
Scendeva le scale.
MIGUEL: pensavi
di dirmelo?
La fissava incredulo.
TINA: non c’era nulla
di così importante da doverti dire
Faceva finta di fregarsene.
MIGUEL: è
il figlio di Henry
TINA: taci!
Si guardava intorno.
TINA: non voglio che
quell’arpia di Mason senta! Domani questo bambino non ci sarà più
Furono interrotti da una sonora risata. Dannazione
lui aveva sentito tutto!
MASON: sto
per avere un fratello! Sono commosso!
Abbracciò Tina che dall’alto della sua spalla guardò
Miguel.
TINA: no Mason, non
c’è nessun fratello
MASON: non
sono sordo mamma, sto origliando da quando Miguel ha detto IVG
Guardò Miguel che abbassò lo sguardo.
MASON: io
non farei sciocchezze di cui potrei pentirmene
TINA: sono incinta
Mason sorrise. Miguel non capiva perché la sorella
stava assecondando Mason. Non era nel suo stile.
MASON: questa
sera festeggiamo! Miguel invita i tuoi amici…invita tutta la città! Tutti
devono sapere che presto ci sarà un nuovo Van Buke in circolazione
Se ne andò entusiasta.
MIGUEL: cosa
mi stai nascondendo Tina?!
La donna si mise davanti a lui, lo guardò e salì le
scale senza dargli risposta.
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EMILY: ma
è fantastico! Dovresti essere fiero di te
DAN: Benedict Ray è
uno degli editori più in gamba di tutta la California
Sorseggiavano il caffè in cucina.
EMILY: mi
sembri preoccupato. Ormai è fatta tesoro
DAN: gli ho detto che
ho una fidanzata. Lui adora la classica immagine della famiglia felice e
perfetta.
EMILY: perché
ti cacci nei guai figliolo?!
DAN: lo so
EMILY: dove
la trovi una fidanzata adesso?! Una ragazza acqua e sapone?
ASHLEY: permesso?
Era aperto
Ashley entrò in cucina. Gli occhi di Emily si
illuminarono e sorrise al figlio.
DAN: no!
Uscì dalla cucina. Ashley era spiazzata.
________________________________________________________________________________
BILLY: la
psicopatica è tornata! Certo che tu hai strani gusti in fatto di donne
Rise.
NOAH: Clare è fuggita
BILLY: come
darle torto
BILLY: Samantha?
NOAH: non mi parla. E’
meglio così
Violet nel frattempo entrò nel locale, si avvicinò
ai due uomini.
VIOLET: Billy
Ames!
BILLY: Violet
Squillò il cellulare di Noah, rispose.
VIOLET: sei
sempre sexy
Gli sfiorò il braccio.
BILLY: piantala.
Devo andare. Addio Violet.
Salutò con un cenno Noah e uscì.
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THERESA: perché
me lo hai tenuto nascosto?
JEREMY: di
cosa stai parlando?
THERESA: Joe.
Perché non mi hai detto che è morto
JEREMY: non
era il momento
Si sedette sul letto accanto a lei.
THERESA: è
stato lui
JEREMY: lo
so. Ma a quanto pare siamo gli unici a crederlo.
THERESA: mi
aiuti a vestirmi?
JEREMY: vuoi
uscire?
THERESA: sto
meglio
Si alzò. Non stava bene, per niente.
_______________________________________________________________________________
DAN: oggi continuate
con le moltiplicazioni?
ASHLEY: ehm…no.
Passiamo alle divisioni. Sam è molto migliorato
Sorrise.
DAN: merito tuo
Ashley non capiva il motivo di tanta gentilezza.
DAN: senti ehm mi
chiedevo se stasera ti andava di…di andare a cena fuori
ASHLEY: cosa?
Come?
Non credeva alle sue orecchie.
Sospirò.
DAN: ho bisogno di
te. 500 dollari se stasera fingi di essere la mia fidanzata devota ed
innamorata.
ASHLEY: cosa
dovrei fare?!
DAN: è per il futuro
di Sam. Questo accordo potrebbe fruttarmi molti soldi
Ashley era tentata a rifiutare. Anzi avrebbe
rifiutato se Dan non avesse tirato in ballo il figlio.
ASHLEY: ok,
va bene. Se la metti così
Pensò che avrebbe dovuto chiedere 800 dollari. Dannato
coraggio!
DAN: bene. Ti spiego
come comportarti
Si sedette al tavolo con lei e iniziò a parlare.
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Aveva vomitato di nuovo…ormai non contava più le
volte in cui andava in bagno. Sentì suonare alla porta, sentì Candy camminare e
aprire, poi sentì quella voce che non sentiva da anni. Faceva fatica a credere
che fosse tornata a Belville.
Scese le scale e la vide…bella come ricordava.
TINA: qual buon vento!
VIOLET: non
corri ad abbracciare una vecchia amica?!
Le due donne si abbracciarono. Sembravano proprio
felici di rivedersi…il punto è proprio questo: sembravano.
Iniziarono a parlare e a ridere, sedute sulle
poltrone del giardino.
TINA: ti fermerai a
lungo?
VIOLET: bè
ho delle faccende da sbrigare, e chissà…sarò qui per il parto
Tina sbuffò.
TINA: mi devi fare un
favore
TINA: devi consegnare
un assegno ad Antonio
Violet la fissò e sorrise.
Arrivò Miguel.
MIGUEL: salve
Sorrise alla donna che non conosceva.
TINA: Miguel lei è una
mia vecchia amica… Violet
Violet si alzò in piedi per dare la mano al giovane.
VIOLET: è
un piacere conoscerti Miguel
TINA: Violet è la
moglie del detective Noah Grant
MIGUEL: ah
non sapevo che Noah fosse sposato!
Le due donne si guardarono e sorrisero.
MIGUEL: bè…è
stato un piacere Violet. Arrivederci
VIOLET: ciao
Miguel se ne andò e Violet tenne lo sguardo fisso su
di lui per alcuni secondi.
VIOLET: tuo
fratello non è niente male
TINA: eiiii non fare
pensieri osceni su di lui!
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ART: che ci fai qui!?
Si rivolgeva a Theresa.
THERESA: ciao
Art. Sto cercando Gant.
THERESA: sicuramente
tu avrai un numero per rintracciarlo
ART: che vuoi fare?
Statti buona
THERESA: voglio
solo parlargli. Accettare i suoi soldi
Art spalancò gli occhi.
ART: bella di papà,
ti conviene fare come dice lui. Aspetta vado a prendere il numero
Theresa sospirò. Era spaventata ma decisa. Jeremy
arrivò.
JEREMY: Theresa!
Non mi dire che vuoi già lavorare?
THERESA: sono
passata per salutare Art
JEREMY:
Art?!
THERESA: si.
Mi deve uno stipendio arretrato.
Era agitata…poi finalmente qualcuno chiamò Jeremy
che si allontanò.
ART: ecco tieni!
Le diede un pezzo di carta con il numero.
Theresa lo prese e lo mise nella tasca dei jeans.
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Samantha era triste e scontrosa peggio del solito.
Aveva deciso di indossare la tuta e correre sulla spiaggia con la speranza di
far svanire ogni pensiero.
Correva e gli apparve il volto di Noah. Chiuse gli
occhi e corse più veloce per scacciarlo da davanti gli occhi. Ma quando li
riaprì vide un uomo che faceva jogging avvicinarsi. Lo riconobbe e il suo cuore
non poteva non reagire di fronte Noah.
NOAH: ciao Sam
SAMANTHA: vado
di fretta
NOAH: ti prego aspetta
Decise di ascoltarlo. Ma rifiutava di incrociare il
suo sguardo.
SAMANTHA: devo
fare una doccia, puzzo. Sbrigati
NOAH: si, come vuoi
La fissava cercando i suoi occhi. Ma erano
sfuggenti.
NOAH: ehm innanzitutto
sono felice di vederti. Stai bene, questa è la cosa importante.
SAMANTHA: si
sto bene. Starò meglio quando sparisci.
Noah chiuse gli occhi. Era dispiaciuto.
NOAH: mi dispiace. Ho
desiderato stringerti e lo desidero ancora. Ma…ma non è il nostro momento
Gli occhi di Samantha si riempirono di lacrime.
SAMANTHA: non
sai… tu non sai quello che sto provando. Io non sto bene, non sto affatto bene!
Eri tu che mi facevi stare bene
NOAH: troverai la tua
strada, ma senza di me Samantha. Sei stata la parentesi più bella della mia
vita
SAMANTHA: una
parentesi? Tu eri la mia vita!
Iniziò a piangere.

NOAH: non sei una
bambina! Non per me
SAMANTHA: ti
prego Noah, torna da tua moglie
NOAH: Sam…
Ma lei riprese a correre. Piangeva e correva.
Lontana da lui…
Violet aveva assistito alla scena. Fece un applauso
e si avvicinò al marito.
VIOLET: ma
che scena commovente!
Continuava ad applaudire.
NOAH: sparisci
VIOLET: non
dirmi che sei innamorato della ragazzina?!
NOAH: lasciami in
pace!
VIOLET: che
maritino impertinente! Lascia perdere la bimba e pensa a nostra figlia.
Noah era furioso.
VIOLET: concentrati!
Prima trovi Clare prima me ne vado. Ehm… Samantha O’Donnell non deve
interferire con il nostro patto. Spero non capiti più una scena del genere.
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MIGUEL: sei
bellissima
TINA: sono un
balenottero
Si sistemava il vestito sulla pancia, quasi volesse
nasconderla.
MIGUEL: non
si vede nulla! È presto!
Si avvicinò a lei e le passò le scarpe.
MIGUEL: sarai
la mamma più bella che esista
TINA: dici?!
MIGUEL: ti
aiuterò io
Gli sorrise. Era così dolce il suo fratellino.
TINA: non sarò una
buona madre
MIGUEL: Henry
sarebbe fiero di te. Sono felice che tu non abbia abortito. Mason non fa parte
della nostra famiglia, io non lo sopporto!
TINA: bè siamo in due!
MIGUEL: ci
sarò io ad aiutarti. Voglio solo che tu sia sincera con me
TINA: non ti ho mai
mentito

Lei gli si avvicinò gli accarezzò la guancia, poi
suonarono alla porta. I primi invitati stavano arrivando.
TINA: se continui a
preoccuparti così ti verranno le rughe! Scendiamo, stanno arrivando gli ospiti.
Lei uscì e Miguel rimase sul letto, pensieroso.
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Theresa era seduta in cucina con la valigia vicino.
THERESA: è
tempo che me ne vada. Sei stato fin troppo buono con me. Ora sto bene e non mi
basta una vita per ringraziarti.
Si alzò in piedi e lo abbracciò.
JEREMY: resta
se ancora non te la senti
THERESA: va
tutto bene. Torno a casa mia.
JEREMY: mi…mi
mancherai.
Lei gli accarezzò la guancia.
THERESA: grazie
grazie. Sei il migliore degli amici!
JEREMY: resta
ti prego. Ho paura che possa succederti qualcosa
THERESA: non
mi succederà nulla. Non più
Sorrise.
THERESA: ma
se ho incubi prometto che questo sarà il primo posto dove verrò
Gli sorrise per tranquillizzarlo.
JEREMY: ok
prometti?
THERESA: giuro!
Ci vediamo domani a lavoro. Ciao Jeremy
Questa volta uscì lasciando un grande vuoto in
Jeremy.
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MASON: sono
felice di vederti qui
Le baciò la mano mettendola in imbarazzo.
CELESTE: hai
insistito! Congratulazioni per il tuo come posso definirlo…ehm…nuovo
fratellino?
MASON: sei
sempre più bella
Continuava a tenerle la mano. Lei si voltava spesso indietro
sperando di vedere arrivare qualcuno. In effetti…
JORDAN: è
immenso questo posto!
Si avvicinò a Celeste e le mise il braccio intorno
la vita. Lei gli strinse la mano. Mason guardò le loro mani intrecciarsi.
Celeste lo fece di proposito…voleva mettere in chiaro che aveva un fidanzato.
JORDAN: quindi
tu sei il famoso Mason Van Buke
Guardò prima lui e dopo Celeste.
MASON: è
un piacere Jordan
Si strinsero la mano. Era evidente che non c’era
simpatia.
MASON: spero
che la serata sia di vostro gradimento. Vi lascio
Sorrise a Celeste, facendole uno sguardo che attirò
l’attenzione di Jordan.
Quando Mason si allontanò, Jordan prese Celeste da
parte. Si avvicinò al buffet, prese un piatto e iniziò a servirsi.
JORDAN: Van
Buke cerca la lite?
CELESTE: non
capisco
La fissava.
JORDAN: ti
stava spogliando con gli occhi
CELESTE: altri
20 minuti, massimo 30 e ce ne andiamo. Promesso
Gli accarezzò il braccio.
JORDAN: ah
per niente sexy e puzza di acqua di colonia?! Non mi piace…non mi piace il
fatto che devi lavorare con lui
Lei si avvicinò al suo viso e gli diede un bacio.
CELESTE: adoro
quando fai il geloso
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Ashley aveva indossato un abitino rosa perla. Era a
disagio ma si fece forza quando vide l’auto di Dan parcheggiare nel viale. Lo
raggiunse in macchina. Lui indossava una camicia bianca, giacca e pantalone
nero. Era molto attraente.
ASHLEY: questo
Benjamin Ray
Non finì la frase che la interruppe
DAN: Benedict! Si chiama
Benedict. Iniziamo bene!
ASHLEY: scusa!
DAN: ok! Allora ricorda
stiamo insieme da quasi un anno, sei studentessa alla VBUniversity.
Odio ogni tipo di insalata, amo il piccante. Ho paura
delle farfalle…
DAN: qualcosa ti
diverte?
ASHLEY: scusami!
Scusami! Oggi non ci avevo fatto caso ma adesso sentirtelo ripetere
Scoppiò a ridere di nuovo.
DAN: vuoi fare ridere
anche me?
ASHLEY: ok
ritorno seria! Perdonami. Ma sul serio hai paura delle farfalle? Sembri più un
tipo da fobie di altro genere.
DAN: ah ah
Ironizzò.
Ritornarono seri. Poi Dan si mise a ridere e Ashley
lo fissava.
DAN: credo che la
tensione stia giocando brutti scherzi! Meglio che Benedict non sappia del mio
terrore per le farfalle.
Lei sorrise. Era la prima volta che vedeva un
sorriso nel volto del freddo Dan.
_______________________________________________________________________________
MASON: non
vorrai bere!? Cerca di comportarti bene, questo party mi è costato un occhio
della testa!
Lei sbuffò.
TINA: non te l’ho
chiesto io!
Notò che lui sorseggiava il vino fissando Celeste.
TINA: la smetti di
mangiarla con gli occhi! Vedo che è in dolce compagnia…peccato
Ironizzava.
MASON: non
scherzare mammina
Divenne serio.
MASON: io
voglio quella donna. E tu mi aiuterai.
________________________________________________________________________________

MIGUEL: posso
guardarla anche io?
TIFFANI: cosa?
Si voltò per guardarlo.
MIGUEL: la
luna. Stai qui a fissarla da parecchi minuti
TIFFANI: la
guardo ma non la vedo. E’ una scusa. Pensavo.
MIGUEL: come
stai?
TIFFANI: non
sapevo se venire. Con Ashley sarebbe stato meno…imbarazzante
Miguel sorrise. Tiffani sorrise di conseguenza.
Sospirò cercando di spezzare la tensione.
MIGUEL: tregua?
Tiffani non capiva.
MIGUEL: mi
eviti e ti evito.
Lei abbassò lo sguardo.
MIGUEL: ma
ti cercavo nella folla. Speravo venissi
MIGUEL: possiamo
essere amici Tiff. Comportarci da persone adulte. Soffro nel vederti e non
poterti avere ma soffro di più nell’ignorarti e fingere che tu non sia nulla
per me. Voglio essere tuo amico, voglio averti nella mia vita comunque
TIFFANI: ok.
Questa situazione non mi piaceva per niente.
Sorrisero e si guardarono. Poi lei divenne seria.
TIFFANI: mi
dispiace…per tutto
MIGUEL: torta?
TIFFANI: torta
sia
Entrarono in casa dirigendosi al buffet dei dolci.
_______________________________________________________________________________

ASHLEY: scusatemi.
Mi assento un momento.
Si alzò per andare alla toilette. Benedict la
seguiva con lo sguardo.
BENEDICT: ti
devo fare i miei complimenti Dan! È splendida, brillante, dolce. Non lasciartela
scappare.
Sorseggiò il vino rosso.
DAN: si. La tengo
stretta! Sam è molto legato a lei
BENEDICT: cosa
aspetti a sposarla?
DAN: lo farò presto
Era in imbarazzo. Ashley ritornò al tavolo.
BENEDICT: bene!
È stato un piacere Ashley
Si alzò in piedi. Ashley e Dan lo seguirono.
Baciò la mano della ragazza.
BENEDICT: Dan
con te ci vediamo domani per firmare il contratto!
Il volto di Dan si illuminò.
I due uomini si strinsero la mano e Benedict uscì.
ASHLEY: complimenti
Dan!
DAN: finalmente! Ce l’ho
fatta. Ti prego siediti, prendiamo il dolce se ti va
ASHLEY: ok.
Perché no.
Si sedettero di nuovo e ordinarono il dolce al
cioccolato.
_________________________________________________________________________________

JORDAN: scusami!
Ehm… ho sbagliato!
Stava per richiudere la porta, poi si voltò per
guardarla.
JORDAN: tutto
bene? Tina giusto?
TINA: sto bene
Sembrava seccata.
JORDAN: dovresti
essere di là a festeggiare
TINA: non è la mia
festa
JORDAN: posso?
Indicò le altre lattine di birra.
TINA: prendi
Si sedette accanto a lei.
JORDAN: hai
una bellissima casa. Cercavo il bagno
TINA: è l’ultima
stanza in fondo al corridoio
JORDAN: grazie
Sorseggiavano la birra in silenzio.
TINA: si
Non era di molte parole.
JORDAN: è
strano trovarti in questa situazione… essere incinta…tuo marito è morto
TINA: gli scherzi del
destino
JORDAN: ok
ti sto infastidendo
Si alzò.
JORDAN: è
meglio che vada in bagno
TINA: ho gli ormoni
sotto sopra. Resta. Ti prego
Si risedette di nuovo.
________________________________________________________________________________
MASON: cerchi
il tuo Romeo?
Lei sospirò.
CELESTE: lo
hai visto percaso?
MASON: mi
sembra di averlo visto entrare in biblioteca.
L’accompagnò alla porta. Aprirono e sentirono
ridere. Accesero la luce.
Celeste vide Jordan e Tina seduti…apparentemente
felici.
Rimase senza dire nulla. Faceva finta di sembrare
tranquilla.
MASON: ecco
Romeo!
Mason godeva di quella situazione.
JORDAN: amore
eccomi! Mi cercavi? Perdonami! Cercavo il bagno e mi sono ritrovato qui!
Si alzò e raggiunse Celeste. Che era incredula.
_________________________________________________________________________________
Dan si tolse la giacca e la poggiò sulle spalle di
Ashley.
ASHLEY: grazie
DAN: io devo dirti
grazie
La ragazze si stupì.
Prese dalla tasca il portafoglio e le diede i soldi.
ASHLEY: non
li voglio. Mi sembra una cosa losca
Sorrise
DAN: ti prego
accettali, hai fatto una cosa molto importante questa sera
Li prese.
ASHLEY: grazie!
Li metterò nel fondo università.
Continuavano a camminare.
ASHLEY: dovresti
sorridere più spesso. Hai una bella luce negli occhi
DAN: sono solo
momenti
ASHLEY: dipende
da te. Dovresti essere fiero di tuo figlio e di tua madre, questo dovrebbe bastare
per essere sempre luminosi.
DAN: continua a
vivere nel paese delle meraviglie!
Ashley ci rimase male, voleva solo aiutarlo. Ma evidentemente
lui era molto egoista.
_________________________________________________________________________________

SAMANTHA: Barbie!
Vuoi una birra???
TIFFANI: no…no
grazie! È tardi. Dovresti essere a casa
SAMANTHA: sei
mia madre?!
Rideva e barcollava. Cadde sulla sabbia e scoppio in
una sonora risata.
TIFFANI: ok!
Questa la prendo io
Le tolse dalle mani la bottiglia e l’aiutò a
rialzarsi.
SAMANTHA: ridammela!
Stupida barbie!
Iniziò a piangere.
SAMANTHA: ridammela!
È mia! Io lo voglio… è mio! È mio
Cadde di nuovo sulla sabbia
Tiffani si mise accanto a lei. Non capiva. Ma la vide
sconvolta.
Samantha posò la testa sulle gambe di Tiffani, che
non sapeva che fare.
TIFFANI: che
succede?
SAMANTHA: lui
è tornato ma non è tornato da me. Ora c’è sua moglie. Blèèèèèè è brutta! Io lo
amo. Ma lui preferisce miss marocco!
Piangeva e farneticava. Tiffani capì che stava male
per amore. Ascoltò i suoi sfoghi.
_______________________________________________________________________________
DAN: non ti ho detto
che eri bellissima questa sera
ASHLEY: grazie.
Devo approfittare di questi complimenti da parte tua.
Lui sorrise.
DAN: la vita mi ha
portato ad essere quello che sono: burbero, testardo, orgoglioso
ASHLEY: stronzo
Sussurrò.
DAN: si anche quello
Sorrise di nuovo. Ashley si rese conto della gaffe.
ASHLEY: scusa
DAN: caspita Ashley! Impara
a non scusarti più! Io sarò più gentile se tu non chiederai più scusa
ASHLEY: no.
Io non chiederò più scusa se tu dedichi più tempo a tuo figlio
Dan abbassò lo sguardo.
DAN: come fai ad
essere così dolce e buona?
ASHLEY: non
lo so. Credo sia merito di mia madre
DAN: ok, proverò a
fare ciò che mi chiedi
ASHLEY: buonanotte
Dan
Seguì con lo sguardo l’auto sparire dietro l’angolo.
Sorrise felice della serata che in fin dei conti era stata piacevole.
Quando si voltò vide Miguel seduto sugli scalini del
portico.
ASHLEY: e
tu che ci fai qui?!
MIGUEL: quindi
il motivo per cui non sei venuta alla festa è un uomo?
ASHLEY: ehm…no
no!
Si sedette accanto a lui.
ASHLEY: è
Dan Barlow, il padre del bambino a cui do lezioni private. Aveva bisogno di un
favore
Miguel guardò come fosse vestita.
ASHLEY: è
una crisi di gelosia?
MIGUEL: naaaaa
è solo che volevo la mia sorellina questa sera
Sorellina. Ashley odiava quella parola pronunciata
dalla bocca del ragazzo che amava.
ASHLEY: congratulazioni
per il futuro bebè. Senti… ti va festeggiare? Ho della pizza surgelata. Come ai
vecchi tempi ricordi?
MIGUEL: ok.
Non hai del caviale?
ASHLEY: oddio!
Mi spaventi a volte!
MIGUEL: sono
serio!
Entrarono in casa ridendo.
_______________________________________________________________________________
THERESA: mi
è mancato questo posto in fin dei conti
Preparava dei cocktail sotto gli occhi del ragazzo.
JEREMY: vuoi
che li prepari io?
THERESA: sto
bene!
Rise
THERESA: vai
dalla tua cliente. Io me la cavo.
JEREMY: ok.
Stiamo per andare in albergo.
Diede un’occhiata alla sveglia dietro il bancone.
Erano le 2 del mattino.
Lui andò verso le cinquantenne che lo attendeva al
tavolo.
Theresa tremava. Non riusciva a fingere con Jeremy.
Jeremy sorrideva e cambiò espressione quando vide
entrare Robert Gant.
Era diretto al bancone, da Theresa.
Lasciò la donna nuovamente e andò dalla cameriera.
JEREMY: tutto
bene ?
ROBERT: si
va tutto bene
Lo guardava con aria minacciosa.
THERESA: Jeremy
è tutto ok. Ho finito il turno. Me ne vado
Jeremy non capiva. Theresa uscì dal locale con
quell’uomo. Quello stupratore e assassino.
Prima di uscire lei si voltò per guardarlo. Poi
chiuse la porta.
______________________________________________________________________________

Lui la fissò attraversare la stanza.
VIOLET: smettila
di fissarmi
ANTONIO: sei
così sexy
Antonio era beatamente steso sul letto con le
braccia dietro la nuca.
VIOLET: ti
ricordo che mi spettano i miei 50 mila dollari
ANTONIO: non
l’ho dimenticato.
Lei ritornò al letto, si tolse il lenzuolo e si
sdraiò accanto a lui appoggiando la testa sul suo petto.
VIOLET: è
incinta lo sapevi?
Lui restò sorpreso.
ANTONIO: non
era vedova?
VIOLET: mi
confiderai un giorno qual è il segreto che vi tiene legati?
Lui le accarezzava i capelli.
ANTONIO: ti
do 50 mila dollari proprio per evitare che tu ficchi il naso dove non dovresti
_______________________________________________________________________________
JORDAN: tesoro
ti dispiace prendermi i boxer nel primo cassetto?
Era in doccia.
CELESTE: ok
Scese e aprì il cassetto. Prese i boxer ma i suoi
occhi caddero su un quadernino con la copertina di cuoio. Lo prese e lo aprì,
assicurandosi che Jordan fosse ancora in bagno.
Cominciò a sfogliare le pagine. Capì che era di Tamara.
Perché aveva il diario della cognata??
La sua attenzione fu catturata da una pagina in
particolare
Cara
Moony,
alla
fine l’ho fatto. Il test è positivo. Il dubbio mi opprime […] c’è la
possibilità che porto in grembo suo figlio, il figlio di Jordan.
Celeste lasciò cadere il diario. Le si bloccò il
respiro. Voleva urlare. Voleva piangere. Voleva fuggire.
JORDAN: Celeste
sei andata a comprarli i boxer!?
Urlò dal bagno.
JORDAN: Celeste?
Si avvicinò a lei con un asciugamano intorno alla
vita.
Poi lo sguardo cadde a terra…sul diario…
_______________________________________________________________________Continua...
Special Guest Star
Shannyn Sossamon as Theresa Fletcher
David Boreanaz as Dan Barlow
Mark Pellegrino as Robert Gant
Eduardo Yanez as Antonio Mendez
Nia Long as Violet Grant
and
Billy Zane as Mason Van Buke
Love Affairs vi da appuntamento al 15 Giugno
NB: l'8 giugno non pubblicherò perchè i miei nonni festeggiano 60 anni di matrimonio
baci Cri
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