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venerdì 11 maggio 2012

1x09 "Sogno di una Notte di Mezza Estate"

PS: chiedo scusa per gli errori di grammatica e per la disposizione del testo... queste strisce bianche non dovevano essere presenti ! buona lettura e grazie a ki mi segue....bisous CRI

Tiffani aprì gli occhi…era mattina…sentiva gli uccellini…sorrise. Si voltò e lui dormiva beatamente accanto a lei…gli sfiorò il viso. Lui si svegliò…
TIFFANI: buongiorno

OWEN: giorno a te!
Si voltò verso di lei… si diedero un tenero bacio.
Lei poggiò la testa sul suo petto…allungò la mano sinistra. Il diamante sull’anulare brillava alla luce del sole che entrava dalla finestra.
OWEN: allora signora Carter cosa le va di fare oggi?

Tiffani si svegliò di soprassalto con la tachicardia! Guardò nel suo letto, era sola! Era buio…aveva sognato Owen…si accorse di essere sudata e assetata. Scese dal letto con un pantalone di tuta rosso e una canottiera nera. Arrivò in cucina e prese da frigo del the freddo alla pesca, se ne servì un bicchiere e andò fuori sul terrazzo. La notte era calda e afosa. Si sedette sulla poltrona di vimini e iniziò a sorseggiare il the.

Billy dormiva nell’ampio letto… si svegliò per il caldo e anche per gli “strani rumori” provenienti dalla stanza di Jordan.Scese in cucina, prese una bottiglietta d’acqua. Guardava fuori dalla finestra, vide Tiffani seduta sulla poltrona, sorrise e uscì.
BILLY: neanche tu riesci a dormire?
TIFFANI: già ! Ti va del the freddo?
BILLY: volentieri
Saltò la staccionata e la raggiunse.
TIFFANI: come mai sei sveglio?
Gli porse il bicchiere.
BILLY: fa troppo caldo e poi mio fratello ci sta dando dentro!
Lei rise…
TIFFANI: ecco perché Celeste non è nel suo letto!
BILLY: e la tua motivazione qual è?
Iniziò a sorseggiare.
TIFFANI: un brutto incubo
BILLY: ti va di parlarmene?
TIFFANI: si tratta di Owen
Era titubante.
BILLY: hai sognato Owen Carter?
TIFFANI: una sorta di incubo… io dovrei sognare Miguel non Owen!
BILLY: vabbè ma era un incubo
TIFFANI: una sorta… diciamo che è stato un bel sogno ecco!
Billy rise
BILLY: immaginavo! Non me la davi a bere con la storia dell’odio
TIFFANI: ma io lo odio…credo
Scosse la testa.
TIFFANI: non so cosa mi stia succedendo, al barbecue non facevo altro che fissarlo e quando l’ho visto baciare Jennie non ce l’ho fatta e sono andata via, e adesso lo sogno e la cosa che più mi spaventa è che quando mi sono svegliata ho tanto sperato che lui fosse accanto a me
BILLY: lo ami! È palese
TIFFANI: piantala Billy! Non lo amo… io sto bene con Miguel
BILLY: ti stai solo convincendo di stare bene. Ma guardati! Ti sei svegliata in piena notte e sei sconvolta!
TIFFANI: ma Celeste…
BILLY: Celeste è innamorata cotta di Jordan… vuoi andare in casa a sentire?
TIFFANI: no no! Ti credo!
Sorrise.
BILLY: poniti meno problemi ok? Celeste sta bene e Miguel se ne farà una ragione
TIFFANI: Owen non mi renderà felice…Owen ama far del male. Ci gode!
BILLY: pensa a cosa vuoi realmente… pensa alle sensazioni…alle emozioni… pensa a te
Tiffani sospirò e guardò la luna.
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Theresa stava sistemando dei bicchieri nella lavastoviglie ed era nel bel mezzo di una discussione con Art.
THERESA: ho detto di no!
ART: ma tesoro! Sai benissimo che con quello che ti darebbe ti sistemeresti a vita
THERESA: preferisco continuare a fare la cameriera!
ART: rifiutare 20 mila dollari è da stupidi!
THERESA: non sarò mai una delle tue puttane Art! Licenziami se vuoi
Si tolse il grembiule. Era molto nervosa e Jeremy li stava osservando già da un po’.
ART: calmati bambola! Dirò al tedesco che dovrà trovarsene un’altra
Se ne andò…Theresa era arrabbiata e chiuse con forza la porta della lavastoviglie.
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Neil Potter aveva chiesto di parlare con Noah Grant.
NEIL: le ripeto che Tina voleva uccidere suo marito!
NOAH: signor Potter ma chi ha premuto il grilletto?
NEIL: io… ma lei lo stava per avvelenare!
Era agitato.
NOAH: perché queste dichiarazioni le fa solo adesso?
NEIL: perché Tina mi aveva promesso che mi avrebbe fatto uscire! Dannazione! Quella donna è una pazza malata di mente! Voleva liberarsi di Henry per avere il denaro!
NOAH: signor Potter… io vorrei aiutarla ma fare queste dichiarazioni adesso ha poco senso.
NEIL: io e lei ci conoscevamo! Abbiamo ballato all’Independence Prom, chieda in giro! Io amavo Tina
Iniziò a piangere.
NEIL: mi ha usato! Io non volevo fare del male a quell’uomo!
Noah credeva a Neil.
NOAH: Neil si calmi! Parlerò con il giudice…. Vedrò cosa si può fare
Cercava di rassicurarlo.
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JEREMY: tutto bene?
Theresa era nel retro del locale, fumava una sigaretta seduta su delle cassette di frutta vuote.
THERESA: si…vuoi?
Gli offrì la sigaretta.
JEREMY: no grazie…non fumo
THERESA: ma che bravo ragazzo! Non fuma e non beve
JEREMY: prima ti ho vista discutere con Art
Lei lo guardò con aria seccata e sospirò. Buttò la sigaretta.
THERESA: vorrebbe che diventassi una puttana… o meglio la puttana di Robert Gant!
JEREMY: e chi sarebbe?
THERESA: un ricco biondo tedesco che viene qui saltuariamente… e vuole venire a letto con me! L’ha presa come una sfida, stronzo!
Le ribolliva il sangue mentre ne parlava. Si alzò in piedi.
THERESA: ma non me ne frega nulla! Preferisco andare a lavare culi piuttosto che farmi toccare da quell’uomo!
JEREMY: e Art insiste?
THERESA: Art vede soldi dovunque!
JEREMY: però oltre che furiosa ti vedo spaventata
Theresa voleva fingere ma quell’uomo le metteva davvero paura.
THERESA: Gant non mi piace… sono mesi che sembra essere un tormento
JEREMY: ti ha fatto qualcosa?
Le poggiò una mano sulla spalla.
THERESA: no…no…mi incute solo timore. Ha l’aspetto di un criminale!
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Tiffani, Miguel e Ashley erano sulla spiaggia… prendevano il sole. Ma Tiffani sembrava assente.
MIGUEL: tesoro? Allora?
TIFFANI: scusa…mi stavo abbioccando. Dicevate?
ASHLEY: stasera mangiamo una pizza insieme
TIFFANI: ehm… veramente ho un forte mal di testa e vorrei fare solo un bagno e rilassarmi
ASHLEY: prendi qualcosa mi raccomando
Tiffani si alzò in piedi…e voleva andare via
MIGUEL: ti accompagno a casa
Si alzò in piedi anche lui
TIFFANI: resta qui, faccio due passi
Miguel le diede un bacio
MIGUEL: ti chiamo più tardi
Lei se ne andò… lui la osservò allontanarsi

MIGUEL: non capisco cosa le prende…mi evita da stamattina
ASHLEY: se sta poco bene è normale si senta un po’ infastidita
Ma Miguel sentiva che qualcosa non andava.
ASHLEY: stasera ti aspetto comunque a casa mia per la pizza, come ai vecchi tempi… con un bel film di Harrison Ford
Lui sorrise.
MIGUEL: sento che mi sta venendo un gran mal di testa!
ASHLEY: ah ah! Fattelo passare!
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TINA: papà Neil ha mosso accuse contro di me! Dovevo immaginarlo!
Tina andava avanti e indietro nel salone con il telefonino.
iL PADRE: figliola cerca di tirarti fuori da questo guaio!
TINA: quel Neil Potter solo guai mi ha portato! Adesso ha dichiarato che io l’ho spinto ad uccidere mio marito
iL PADRE: avevi promesso di toglierlo di prigione
TINA: è meglio che stia dentro! È servito al suo scopo, anche se inutilmente visto non ho avuto un quattrino!
iL PADRE: proteggi Miguel… trova il denaro
TINA: tranquillo papà

Chiuse la chiamata… si voltò e appoggiato alla porta Mason aveva ascoltato la conversazione e ora mostrava un sorriso ironico.
MASON: credo che tu mi debba una spiegazione
Tina rimase a bocca aperta…
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Samantha aveva rimosso solo i ricordi relativi a Noah… i bei ricordi… aveva rimosso ogni bacio, ogni carezza, ogni gesto…
SAMANTHA: lei è il detective Grant, Nathan Grant!
NOAH: Noah, sono Noah…
Entrò nella stanza dell’ospedale. Lei era seduta, con i capelli sciolti che le ricadevano davanti, un pigiama bianco…
NOAH: come ti senti?
SAMANTHA: io sto bene, papà mi ha aiutato a compilare questa scheda
Prese un foglio dal comodino
SAMANTHA: qui ho scritto quello che ricordo e ho fatto una suddivisione dettagliata delle varie persone… di te non ricordo nulla. Papà ha detto che hai vegliato su di me mentre ero in coma e che sei un amico fidato.
NOAH: si , ha ragione
Noah faceva fatica a sembrare calmo, avrebbe voluto stringerla. Sembrava così diversa, non era la solita cinica egoista… era dolce…non era la sua Sam.
SAMANTHA: mi aiuterai a ricordarmi di te?
Lui la guardò con gli occhi dell’amore.
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MASON: credo che alla polizia questa storia piacerò molto
Sorrideva dopo che Tina gli aveva raccontato la verità…
TINA: indubbiamente… ma un figlio che spunta dal nulla… questa è anche un’altra bella storia non ti pare?
Era fredda come al solito.
MASON: che mammina calcolatrice!
Rideva… non sembrava che la cosa lo toccasse più di tanto.
MASON: ma sono così affezionato  a te che voglio aiutarti!
Tina lo odiava ancor di più!
TINA: aiutarmi? Mason a che gioco stai giocando?
MASON: ho i mezzi per aiutarti
Si versò del vino… Tina non si fidava per niente di lui
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CELESTE: eiii che ti prende?
Celeste spuntò da dietro la porta del bagno…Tiffani si stava rilassando nella vasca…la stanza era inebriata da un profumo di vaniglia.
TIFFANI: sto solo facendo un bagno
CELESTE: a cena non hai parlato e sei stata taciturna per tutto il giorno… è strano
TIFFANI: va tutto bene, succede ! Ogni tanto non ho nulla da dire…
CELESTE: ma anche no! Impossibile
TIFFANI: va tutto bene…davvero
Non voleva dirle che il suo malumore era dovuto al pensiero costante per Owen.
TIFFANI: tu hai qualcosa da dirmi…
Cercava di cambiare discorso.
CELESTE: riguardo?
TIFFANI: ahhhhh lo sai bene! Un certo Jordan…le notti che passi nel suo letto… ti do un consiglio: non urlare!
CELESTE: eh?
TIFFANI: ho fatto una bella chiacchierata con Billy stanotte!
Celeste ora capiva.
CELESTE: Jordan…
Sospirò…aveva gli occhi a cuoricino!
CELESTE: quello che provo per lui va oltre ogni risentimento, ogni dubbio…
Tiffani vedeva la sorella felice… e provava invidia per lei.
TIFFANI: sono contenta di vederti così splendente! Sta attenta a non ricascarci…
CELESTE: questa volta sento che è diverso…migliore
Tiffani pensò che forse anche per lei e Owen sarebbe stato diverso e migliore…solo che avevano dato più volte chance al loro rapporto. Eppure lui era sempre lì… nei suoi pensieri.
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TINA: io le avevo detto che quell’uomo era pazzo!
NOAH: signora Guerra… io credo che Neil Potter non sia pazzo, ma devo attenermi alle prove
Guardava Tina con aria dubbiosa.
NOAH: le accuse mosse da lui sono infondate, abbiamo trovato tracce di droga nel suo sangue e nel suo appartamento c’erano 2 kg di Hashish nascosti… e nessuno vi ha visti ballare la sera del ballo
TINA: detective io ho detto la verità! Neil ha ucciso il mio povero marito.
Iniziò a piangere… ma Noah non credeva a nulla.
NOAH: arrivederci signora Guerra
Uscì… Tina smise di piangere e quando si voltò vide Miguel che la fissava con aria di sfida.
MIGUEL: io non so come tu abbia fatto ad incastrare quel pover’uomo… ma rimango sempre più perplesso
TINA: tesoro! Piantala con le tue insinuazioni
Gli diede un bacio e gli passò davanti…
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Jeremy fissava Theresa che era intenta a parlare con dei clienti… la porta si aprì ed entrò un uomo biondo con il pizzetto… non poteva che essere Robert Gant. Aveva l’aria presuntuosa e meschina. Andò diretto al bancone.
ROBERT: sei così ostinata! Potrei farti vivere da regina
THERESA: preferisco rimanere una sguattera
Lui rise.
THERESA: prendi qualcosa? Ho da fare
ROBERT: dammi una delle vostre birre americane
Prese la birra e gliela aprì…fingendo un’aria strafottente. Lui iniziò a sorseggiarla, ma aveva l’aria disgustata.
ROBERT: questa birra è terribile!
Theresa lo guardò sperando che gli andasse di traverso.
Lui si avvicinò a lei, le prese il polso e lo strinse forte.
ROBERT: tu sarai mia… e non dovrò pagare un centesimo
Le sussurrò nell’orecchio.
THERESA: mi fai schifo!
Mollò la presa. Guardò Jeremy e uscì dal locale.
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INFERMIERA: questi sono per te!
Posò un bellissimo mazzo di fiori sul comodino.
SAMANTHA: chi li manda? Sono favolosi
INFERMIERA: mi spiace non c’è biglietto e il fattorino non ha lasciato detto nulla
DOUG: sarà un ammiratore segreto!
SAMANTHA: forse ho dimenticato di avere un fidanzato
DOUG: non credi sarebbe già venuto?
SAMANTHA: a me sembra strano aver rimosso tutto ciò che riguarda il detective.
DOUG: ti riferisci a Noah?
SAMANTHA: si…ricordo quasi tutto di tutti tranne che di lui…
DOUG: tesoro…ricorderai anche di lui. Non sforzarti. Sai che sei comunque diversa, migliore!
SAMANTHA: ah si?!
DOUG: non sei più la scontrosa Sam!
Samantha si voltò per guardare i fiori, e pensava a Noah, a quel detective così gentile che le era stato accanto.
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Jeremy raggiunse Theresa. Piangeva.
JEREMY: piccola
La strinse forte.
JEREMY: cosa ti ha detto per farti piangere così?
THERESA: nulla di che, sono io che mi agito
Jeremy le diede un fazzolettino.
THERESA: non sono così forte come sembra
JEREMY: dovresti trovarti un lavoro migliore, non puoi fare la cameriera di un locale hot!
THERESA: e tu?
JEREMY: io studio e questo lavoro mi permette di pagarmi affitto e rette universitarie.
THERESA: sei troppo dignitoso per andare a letto con delle scimmie vecchie!
Lui rise.
JEREMY: non lo farò in eterno! Allora promettimi che quando me ne andrò io tu lascerai il lavoro…ti aiuterò a trovarne uno migliore, uno che meriti
THERESA: promesso?
Lei sorrise
JEREMY: io mantengo sempre la mia parola
L’abbracciò di nuovo…
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Neil andava avanti e indietro nella sua cella… triste, arrabbiato, amareggiato, deluso…
NOAH: Neil…
NEIL: detective!
Si avvicinò alle sbarre.
NOAH: mi dispiace… sono state trovate tracce di droghe nel tuo organismo… abbiamo trovato hashish nel tuo appartamento… il giudice si rifiuta di procedere
NEIL: droga?
Neil era sconvolto…Tina era riuscita a condannarlo a vita!
NEIL: io non mi drogo! Andate tutti al diavolo! È una cospirazione!
Urlava…
NOAH: Neil io ti credo…ma le prove a tuo sfavore sono evidenti
NEIL: allora fa qualcosa!
NOAH: resta il fatto che tu hai sparato a Henry
NEIL: Tina deve marcire in prigione con me! Non fidarti di lei… ha i mezzi per ottenere ciò che vuole!
NOAH: Neil chiedi a qualcuno che sai potrebbe aiutarti… Miguel Guerra ad esempio… è diverso da sua sorella
NEIL: io penso che lui tenga troppo a sua sorella per andarle contro… è plagiato…come del resto lo sono stato io fino ad ora
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ASHLEY: Sam cerca di concentrarti ti prego!
Il bambino guardava sempre fuori dalla finestra…d’altronde con quella splendida giornata non si poteva aver voglia di studiare.
ASHLEY: dov’è la nonna?
SAM: al mercato
ASHLEY: tuo padre?
SAM: al bar
ASHLEY: ok, vai pure a giocare. Ma se torna qualcuno, devi finire le operazioni
Il bambino uscì con il suo cane.

Ashley andò in cucina… aprì il frigo e prese una bottiglietta d’acqua.
DAN: ti pago per bere?
Ashley si voltò di soprassalto.
ASHLEY: signor Barlow avevo sete
DAN: dov’è Sam?
ASHLEY: in giardino
DAN: vengo da lì…non c’è. Io sapevo che era sui libri di matematica
ASHLEY: l’ho mandato a giocare qualche minuto con il suo cane
DAN: lei è una combina guai!
Andarono in giardino…del bambino non c’era traccia.
ASHLEY: Sam?!
Dan guardava dappertutto.
DAN: vado in strada…lei controlli in casa…
Stava andando via quando si voltò verso di lei
DAN: ah signorina Simms…preghi che stia bene
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Miguel era appena uscito dall’acqua…il mare era meraviglioso…
Si stava asciugando quando Noah lo raggiunse.
NOAH: ciao Miguel
MIGUEL: detective Grant
NOAH: chiamami Noah, non sono in servizio.
MIGUEL: Posso aiutarla?
NOAH: stavo facendo jogging e ti ho visto…volevo solo sapere come stavi
MIGUEL: sto bene… se si riferisce a Henry, mi sto riprendendo
Continuava ad asciugarsi e dava poca retta a Noah.
NOAH: è stato un duro colpo per te e tua sorella
MIGUEL: si
NOAH: però… io continuo a credere che Neil Potter non sia del tutto colpevole
Miguel iniziò ad ascoltarlo seriamente.
MIGUEL: cosa intende?
NOAH: saranno le mie sensazioni da poliziotto
Sospirò… ma vedere il ragazzo agitato…dava in parte conferma ai suoi dubbi.
MIGUEL: non so cosa dirle… a quanto pare Neil è anche drogato…quindi più semplice di così. Arrivederci detective
Prese la sua roba e se ne andò.
Noah era convinto che Miguel non era fatto della stessa pasta di Tina.
Mentre avanzava, Miguel pensava a quel povero uomo chiuso in una cella, tutto per colpa delle ambizioni della sorella.
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Mason se ne stava comodamente sdraiato con il costume e gli occhiali da sole sorseggiando un cocktail a bordo piscina…
Tina arrivò in giardino e trasalì quando lo vide.
TINA: che ci fai qui?
MASON: salve figliolo! Potresti cominciare così
Tina sbuffò
MASON: e poi potresti proseguire con “ ti ringrazio per avermi tolto dai guai”
Tina si mise in piedi davanti a lui facendogli ombra
MASON: eiiiiiii mi stavo abbronzando!
TINA: mi spieghi come hai fatto a falsificare le analisi di Neil?
MASON: non verrò di certo a raccontarti i miei metodi
Sorrise
TINA: mah! Ti ringrazio…figliolo!
Voleva essere ironica.
MASON: adesso ti levi davanti!
Lei si scansò… si tolse l’accappatoio e mise in mostro il corpo sinuoso… Mason abbassò gli occhiali per ammirarla. Si sdraiò accanto a lui…
MASON: credo sia arrivato il momento di sdebitarti
Allungò una mano sulla coscia di Tina.
TINA: toglimi questa manaccia di dosso!
Lui la levò e rise
MASON: scherzavo mammina!
TINA: a proposito di debiti… credo che tu non sia buono e vuoi qualcosa in cambio…mi chiedo cosa
MASON: rilassati mammina! Goditi questo splendido sole…
Lui sorrideva… era ovvio che non lo aveva fatto per bontà…aveva in mente ben altro…
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Noah stava facendo una doccia calda. Pensava a lei, alla nuova luce che aveva negli occhi. Si sarebbe ricordata di nuovo di lui, della passione, delle sensazioni…

Chissà se aveva ricevuto i suoi fiori… sentiva la sua mancanza così tanto. Le mancavano le sue smorfie, i suoi difetti, le sue arrabbiature… Sam non è la ragazza timida e tenera che se ne stava seduta sul letto… Sam si sarebbe infuriata a stare ferma in una stanza di ospedale, avrebbe stravolto un reparto per veder sistemati trucco e capelli… questa è la sua Sam…
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Tiffani era davanti la porta della sua casa… non riusciva a suonare il campanello…stringeva i pugni e si mordeva le labbra. Alla fine suonò… respirava affannosamente. Lui aprì…
OWEN: Tiffani!
Era felice di vederla lì.
TIFFANI: spero di non disturbarti
OWEN. No tranquilla, sono solo
TIFFANI: ho visto che il BelRose è ultimato, mancano solo i dettagli
OWEN: si… tutto merito della squadra
Faceva fatica a guardarlo negli occhi.
OWEN: ma non credo tu sia venuta qui per questo, sbaglio?!
TIFFANI: si, hai ragione
Gli si avvicinò…
TIFFANI: sei peggio di una calamita Owen Carter, peggio di una droga…
Lui la fissava intensamente.
OWEN: io sono costantemente in astinenza di te, ma tu non lo vuoi capire
Tiffani si avvicinò così tanto da sentire il suo respiro sul suo viso… chiuse gli occhi e gli diede un bacio. Il cuore le batteva velocemente…riaprì gli occhi e staccò le labbra.
TIFFANI: va via Owen
Gli sussurrò…
Miguel era nella sua macchina…vide tutto…
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Miguel era in macchina… osservava Tiffani e Owen. Squillò il cellulare…era Ashley.
MIGUEL: dimmi Ashley
ASHLEY: dobbiamo rimandare la serata pizza- Ford. Ho avuto un problema con Sam Barlow
MIGUEL: tranquilla! Niente di grave spero
Continuava a guardarli.
ASHLEY: no, mi dispiace solo dover saltare la serata
MIGUEL: ci rifaremo tesoro! Un bacio
Chiuse la telefonata…
Poi vide il bacio… gli si serrò la mascella…
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EMILY: allora?
Si rivolgeva al figlio che era appena rientrato.
DAN: niente! L’ho cercato al parco e allo zoo…nulla
Ashley si sentiva in colpa.
DAN: complimenti signorina!
Prese il telefono.
EMILY: oh cara non è colpa tua! Non è la prima volta che fugge.
Gli occhi di Ashley si riempirono di lacrime.
DAN: sono Dan Barlow…vorrei denunciare la scomparsa di mio figlio, Sam
Dan aveva chiamato la polizia.

Ashley uscì in giardino, sospirava e guardava il cielo… udì un rumore in fondo…si avvicinò. Vide il cane uscire da dietro un cespuglio.
ASHLEY: Sam? Sam sei tu? Ci stai facendo preoccupare! Ti prego! Sam!
Il piccolo spuntò da dietro un ammasso di legna.
SAM: ho fame…papà è arrabbiato vero?
ASHLEY: non importa , ti preparo un mega panino
Ashley e Sam entrarono in casa.
EMILY: Sam! Dan è qui, Sam è qui!
DAN: non la passi liscia questa volta!
Era adirato e stava per picchiarlo. Ma Ashley si mise davanti.
DAN: signorina Simms non sono affari che la riguardano!
ASHLEY: mi riguarda eccome! È colpa mia…mi sento responsabile… non se la prenda con Sam! Cerchi di capire la situazione che sta affrontando il bambino! Sua madre è assente, ma la cosa più terribile è che anche suo padre è assente.
Dan guardava Ashley e Sam…Emily sorrideva… quella ragazza le piaceva molto!
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Samantha chiuse gli occhi e vide quel volto…sentì il suo profumo…sfiorò le sue labbra… toccò il suo petto.
Aprì di colpo gli occhi…
SAMANTHA: Noah!
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MIGUEL: io lo uccido! Ma ti rendi conto!? Mi ha preso in giro!
Era agitato e andava avanti e indietro nella stanza di Ashley.
ASHLEY: vuoi calmarti! Di cosa stai parlando?
Faceva fatica a stargli dietro!
MIGUEL: è andata a casa sua e l’ha baciato!
La guardava esterefatto.
ASHLEY: parli di Tiff e Owen?
Miguel asserì con la testa e si sedette sul letto…era disperato.
ASHLEY: ma ne sei sicuro?
MIGUEL: li ho visti con i miei occhi
Ashley gli prese la mano e la strinse forte.
MIGUEL: perché?! Cosa ho sbagliato?
ASHLEY: non ti dare le colpe! Non ne hai! Evidentemente non l’ha dimenticato
Miguel appoggiò la testa sulla spalla di Ashley e lei iniziò ad accarezzargli la schiena.
ASHLEY: domani, quando sarai più lucido, l’affronterai e se vorrai io sarò con te
MIGUEL: sei così buona Ashley…la migliore delle amiche che potessi mai volere!
Alzò lo sguardo…e incrociò gli occhi luminosi della ragazza.
La baciò…Ashley teneva gli occhi aperti… sapeva che non era un bacio d’amore ma era solo dettato dal momento…ma erano le labbra di Miguel…
MIGUEL: mi dispiace! Non so cosa mi sia preso…perdonami
Uscì… lei rimase lì sul letto…intontita…ma felice.
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Jeremy aveva lasciato le chiavi del suo appartamento al Cross Long Beach. Stranamente il locale era aperto ma al buio… titubante entrò…
JEREMY: eiiii c’è nessuno? Sono Jeremy
Si guardava intorno…cercava un qualsiasi interruttore. Sentì un rumore…
JEREMY: Art sei tu?
S’incamminava nel buio… finalmente trovò un interruttore… si voltò e la vide…
Theresa era immobile, seduta a terra contro il bancone del bar, aveva dei lividi sul viso, sulle braccia, sulle gambe… c’era del sangue…
JEREMY: Theresa!!!
Corse verso di lei… respirava…udì un altro rumore..si voltò
Joe era in piedi con le mani sporche di sangue…       

             Continua...
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Special Guest Star:
John Barrowman as Owen Carter
David Boreanaz as Dan Barlow
Chris Hemsworth as Joe Lacey
Chris Evans as Neil Potter
Shannyn Sossamon as Theresa Fletcher
Billy Zane as Mason Van Buke
and 
Mark Pellegrino as Robert Gant

il prossimo appuntamento con Love Affairs è il 18 maggio intorno alle 15:00


















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