Tiffani aprì gli
occhi…era mattina…sentiva gli uccellini…sorrise. Si voltò e lui dormiva
beatamente accanto a lei…gli sfiorò il viso. Lui si svegliò…
TIFFANI: buongiorno
OWEN: giorno a te!
Si voltò verso di lei… si diedero un tenero bacio.
Lei poggiò la testa sul suo petto…allungò la mano sinistra. Il diamante sull’anulare brillava alla luce del sole che entrava dalla finestra.
OWEN: allora signora Carter cosa le va di fare oggi?
TIFFANI: buongiorno
OWEN: giorno a te!
Si voltò verso di lei… si diedero un tenero bacio.
Lei poggiò la testa sul suo petto…allungò la mano sinistra. Il diamante sull’anulare brillava alla luce del sole che entrava dalla finestra.
OWEN: allora signora Carter cosa le va di fare oggi?
Tiffani si svegliò di soprassalto con la tachicardia! Guardò
nel suo letto, era sola! Era buio…aveva sognato Owen…si accorse di essere
sudata e assetata. Scese dal letto con un pantalone di tuta rosso e una
canottiera nera. Arrivò in cucina e prese da frigo del the freddo alla pesca,
se ne servì un bicchiere e andò fuori sul terrazzo. La notte era calda e afosa.
Si sedette sulla poltrona di vimini e iniziò a sorseggiare il the.
Billy dormiva nell’ampio letto… si svegliò per il
caldo e anche per gli “strani rumori” provenienti dalla stanza di Jordan.Scese
in cucina, prese una bottiglietta d’acqua. Guardava fuori dalla finestra, vide
Tiffani seduta sulla poltrona, sorrise e uscì.
BILLY: neanche
tu riesci a dormire?
TIFFANI: già
! Ti va del the freddo?
Saltò la staccionata e la raggiunse.
TIFFANI: come
mai sei sveglio?
Gli porse il bicchiere.
BILLY: fa
troppo caldo e poi mio fratello ci sta dando dentro!
Lei rise…
TIFFANI: ecco
perché Celeste non è nel suo letto!
BILLY: e
la tua motivazione qual è?
Iniziò a sorseggiare.
TIFFANI: un
brutto incubo
BILLY: ti
va di parlarmene?
TIFFANI: si
tratta di Owen
Era titubante.
BILLY: hai
sognato Owen Carter?
TIFFANI: una
sorta di incubo… io dovrei sognare Miguel non Owen!
BILLY: vabbè
ma era un incubo
TIFFANI: una
sorta… diciamo che è stato un bel sogno ecco!
Billy rise
BILLY: immaginavo!
Non me la davi a bere con la storia dell’odio
TIFFANI: ma
io lo odio…credo
Scosse la testa.
TIFFANI: non
so cosa mi stia succedendo, al barbecue non facevo altro che fissarlo e quando
l’ho visto baciare Jennie non ce l’ho fatta e sono andata via, e adesso lo
sogno e la cosa che più mi spaventa è che quando mi sono svegliata ho tanto
sperato che lui fosse accanto a me
BILLY: lo
ami! È palese
TIFFANI: piantala
Billy! Non lo amo… io sto bene con Miguel
BILLY: ti
stai solo convincendo di stare bene. Ma guardati! Ti sei svegliata in piena
notte e sei sconvolta!
TIFFANI: ma
Celeste…
BILLY: Celeste
è innamorata cotta di Jordan… vuoi andare in casa a sentire?
TIFFANI: no
no! Ti credo!
Sorrise.
BILLY: poniti
meno problemi ok? Celeste sta bene e Miguel se ne farà una ragione
TIFFANI: Owen
non mi renderà felice…Owen ama far del male. Ci gode!
BILLY: pensa
a cosa vuoi realmente… pensa alle sensazioni…alle emozioni… pensa a te
Tiffani sospirò e guardò la luna.
_______________________________________________________________________________
Theresa stava sistemando dei bicchieri nella
lavastoviglie ed era nel bel mezzo di una discussione con Art.
ART: ma tesoro! Sai
benissimo che con quello che ti darebbe ti sistemeresti a vita
THERESA: preferisco
continuare a fare la cameriera!
ART: rifiutare 20
mila dollari è da stupidi!
THERESA: non
sarò mai una delle tue puttane Art! Licenziami se vuoi
Si tolse il grembiule. Era molto nervosa e Jeremy li
stava osservando già da un po’.
ART: calmati bambola!
Dirò al tedesco che dovrà trovarsene un’altra
Se ne andò…Theresa era arrabbiata e chiuse con forza
la porta della lavastoviglie.
_______________________________________________________________________________
Neil Potter aveva chiesto di parlare con Noah Grant.
NEIL: le ripeto che
Tina voleva uccidere suo marito!
NOAH: signor Potter ma
chi ha premuto il grilletto?
NEIL: io… ma lei lo
stava per avvelenare!
Era agitato.
NEIL: perché Tina mi
aveva promesso che mi avrebbe fatto uscire! Dannazione! Quella donna è una
pazza malata di mente! Voleva liberarsi di Henry per avere il denaro!
NOAH: signor Potter…
io vorrei aiutarla ma fare queste dichiarazioni adesso ha poco senso.
NEIL: io e lei ci
conoscevamo! Abbiamo ballato all’Independence Prom, chieda in giro! Io amavo
Tina
Iniziò a piangere.
NEIL: mi ha usato! Io
non volevo fare del male a quell’uomo!
Noah credeva a Neil.
NOAH: Neil si calmi!
Parlerò con il giudice…. Vedrò cosa si può fare
Cercava di rassicurarlo.
_______________________________________________________________________________
Theresa era nel retro del locale, fumava una
sigaretta seduta su delle cassette di frutta vuote.
THERESA: si…vuoi?
Gli offrì la sigaretta.
JEREMY: no
grazie…non fumo
THERESA: ma
che bravo ragazzo! Non fuma e non beve
JEREMY: prima
ti ho vista discutere con Art
Lei lo guardò con aria seccata e sospirò. Buttò la
sigaretta.
THERESA: vorrebbe
che diventassi una puttana… o meglio la puttana di Robert Gant!
JEREMY: e
chi sarebbe?
THERESA: un
ricco biondo tedesco che viene qui saltuariamente… e vuole venire a letto con
me! L’ha presa come una sfida, stronzo!
Le ribolliva il sangue mentre ne parlava. Si alzò in
piedi.

JEREMY: e Art insiste?
THERESA: Art
vede soldi dovunque!
JEREMY: però
oltre che furiosa ti vedo spaventata
Theresa voleva fingere ma quell’uomo le metteva
davvero paura.
THERESA: Gant
non mi piace… sono mesi che sembra essere un tormento
JEREMY: ti
ha fatto qualcosa?
Le poggiò una mano sulla spalla.
THERESA: no…no…mi
incute solo timore. Ha l’aspetto di un criminale!
_______________________________________________________________________________
MIGUEL: tesoro?
Allora?
TIFFANI: scusa…mi
stavo abbioccando. Dicevate?
ASHLEY: stasera
mangiamo una pizza insieme
TIFFANI: ehm…
veramente ho un forte mal di testa e vorrei fare solo un bagno e rilassarmi
ASHLEY: prendi
qualcosa mi raccomando
Tiffani si alzò in piedi…e voleva andare via
MIGUEL: ti
accompagno a casa
Si alzò in piedi anche lui
TIFFANI: resta
qui, faccio due passi
Miguel le diede un bacio
MIGUEL: ti
chiamo più tardi
Lei se ne andò… lui la osservò allontanarsi
ASHLEY: se
sta poco bene è normale si senta un po’ infastidita
Ma Miguel sentiva che qualcosa non andava.
ASHLEY: stasera
ti aspetto comunque a casa mia per la pizza, come ai vecchi tempi… con un bel
film di Harrison Ford
Lui sorrise.
MIGUEL: sento
che mi sta venendo un gran mal di testa!
ASHLEY: ah
ah! Fattelo passare!
_______________________________________________________________________________
TINA: papà Neil ha
mosso accuse contro di me! Dovevo immaginarlo!
Tina andava avanti e indietro nel salone con il
telefonino.
iL PADRE: figliola
cerca di tirarti fuori da questo guaio!
TINA: quel Neil Potter
solo guai mi ha portato! Adesso ha dichiarato che io l’ho spinto ad uccidere
mio marito
iL PADRE: avevi
promesso di toglierlo di prigione
TINA: è meglio che
stia dentro! È servito al suo scopo, anche se inutilmente visto non ho avuto un
quattrino!
iL PADRE: proteggi
Miguel… trova il denaro
TINA: tranquillo papà
Chiuse la chiamata… si voltò e appoggiato alla porta
Mason aveva ascoltato la conversazione e ora mostrava un sorriso ironico.
MASON: credo
che tu mi debba una spiegazione
Tina rimase a bocca aperta…
______________________________________________________________________________
Samantha aveva rimosso solo i ricordi relativi a
Noah… i bei ricordi… aveva rimosso ogni bacio, ogni carezza, ogni gesto…
SAMANTHA: lei
è il detective Grant, Nathan Grant!
NOAH: Noah, sono Noah…
Entrò nella stanza dell’ospedale. Lei era seduta,
con i capelli sciolti che le ricadevano davanti, un pigiama bianco…
NOAH: come ti senti?
SAMANTHA: io
sto bene, papà mi ha aiutato a compilare questa scheda
Prese un foglio dal comodino

NOAH: si , ha ragione
Noah faceva fatica a sembrare calmo, avrebbe voluto
stringerla. Sembrava così diversa, non era la solita cinica egoista… era dolce…non
era la sua Sam.
SAMANTHA: mi
aiuterai a ricordarmi di te?
Lui la guardò con gli occhi dell’amore.
_________________________________________________________________________________
Sorrideva dopo che Tina gli aveva raccontato la
verità…
TINA: indubbiamente…
ma un figlio che spunta dal nulla… questa è anche un’altra bella storia non ti
pare?
Era fredda come al solito.
MASON: che
mammina calcolatrice!
Rideva… non sembrava che la cosa lo toccasse più di
tanto.
MASON: ma
sono così affezionato a te che voglio
aiutarti!
Tina lo odiava ancor di più!
TINA: aiutarmi? Mason
a che gioco stai giocando?
MASON: ho
i mezzi per aiutarti
Si versò del vino… Tina non si fidava per niente di
lui
________________________________________________________________________________
CELESTE: eiii
che ti prende?

TIFFANI: sto
solo facendo un bagno
CELESTE: a
cena non hai parlato e sei stata taciturna per tutto il giorno… è strano
TIFFANI: va
tutto bene, succede ! Ogni tanto non ho nulla da dire…
CELESTE: ma
anche no! Impossibile
TIFFANI: va
tutto bene…davvero
Non voleva dirle che il suo malumore era dovuto al
pensiero costante per Owen.
TIFFANI: tu
hai qualcosa da dirmi…
Cercava di cambiare discorso.
CELESTE: riguardo?
TIFFANI: ahhhhh
lo sai bene! Un certo Jordan…le notti che passi nel suo letto… ti do un
consiglio: non urlare!
CELESTE: eh?
Celeste ora capiva.
CELESTE: Jordan…
Sospirò…aveva gli occhi a cuoricino!
CELESTE: quello
che provo per lui va oltre ogni risentimento, ogni dubbio…
Tiffani vedeva la sorella felice… e provava invidia
per lei.
TIFFANI: sono
contenta di vederti così splendente! Sta attenta a non ricascarci…
CELESTE: questa
volta sento che è diverso…migliore
Tiffani pensò che forse anche per lei e Owen sarebbe
stato diverso e migliore…solo che avevano dato più volte chance al loro
rapporto. Eppure lui era sempre lì… nei suoi pensieri.
______________________________________________________________________________
TINA: io le avevo
detto che quell’uomo era pazzo!
Guardava Tina con aria dubbiosa.
NOAH: le accuse mosse
da lui sono infondate, abbiamo trovato tracce di droga nel suo sangue e nel suo
appartamento c’erano 2 kg di Hashish nascosti… e nessuno vi ha visti ballare la
sera del ballo
TINA: detective io ho
detto la verità! Neil ha ucciso il mio povero marito.
Iniziò a piangere… ma Noah non credeva a nulla.
NOAH: arrivederci
signora Guerra
Uscì… Tina smise di piangere e quando si voltò vide
Miguel che la fissava con aria di sfida.
MIGUEL: io
non so come tu abbia fatto ad incastrare quel pover’uomo… ma rimango sempre più
perplesso
TINA: tesoro! Piantala
con le tue insinuazioni
Gli diede un bacio e gli passò davanti…
_______________________________________________________________________________
Jeremy fissava Theresa che era intenta a parlare con
dei clienti… la porta si aprì ed entrò un uomo biondo con il pizzetto… non
poteva che essere Robert Gant. Aveva l’aria presuntuosa e meschina. Andò
diretto al bancone.
ROBERT: sei
così ostinata! Potrei farti vivere da regina
THERESA: preferisco
rimanere una sguattera
Lui rise.
THERESA: prendi
qualcosa? Ho da fare
ROBERT: dammi
una delle vostre birre americane
Prese la birra e gliela aprì…fingendo un’aria
strafottente. Lui iniziò a sorseggiarla, ma aveva l’aria disgustata.
ROBERT: questa
birra è terribile!
Theresa lo guardò sperando che gli andasse di
traverso.
Lui si avvicinò a lei, le prese il polso e lo
strinse forte.
ROBERT: tu
sarai mia… e non dovrò pagare un centesimo
Le sussurrò nell’orecchio.
THERESA: mi
fai schifo!
Mollò la presa. Guardò Jeremy e uscì dal locale.
_________________________________________________________________________________
Posò un bellissimo mazzo di fiori sul comodino.
SAMANTHA: chi
li manda? Sono favolosi
INFERMIERA: mi
spiace non c’è biglietto e il fattorino non ha lasciato detto nulla
DOUG: sarà un
ammiratore segreto!
SAMANTHA: forse
ho dimenticato di avere un fidanzato
DOUG: non credi
sarebbe già venuto?
SAMANTHA: a
me sembra strano aver rimosso tutto ciò che riguarda il detective.
DOUG: ti riferisci a
Noah?
SAMANTHA: si…ricordo
quasi tutto di tutti tranne che di lui…
DOUG: tesoro…ricorderai
anche di lui. Non sforzarti. Sai che sei comunque diversa, migliore!
SAMANTHA: ah
si?!
DOUG: non sei più la
scontrosa Sam!
Samantha si voltò per guardare i fiori, e pensava a
Noah, a quel detective così gentile che le era stato accanto.
______________________________________________________________________________
JEREMY: piccola
La strinse forte.
JEREMY: cosa
ti ha detto per farti piangere così?
THERESA: nulla
di che, sono io che mi agito
Jeremy le diede un fazzolettino.
THERESA: non
sono così forte come sembra
JEREMY: dovresti
trovarti un lavoro migliore, non puoi fare la cameriera di un locale hot!
THERESA: e
tu?
JEREMY: io
studio e questo lavoro mi permette di pagarmi affitto e rette universitarie.
THERESA: sei
troppo dignitoso per andare a letto con delle scimmie vecchie!
Lui rise.
JEREMY: non
lo farò in eterno! Allora promettimi che quando me ne andrò io tu lascerai il
lavoro…ti aiuterò a trovarne uno migliore, uno che meriti
THERESA: promesso?
Lei sorrise
JEREMY: io
mantengo sempre la mia parola
L’abbracciò di nuovo…
________________________________________________________________________________
Neil andava avanti e indietro nella sua cella…
triste, arrabbiato, amareggiato, deluso…
NOAH: Neil…
NEIL: detective!
Si avvicinò alle sbarre.
NOAH: mi dispiace…
sono state trovate tracce di droghe nel tuo organismo… abbiamo trovato hashish
nel tuo appartamento… il giudice si rifiuta di procedere
NEIL: droga?
NEIL: io non mi drogo!
Andate tutti al diavolo! È una cospirazione!
Urlava…
NOAH: Neil io ti
credo…ma le prove a tuo sfavore sono evidenti
NEIL: allora fa
qualcosa!
NOAH: resta il fatto
che tu hai sparato a Henry
NEIL: Tina deve
marcire in prigione con me! Non fidarti di lei… ha i mezzi per ottenere ciò che
vuole!
NOAH: Neil chiedi a
qualcuno che sai potrebbe aiutarti… Miguel Guerra ad esempio… è diverso da sua
sorella
NEIL: io penso che lui
tenga troppo a sua sorella per andarle contro… è plagiato…come del resto lo
sono stato io fino ad ora
________________________________________________________________________________
Il bambino guardava sempre fuori dalla finestra…d’altronde
con quella splendida giornata non si poteva aver voglia di studiare.
ASHLEY: dov’è
la nonna?
SAM: al mercato
ASHLEY: tuo
padre?
SAM: al bar
ASHLEY: ok,
vai pure a giocare. Ma se torna qualcuno, devi finire le operazioni
Il bambino uscì con il suo cane.
Ashley andò in cucina… aprì il frigo e prese una
bottiglietta d’acqua.
DAN: ti pago per
bere?
ASHLEY: signor Barlow avevo sete
DAN: dov’è Sam?
ASHLEY: in
giardino
DAN: vengo da lì…non
c’è. Io sapevo che era sui libri di matematica
ASHLEY: l’ho
mandato a giocare qualche minuto con il suo cane
DAN: lei è una
combina guai!
Andarono in giardino…del bambino non c’era traccia.
ASHLEY: Sam?!
Dan guardava dappertutto.
DAN: vado in strada…lei
controlli in casa…
Stava andando via quando si voltò verso di lei
DAN: ah signorina
Simms…preghi che stia bene
________________________________________________________________________________
Si stava asciugando quando Noah lo raggiunse.
NOAH: ciao Miguel
MIGUEL: detective Grant
NOAH: chiamami Noah,
non sono in servizio.
MIGUEL: Posso
aiutarla?
NOAH: stavo facendo
jogging e ti ho visto…volevo solo sapere come stavi
MIGUEL: sto
bene… se si riferisce a Henry, mi sto riprendendo
Continuava ad asciugarsi e dava poca retta a Noah.
NOAH: è stato un duro
colpo per te e tua sorella
MIGUEL: si
NOAH: però… io
continuo a credere che Neil Potter non sia del tutto colpevole
MIGUEL: cosa
intende?
NOAH: saranno le mie
sensazioni da poliziotto
Sospirò… ma vedere il ragazzo agitato…dava in parte
conferma ai suoi dubbi.
MIGUEL: non
so cosa dirle… a quanto pare Neil è anche drogato…quindi più semplice di così.
Arrivederci detective
Prese la sua roba e se ne andò.
Noah era convinto che Miguel non era fatto della
stessa pasta di Tina.
Mentre avanzava, Miguel pensava a quel povero uomo
chiuso in una cella, tutto per colpa delle ambizioni della sorella.
______________________________________________________________________________

Tina arrivò in giardino e trasalì quando lo vide.
TINA: che ci fai qui?
MASON: salve
figliolo! Potresti cominciare così
Tina sbuffò
MASON: e
poi potresti proseguire con “ ti ringrazio per avermi tolto dai guai”
Tina si mise in piedi davanti a lui facendogli ombra
MASON: eiiiiiii
mi stavo abbronzando!
TINA: mi spieghi come
hai fatto a falsificare le analisi di Neil?
MASON: non
verrò di certo a raccontarti i miei metodi
TINA: mah! Ti
ringrazio…figliolo!
Voleva essere ironica.
MASON: adesso
ti levi davanti!
Lei si scansò… si tolse l’accappatoio e mise in
mostro il corpo sinuoso… Mason abbassò gli occhiali per ammirarla. Si sdraiò
accanto a lui…
MASON: credo
sia arrivato il momento di sdebitarti
Allungò una mano sulla coscia di Tina.
TINA: toglimi questa
manaccia di dosso!
Lui la levò e rise
MASON: scherzavo
mammina!
TINA: a proposito di
debiti… credo che tu non sia buono e vuoi qualcosa in cambio…mi chiedo cosa
MASON: rilassati
mammina! Goditi questo splendido sole…
Lui sorrideva… era ovvio che non lo aveva fatto per
bontà…aveva in mente ben altro…
________________________________________________________________________________
Noah stava facendo una doccia calda. Pensava a lei,
alla nuova luce che aveva negli occhi. Si sarebbe ricordata di nuovo di lui,
della passione, delle sensazioni…
Chissà se aveva ricevuto i suoi fiori… sentiva la
sua mancanza così tanto. Le mancavano le sue smorfie, i suoi difetti, le sue
arrabbiature… Sam non è la ragazza timida e tenera che se ne stava seduta sul
letto… Sam si sarebbe infuriata a stare ferma in una stanza di ospedale,
avrebbe stravolto un reparto per veder sistemati trucco e capelli… questa è la
sua Sam…
________________________________________________________________________________

OWEN: Tiffani!
Era felice di vederla lì.
TIFFANI: spero
di non disturbarti
OWEN. No tranquilla,
sono solo
TIFFANI: ho
visto che il BelRose è ultimato, mancano solo i dettagli
OWEN: si… tutto merito
della squadra
Faceva fatica a guardarlo negli occhi.
OWEN: ma non credo tu
sia venuta qui per questo, sbaglio?!
TIFFANI: si,
hai ragione
Gli si avvicinò…
TIFFANI: sei
peggio di una calamita Owen Carter, peggio di una droga…
Lui la fissava intensamente.
OWEN: io sono
costantemente in astinenza di te, ma tu non lo vuoi capire
Tiffani si avvicinò così tanto da sentire il suo
respiro sul suo viso… chiuse gli occhi e gli diede un bacio. Il cuore le
batteva velocemente…riaprì gli occhi e staccò le labbra.
TIFFANI: va
via Owen
Gli sussurrò…
Miguel era nella sua macchina…vide tutto…
_______________________________________________________________________________
MIGUEL: dimmi
Ashley
ASHLEY: dobbiamo
rimandare la serata pizza- Ford. Ho avuto un problema con Sam Barlow
MIGUEL: tranquilla!
Niente di grave spero
Continuava a guardarli.
ASHLEY: no,
mi dispiace solo dover saltare la serata
MIGUEL: ci
rifaremo tesoro! Un bacio
Chiuse la telefonata…
Poi vide il bacio… gli si serrò la mascella…
_________________________________________________________________________________
Si rivolgeva al figlio che era appena rientrato.
DAN: niente! L’ho
cercato al parco e allo zoo…nulla
Ashley si sentiva in colpa.
DAN: complimenti
signorina!
Prese il telefono.
EMILY: oh
cara non è colpa tua! Non è la prima volta che fugge.
Gli occhi di Ashley si riempirono di lacrime.
DAN: sono Dan Barlow…vorrei
denunciare la scomparsa di mio figlio, Sam
Dan aveva chiamato la polizia.
Ashley uscì in giardino, sospirava e guardava il
cielo… udì un rumore in fondo…si avvicinò. Vide il cane uscire da dietro un
cespuglio.
Il piccolo spuntò da dietro un ammasso di legna.
SAM: ho fame…papà è
arrabbiato vero?
ASHLEY: non
importa , ti preparo un mega panino
Ashley e Sam entrarono in casa.
EMILY: Sam!
Dan è qui, Sam è qui!
DAN: non la passi
liscia questa volta!
Era adirato e stava per picchiarlo. Ma Ashley si
mise davanti.
DAN: signorina Simms
non sono affari che la riguardano!
ASHLEY: mi
riguarda eccome! È colpa mia…mi sento responsabile… non se la prenda con Sam! Cerchi
di capire la situazione che sta affrontando il bambino! Sua madre è assente, ma
la cosa più terribile è che anche suo padre è assente.
Dan guardava Ashley e Sam…Emily sorrideva… quella
ragazza le piaceva molto!
________________________________________________________________________________
Samantha chiuse gli occhi e vide quel volto…sentì il
suo profumo…sfiorò le sue labbra… toccò il suo petto.
Aprì di colpo gli occhi…
SAMANTHA: Noah!
_______________________________________________________________________________
Era agitato e andava avanti e indietro nella stanza
di Ashley.
ASHLEY: vuoi
calmarti! Di cosa stai parlando?
Faceva fatica a stargli dietro!
MIGUEL: è
andata a casa sua e l’ha baciato!
La guardava esterefatto.
ASHLEY: parli
di Tiff e Owen?
Miguel asserì con la testa e si sedette sul letto…era
disperato.
ASHLEY: ma
ne sei sicuro?
MIGUEL: li
ho visti con i miei occhi
Ashley gli prese la mano e la strinse forte.
MIGUEL: perché?!
Cosa ho sbagliato?
Miguel appoggiò la testa sulla spalla di Ashley e
lei iniziò ad accarezzargli la schiena.
ASHLEY: domani,
quando sarai più lucido, l’affronterai e se vorrai io sarò con te
MIGUEL: sei
così buona Ashley…la migliore delle amiche che potessi mai volere!
Alzò lo sguardo…e incrociò gli occhi luminosi della
ragazza.
La baciò…Ashley teneva gli occhi aperti… sapeva che
non era un bacio d’amore ma era solo dettato dal momento…ma erano le labbra di
Miguel…
MIGUEL: mi
dispiace! Non so cosa mi sia preso…perdonami
Uscì… lei rimase lì sul letto…intontita…ma felice.
_______________________________________________________________________________

JEREMY: eiiii
c’è nessuno? Sono Jeremy
Si guardava intorno…cercava un qualsiasi
interruttore. Sentì un rumore…
JEREMY: Art
sei tu?
S’incamminava nel buio… finalmente trovò un
interruttore… si voltò e la vide…
Theresa era immobile, seduta a terra contro il
bancone del bar, aveva dei lividi sul viso, sulle braccia, sulle gambe… c’era
del sangue…
JEREMY: Theresa!!!
Corse verso di lei… respirava…udì un altro
rumore..si voltò
Joe era in piedi con le mani sporche di sangue…
__________________________________________________________________
Special Guest Star:
John Barrowman as Owen Carter
David Boreanaz as Dan Barlow
Chris Hemsworth as Joe Lacey
Chris Evans as Neil Potter
Shannyn Sossamon as Theresa Fletcher
Billy Zane as Mason Van Buke
and
Mark Pellegrino as Robert Gant
il prossimo appuntamento con Love Affairs è il 18 maggio intorno alle 15:00
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