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...benvenuti a Belville

venerdì 23 marzo 2012

1x02 "Orgoglio & Pregiudizio"


Aveva piovuto tutta la notte e continuava a piovere… Tiffani si era svegliata alle 8 , aveva fatto la doccia e indossato una tuta rossa … si mise a preparare la colazione : uova con bacon e succo d’arancia. Andò in veranda , si sedette sulla poltrona di vimini per mangiare...
Celeste era uscita alle 7 e 30 per la solita corsettina, nonostante la pioggia. Rientrò a casa e preparò del caffè…quando vide la sorella in veranda

CELESTE: tutti quei grassi ti finiranno sul culo!
La osservava mentre addentava una fetta di bacon
TIFFANI: non sai che ti perdi?! E poi il culo è il mio… e sta benissimo!


Guardò la sorella e nonostante fosse mattina, nonostante avesse appena fatto  jogging e nonostante piovesse…era perfetta! Splendida e sexy in tuta nera aderente.
CELESTE: certo certo! Domani mattina ti tiro fuori dal letto anche con le cattive maniere se necessario… e vieni con me
Si sedette accanto a lei sorseggiando il caffè
TIFFANI: devi passare sul mio cadavere! L’unico movimento che posso fare è…
CELESTE: mangiare?!
Disse scherzosamente
TIFFANI : ah ah ! spiritosa!

Nel frattempo Astrid era andata a prendere della terra per le piantine… un annaffiatoio nuovo e dei vasi … le ragazze la videro e corsero ad aiutarla a scaricare la macchina.
TIFFANI: nonna lascia, ci siamo noi
E le tolse dalle mani un sacco di terra..........
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Billy si era svegliato presto o si era addormentato tardi… aveva dormito pressappoco 2 ore. Pensò che il letto fosse troppo grande per starci da solo. Aveva preparato caffè in quantità industriali , ma non lesse il giornale che leggeva tutte le mattine da quando stava a Belville… fissava gli scatoloni in cucina…gli scatoloni dove doveva raccogliere la roba di Tamara.

Jordan lo distolse dai suoi pensieri.
JORDAN: buongiorno
Prese una tazza del caffè che aveva preparato il fratello, e fece una smorfia
JORDAN: ma è disgustoso!!!! Fratello vuoi avvelenarmi?
BILLY: non ne vale la pena…allora quando riparti?
JORDAN: ho da fare alcune cosette e poi via..verso una destinazione ignota
BILLY: posso suggerirti il Congo
Voleva essere una battuta ironica. 
Billy guardò dalla finestra e vide Celeste, Astrid e una ragazza bionda scaricare la macchina
BILLY: percaso le “tue cosette” sono riferite a Celeste?
Restò di spalle osservando le 3 donne e sorseggiando il caffè
JORDAN: cosa ti fa pensare che siano riferite a lei?
Fece finta di non sapere sfogliando il giornale
BILLY: non fare il finto tonto! Mesi fa non negare che avessi una storia con lei e come il tuo solito l’hai sedotta e abbandonata
Si voltò per guardare l’espressione che avesse assunto
JORDAN: ci divertivamo…ammetto… ma non l’ho sedotta , perché io non devo sedurre le donne, sono loro che cadono ai miei piedi! Non avevamo stipulato un contratto , ero libero da qualsiasi vincolo
Disse in modo ironico
Billy sbuffò
BILLY: ritorna in Europa o dove vuoi… e lasciala perdere… è un consiglio
JORDAN: tranquillo! Ma dimmi…percaso…ha un altro?
Celeste le interessava eccome! Andarsene mesi prima è stata una mossa poco carina ma dettata dalla paura di impegnarsi
BILLY: cosa vuoi che ne sappia!
JORDAN: vive qui accanto e per giunta lavorate insieme
BILLY: non mi metto a spiarla e all’università non la vedo mai

Vicky entrò in cucina con in braccio Joshua…il bimbo scese dalle braccia della nonna e corse verso il padre, ma Billy aveva l’aria quasi seccata, come se la sua felicità e la sua spensieratezza gli dessero fastidio.
BILLY: sei tutto bello!
Lo prese tra le braccia
BILLY: fai il bravo dai nonni …mamma la borsa è pronta? Meg e Pete per le 9 sarebbero passati a prenderlo
Guardò la sveglia che segnava le 8 e 45, i genitori di Tamara volevano tenere il piccolo per qualche giorno
VICKY: tutto pronto !  Hai bisogno di me?
Chiese guardando gli scatoloni
BILLY: no mamma..ti ringrazio per esserti occupata di Joshua e per tutto il resto. Se devi ritornare in Minnesota vai pure e sta tranquilla..anzi state tranquilli
Rivolgendosi anche al fratello che nel frattempo si era messo a giocare con il piccolo
Suonò il campanello e Vicky andò ad aprire… erano Meg e Pete
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Il detective Noah Grant scuoteva Samantha che dormiva sulla spiaggia… era fradicia …

NOAH: Samantha svegliati! Samantha!
SAMANTHA: oddio
Sollevò lo sguardo…non c’era nessuno nei dintorni che potesse vederla. Accanto a lei c’era la bottiglia di vodka …ed era tutta bagnata.  Si mise in piedi e cerco di aggiustarsi ,per quanto fosse possibile, il mini abito e si sistemò i capelli ma aveva il viso tutto sporco.
NOAH: stai bene? Vuoi un passaggio a casa?
La guardò quasi impietosito
SAMANTHA: detective risparmiati la tua pietà ! posso cavarmela da sola…
Prese le scarpe in mano e andò verso il BelRose
NOAH: ah si?! Te la cavi da sola? Cosi come te la sei cavata 2 settimane fa al party dei Cavendish o quella volta al cinema?! Samantha sono un poliziotto e io ti dico che tu non te la puoi cavare da sola…
Prese da terra la bottiglia di vodka
NOAH: questa non ti porterà da nessuna parte… devi smetterla di farti del male!
Le si avvicinò
NOAH: conosco qualcuno che potrebbe aiutarti
SAMANTHA: voglio….voglio solo essere lasciata in pace! Non ho bisogno di nessuno! Piantala con il tuo buonismo! Mi hai salvato il culo un paio di volte ..e allora?! E’ il tuo lavoro no?! Vuoi un premio?! Devo ringraziarti con una scopata? Ti va bene?!
Cercò di baciarlo…era una iena!
Noah la scansò
NOAH: sei una sciocca ragazza viziata! Non capisci nulla…ti stai rovinando la vita…hai solo 18 anni ed è un peccato! Bene vorrà dire che d’ora in poi il culo te lo fai salvare da qualcun altro! Ti conosco da anni e cerco solo di rendermi utile! Non credo tuo padre sappia cosa fa la sciagurata di sua figlia
Lei si mise a ridere e poi assunse un tono serio
SAMANTHA: puoi andare al diavolo!
Gli voltò le spalle e se ne andò con le lacrime agli occhi e la rabbia alle stelle.
Noah si mise le mani sui fianchi e sbuffò accennando un sorriso ironico. 
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Miguel dormiva beatamente quando una voce lo svegliò

DONNA: pensi di dormire fino a tardi?
MIGUEL: ma chi diavolo è?
Svegliandosi di soprassalto
MIGUEL: Tina?! Mi hai messo paura!
Era in boxer e si affrettò ad indossare i pantaloni a quadretti
TINA: fratellino ma dove sono Al e Candy? Ho aspettato al cancello per circa 10 minuti , per non dirti quante volte ho suonato alla porta!
Al e Candy erano il maggiordomo e la cameriera…e Miguel gli aveva dato dei giorni di permesso, poteva cavarsela benissimo senza di loro.
Tina invece doveva essere servita e riverita. Intanto lo osservava mentre si aggiustava i capelli scuri allo specchio …
MIGUEL: non serviva che stavano qui a non fare nulla, li hai costretti a restare nonostante eravamo fuori città! Lasciali riposare!
Le passò davanti e scese le scale, Tina lo seguì
TINA: ti conviene richiamarli , perché sono ritornata e sai benissimo che dopo il jet ho bisogno di un bagno caldo e rilassante
Miguel rise
MIGUEL: non oso immaginare che fatica dovrai fare ad aprire il rubinetto dell’acqua  e a versare del bagno schiuma! Ah dimenticavo! Non sai la differenza tra il rubinetto dell’acqua calda e quello dell’acqua fredda, figuriamoci se sai dove si trovi il bagno schiuma!
Continuò a ridere burlandosi della sorella
TINA: scherza scherza!

Entrarono in cucina, e Miguel iniziò a prendere la padella , le uova, il latte e mise in moto la macchina del caffè, mentre Tina lo fissava a bocca aperta… non aveva mai fatto nulla da sola!
MIGUEL: invece di fissarmi perché non prendi le tazze?
Lei iniziò a guardarsi intorno
MIGUEL: Nella dispensa in alto a destra
Sorrise mostrandole la dispensa con la mano
TINA: come ti stai divertendo!
Prese le tazze e continuò a guardare il fratello cucinare
MIGUEL: perché sei tornata? Pensavo che restassi in Messico fino a luglio
TINA: mi mancavi!
MIGUEL:  quasi quasi voglio crederci
Si servì le uova nel piatto e cominciò a mangiare
TINA: l’avvocato mi ha telefonato ieri sera dicendomi che Henry non vuole concedermi il divorzio e abbiamo un appuntamento nel pomeriggio
Tina ed Henry Van Buke si erano sposati 2 anni prima, lui è uno degli uomini più facoltosi della California.
MIGUEL:  cerca di non spennarlo! Henry mi piace!
TINA: fidati ho altri progetti…
Sorrise in modo malizioso 

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Tiffani stava entrando nel BelRose quando vide Samantha in lacrime tutta sconvolta

TIFFANI: Samantha! Che succede??
SAMANTHA: E’ la giornata FACCIAMOCI I CAZZI DI SAMANTHA?!
Cercò di asciugarsi le lacrime
TIFFANI: Di prima mattina sei cosi gentile! Non oso immaginare a pranzo!
Samantha rise in modo sarcastico
SAMANTHA: La tua ironia è degna da siparietto comico!
TIFFANI: Sai che ti dico? Va al diavolo!
E si diresse verso la macchina

Ma Samantha aveva bisogno di un passaggio…era sporca e di certo non voleva farsi vedere in quello stato. Mise da parte l’orgoglio…
SAMANTHA: senti Barbie… aspetta …ho bisogno di un favore
Quanto le costò fare questa richiesta!
Tiffani sorrise e si voltò assumendo un aspetto serio
TIFFANI: se la smetti di chiamarmi Barbie è probabile che un passaggio te lo do… mi hanno chiamata Christina Aguilera… Marilyn Manson ossigenata…ma Barbie maiiii e credimi…  è il peggiore di tutti!
Samantha ribolliva ma era meglio tacere al momento
TIFFANI: andiamo dai… ti porto a casa e non ringraziarmi…  ti prego basta! Smettila di dirmi grazie… su daiiii…basta…
Adorava scherzare ma Sam era furiosa!

Durante il tragitto in macchina Tiffani parlava e parlava da sola… Samantha guardava fuori dal finestrino e non vedeva l’ora di togliersi Barbie di torno.
Arrivarono di fronte ad un enorme cancello che si aprì e Tiffani restò a bocca aperta… era una casa in stile vittoriano…immensa….con un giardino …immenso…dovunque si posassero i suoi occhi c’era immensità.
Samantha si affrettò a scendere , quasi come se volesse nascondersi.
SAMANTHA: bene… ora puoi tornare da dove sei venuta …ciao
E sbattè la portiera…

Tiffani stava facendo il giro dell’IMMENSA fontana quando vide un uomo sulla porta dare uno schiaffo a Samantha… Tiffani notò che la ragazza l’aveva vista fissarli e facendo finta di nulla se ne andò.
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La bellissima Jennie Price aveva spento il motore del suo Land Rover di fronte alla villa degli Ames.
Suonò il campanello sospirando
Billy aprì ma non conosceva la donna che aveva davanti
JENNIE: salve! Lei non mi conosce…sono Jennie…Jennie Price
BILLY: la maestra di Joshua
JENNIE: esatto…le ho riportato lo zainetto del piccolo
Glielo mostrò
JENNIE: ieri sua madre lo ha dimenticato all’asilo
BILLY: grazie
Lo prese
JENNIE: Joshua è un bambino meraviglioso
Billy sembrava disinteressato
BILLY: si lo è
JENNIE: senta… so che ha perso sua moglie e teme che Joshua possa risentirne ma  sta bene, per fortuna è piccolo e non se n’è reso conto, ma deve stargli accanto…adesso ha solo lei…
BILLY: già… facile a dirsi
JENNIE: nessuno dice che sia facile…ma suo figlio sarà la sua forza  .Io posso segnalarle qualsiasi cambiamento noti in lui, ma al momento è felice …e questo è sicuramente anche grazie a lei
Billy fece cenno di si con la testa, era diventato di poche parole
Jennie capì di essere forse di fastidio
JENNIE: mi scusi se le ho detto queste cose, ma è anche  un po’ il mio lavoro… dia un bacio a Joshua… le auguro tanta fortuna signor Ames…arrivederci
BILLY: buona giornata

La osservò rientrare nella sua macchina e partire…in fondo aveva ragione…Joshua aveva solo lui adesso…ma perché ogni volta che guardava il viso di quel bambino si sentiva triste , perché non riusciva a giocare con lui… era cosi simile a Tamara da fargli male
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Tina sorseggiava un cocktail alla pesca in un bar poco fuori Belville.. guardò l’orologio ,era quasi mezzogiorno , era impaziente
Poi lo vide entrare e si mise in piedi sorridendo

Henry la osservò… la trovava dannatamente sexy, con i capelli ricci che mettevano ancor più in evidenza la sua sensualità. Cercò di restare freddo
HENRY: tutta questa fretta non capisco a cosa sia dovuta… Mark ci aspettava tra qualche ora
Mark era l’avvocato.
TINA: siediti e prendi qualcosa da bere…
Si voltò facendo cenno ad un cameriere
Henry sbuffò e si sedette… mentre Tina continuava a sorridergli
CAMERIERE: buongiorno…mi dica
TINA: il signore desidera qualcosa di forte
HENRY: un gin tonic grazie
CAMERIERE: perfetto…per lei signora un altro cocktail?
TINA: si grazie
Il cameriere si allontanò
HENRY: allora vuoi spiegarmi che succede? Al telefono mi hai detto che era urgente e non potevi aspettare
Tina gli sfiorò la mano in modo sensuale
TINA: sono giorni che penso a questa situazione, a noi e credo che stiamo commettendo il più grande errore che si possa commettere.
HENRY: errore?! Ma se sei stata proprio tu ad insistere a divorziare!
TINA: lo so lo so! Ma siamo umani ! Abbiamo o no la facoltà di pensare e cambiare idea?
Henry sorrise sorpreso, e tolse la mano
Tina aveva assunto un’aria dispiaciuta
TINA: ho riguardato non sai quante volte il nostro album di matrimonio e mi sono detta che a te non voglio rinunciare per nessuna ragione al mondo…in fondo tra di noi le cose non andavano poi cosi male e poi vuoi mettere la grande intesa sessuale?!
Sussurrò con voce calda
L’attrazione che Henry provava per lei era forte e palese, e Tina giocò molto su questo
HENRY: io resto sorpreso e senza parole…davvero…
Tina gli prese nuovamente la mano
TINA: non ti chiedo nulla, ti chiedo solo di pensarci

Nel frattempo arrivò il cameriere con il gin e il cocktail
Squillò il cellulare di Henry
HENRY: è Mark
La guardò , era dubbioso ma in fondo questo dietro front di Tina lo rendeva felice
HENRY: pronto Mark!
MARK: Henry , scusa se ti disturbo a quest’ora
HENRY: tranquillo
MARK: volevo solo informarti che devo posticipare l’incontro per le 17 se non creo problemi
HENRY: ehm in realtà l’incontro non ci sarà per il momento…  poi ti spiego
MARK: è successo qualcosa?
Henry fissava Tina…
HENRY: solo qualche chiarimento, ti chiamo domani
MARK: ma Tina deve essere avvisata
HENRY: ci penso io, a risentirci Mark
Chiuse la telefonata e strinse la mano di Tina
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Aveva smesso di piovere e c’era un timido sole… BelRose era piena di gente. Tiffani e Celeste si accomodarono al tavolo con vista mare. Tiffani salutò Ashley con la mano.

TIFFANI: mio dio quanta gente! Tutta la città è qui?
Esclamò guardandosi intorno
TIFFANI: bè cosa vuoi da mangiare? Vado direttamente al bancone
CELESTE: mmmmmm un’insalata e delle fette di ananas
TIFFANI:  Celeste e la sua taglia 40 !
Rise e si allontanò
Ma Celeste urlò
CELESTE: ahhh da bere dell’acqua leggermente frizzante
TIFFANI: non avevo dubbi!

Celeste si era messa a giocare con il cellulare quando qualcuno si sedette di fronte a lei…alzò lo sguardo e lui era di fronte a lei
JORDAN: Celestuccia sei sempre più bella
CELESTE: e tu sei sempre più deficiente… la sedia è occupata… addio
E ritornò al suo cell
JORDAN:sempre in vena di carinerie eh?!
CELESTE: non meriti neanche le mie risposte
Non alzò neanche lo sguardo
JORDAN: bene allora me ne starò qui a fissarti
Celeste posò il telefonino e assunse un tono nervoso
CELESTE: senti Jordan… cosa vuoi? Non ti sembra di aver creato abbastanza danni?
JORDAN: ti ho già chiesto scusa se non sbaglio
CELESTE: e credi sia sufficiente?
Lui sollevò le spalle , ma forse lei era rimasta molto scottata e delusa
Jordan si alzò in piedi
JORDAN: ok Celeste, ho capito…volevo parlare con te ma tu sei cosi scontrosa… volevo dirti che domani partirò… penso che me ne andrò in Brasile
CELESTE: bon voyage!
Jordan ci restò male
JORDAN: addio
Celeste si tolse dalla faccia quel sorriso finto  e si voltò per vederlo uscire … sentì improvvisamente un tuffo al cuore
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Mentre Tiffani attendeva al bancone le sue ordinazioni, Samantha entrò nel locale con aria di sfida e si diresse verso la ragazza

SAMANTHA: sei contenta? Soddisfatta?
TIFFANI: sei in pieno delirio?
SAMANTHA: fatti gli affari tuoi barbie !
TIFFANI: ma di che diamine stai parlando?
SAMANTHA: dovevi andare in giro a dire che mio padre mi ha picchiata?!
Si tolse gli occhiali da sole, mostrando il livido enorme sul viso..poi vedendo che intorno la fissavano, se li rimise e abbassò la voce
SAMANTHA: ritorna da dove sei venuta !
Tiffani rimase a bocca aperta vedendo il livido, ma non aveva parlato con nessuno dell’episodio della mattina
TIFFANI: ok Samantha…io non so di cosa tu stia parlando…dico sul serio, fatti veder da un medico…ma bravo però
Le si avvicinò e le sussurrò
TIFFANI: stamattina ho visto un uomo , che presumo sia tuo padre, darti uno schiaffo, ma ti giuro che non ne ho parlato con nessuno…non sono un mostro!
Anzi mi dispiace da morire

Rose da dietro il bancone aveva assistito a tutta la scena
ROSE: senti Sam… tutti sanno chi sia Doug O’Donnell, quindi non prendertela con lei e cerca di fare qualcosa per te stessa
SAMANTHA: mio padre è una brava persona!
Gli occhi le si riempirono di lacrime, guardò Tiffani e se ne andò
ROSE: povera ragazza …non è la prima volta che strani segni le compaiono sul viso o su altre parti del corpo
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Con pantalone nero, giacchettino rosso, borsa a bauletto ed enormi occhiali da sole, Samantha entrò nella centrale di polizia. Tutti iniziarono a guardarla e a commentare

Arrivò di fronte l’ufficio del detective N.Grant sospirò e bussò
NOAH: avanti
La ragazza entrò titubante
NOAH: Samantha! È successo qualcosa?
Restò sorpreso di vederla lì
SAMANTHA: sto bene, passavo da queste parti e volevo fare un giro nella centrale di Belville
Noah rise e si alzò in piedi andando verso di lei, e notò un livido nero nascosto dagli occhiali
NOAH: che hai fatto alla faccia?
SAMANTHA: niente!
Fece un passo indietro sistemandosi bene gli occhiali
SAMANTHA: sono sbadata ! e ho sbattuto alla finestra…succede
Cercava di mascherare l’ansia, ma Noah non ci credette molto
SAMANTHA: bè ora che sono qui… mi volevo scusare per come mi sono comportata questa mattina e …e volevo anche ringraziarti per tutte le volte che mi hai tirata fuori dai guai e soprattutto per non aver detto nulla a mio padre
Sospirò e cominciavano a sudarle le mani! Samantha O’Donnell che chiedeva scusa!? Non esisteva!
Noah fece cenno di si con la testa
SAMANTHA: adesso vado… volevo dirti che la centrale è davvero grande, carina e ben arredata… però dì ai tuoi uomini di smetterla di fissarmi! Adesso crederanno chissà cosa
5 poliziotti fissavano l’ufficio di Grant commentando tra di loro
NOAH: hanno sempre da ridire! Sta tranquilla! Comunque Sam se hai bisogno sai dove trovarmi e non smetterò mai di dirtelo
Prese dal cassetto un biglietto da visita e glielo porse
NOAH: questo è il mio numero e non esitare ad usarlo
Samantha non voleva prenderlo ma lo accettò e sorrise
SAMANTHA: buona giornata Noah
Uscì con lo sguardo dei poliziotti addosso.
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In tarda serata, Tiffani è in spiaggia al buio…si mette a ballare ascoltando i Limp Bizkit sull’i pod e inciampa in qualcosa …o  meglio…in qualcuno



TIFFANI: oh mio dio…mio dio… le ho fatto male?! Le ho rotto qualcosa?! Sta bene?!
Aveva l’aria seriamente preoccupata.
 Poi lo vide muoversi…
TIFFANI:  ah meno male! E' vivo! Vuole il mio panino?!dovrei avere qualche spicciolo in tasca… ma non ha uno scatolone per dormire?
Disse porgendogli l’hamburger che aveva in mano e guardandosi intorno.
UOMO: parli sempre cosi tanto?! Una cosa mi hai rotto…i timpani! Sto bene!
TIFFANI: scusami …io davvero sono mortificata
UOMO: ti ripeto che sto bene
Tiffani gli porse 2 dollari e l’uomo scoppiò in una sonora risata
TIFFANI: bè se non vuoi il mio hamburger…ti prego accetta questi…
UOMO: ma ti sembro un barbone?
Tiffani lo guardò ma era buio … e forse si rese conto che aveva esagerato
TIFFANI: posso sedermi qui?
L’uomo fece cenno con il braccio di accomodarsi .

La luna uscì finalmente da dietro i grossi nuvoloni e Tiffani vide il volto dell’uomo
TIFFANI: oh mio dio…oh mio dio
UOMO: ma questo povero dio che ti avrà mai fatto ?!
TIFFANI: m…ma tu sei Billy?  Billy Ames!!!
Era molto imbarazzata!
BILLY: esatto
Grazie alla luna anche Billy vide il suo volto e la riconobbe … era molto carina ma anche parecchio logorroica!
BILLY: la nipote di Astrid… giusto? Ti ho intravista stamattina
TIFFANI: si si… sono io …Tiffani piacere
E gli porse la mano…e lui ricambiò il saluto ma in modo freddo.



L’imbarazzo le era arrivato a livelli indefinibili !!!! Pensò di alzarsi e trovare una scusa per andarsene, ma le dispiaceva, allora cercò di intavolare un discorso
TIFFANI: quanta pioggia questa notte! Assurdo! E poi questo panino…mmmmmmmm
E gli diede un morso
TIFFANI: è divino! Vuoi?
Glielo porse
BILLY: no…grazie
Sorrise e Tiffani pensò che quel sorriso al buio era incantevole e non osava immaginare con la luce!
BILLY: davvero vuoi parlare del tempo?
La fissava perplesso
TIFFANI: si… perché non dovremmo?! Vedi..io amo la pioggia… soprattutto il profumo che lascia nell’aria quando smette
Gesticolava con le mani
Billy rimase incantato a fissare il mare…s’intravedeva poco ma si sentiva il rumore delle onde
BILLY: anche lei amava la pioggia
Tiffani ammutolì… non voleva di certo rattristarlo
BILLY: veniva in spiaggia ogni volta che smetteva di piovere… e se ne stava seduta qui ad annusare e ad ascoltare…
Scosse la testa e sorrise
TIFFANI: nonna mi ha detto che era una donna meravigliosa
BILLY: già...lei era perfetta
Tiffani sentiva la tristezza di Billy
TIFFANI: la perfezione è utopia !bè io sono sicura che qualche difetto ce l’avesse !!! Ti va di raccontarmi qualche aneddoto? E non dirmi che non ne ricordi perché ci credo poco!
Rise
BILLY: davvero vuoi ascoltare cose imbarazzanti sul conto di Tamara Ames?!
TIFFANI: ma certo! Ho tutta la notte
BILLY: bè da dove comincio…ah si…era l’estate del 1998………



Iniziò a raccontare cose buffe riguardanti la moglie e risero e continuarono a ridere…Billy non si sentì triste, per la prima volta da quando lei se ne era andata… rideva e lo faceva di gusto. 
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Tiffani e Billy avevano parlato per delle ore e ora stavano rientrando a piedi. Billy la trovava simpatica oltre che logorroica! Ma era riuscita a risollevargli leggermente il morale.

TIFFANI: quindi insegni alla Van Buke University ! wow ! Sono rimasta stupita di sapere che a Belville ci fosse una biblioteca figuriamoci un’università !!
Sorrise
BILLY: eppure è molto rinomata… frequentata da ragazzi di Los Angeles e San Diego … ora che ti sei diplomata hai scelto una facoltà?  A San Francisco c’è la San Francisco State… direi più che ottima
TIFFANI: credimi … il liceo mi ha stremata! Magari trovo un buon lavoro , un appartamentino in centro et voilà!
Billy rise
BILLY:  e ti accontenti di fare la commessa.. O la cameriera… Non è male…
Disse in modo sarcastico
La ragazza sbuffò e si mise a pensare guardando il cielo…stava ritornando il sereno
TIFFANI: ok ok… ho un paio di mesi per cambiare idea…in effetti mi affascina il mondo del giornalismo… vorrei continuare a studiare ma il pensiero mi stanca
BILLY: Bisogna avere degli obiettivi nella vita…credere in qualcosa…dare un senso ai giorni…  non hai nulla da perdere! Anzi..tutto da guadagnare.
Però non sembrava essere convinto
BILLY:Oppure …fa ciò che meglio credi .Programmi la tua vita , provi ad essere felice e quando pensi di aver raggiunto l’apice  capita l’intoppo che manda tutti i sogni a puttane, che fa crollare le tue certezze…
Strinse i pugni e sul suo volto comparve la rabbia mista a dolore. Tiffani aveva capito che si riferiva a Tamara e non osava immaginare di trovarsi nei suoi panni, poteva solo condividere il suo dolore. E rimasero in silenzio continuando a camminare…

Si fermarono …erano giunti a destinazione
BILLY: eccoci qui… Volevo ringraziarti per le chiacchiere e mi dispiace di averti fatto fare tardi
TIFFANI: ma va! Figurati!
Cercò di farlo sorridere e azzardò una battuta
TIFFANI: Quando vuoi… come avrai capito sono una che parla poco, mooolto poco!!
E vide un accenno di sorriso sul volto dell’uomo.
TIFFANI: bè buonanotte allora
E se ne andò verso casa saltellando
Billy mise le mani in tasca , sospirò  e si avviò. 

Aveva sposato Tamara 6 anni prima… l’aveva conosciuta a Seattle quando frequentavano il liceo. L’aveva amata dal primo istante…quando la vide giocare a basket … era un maschiaccio …un’adorabile maschiaccio…gli mancava da morire …
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Erano le 2 del mattino… Billy aprì l’armadio e temporeggiò guardando e toccando i pullover di Tamara, le sue scarpe, i cappotti… tolse tutto e ripose negli scatoloni... si sedette sul letto e sfiorò il cuscino dal lato dove lei dormiva… in quel momento realizzò che lei se n’era andata per sempre … appoggiò la testa sul suo cuscino e chiuse gli occhi con la speranza che il sonno lo ingannasse e al risveglio vederla accanto a sé
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Il cellulare di Noah squillò nelle prime ore del mattino

NOAH: pronto?
SAMANTHA: ho bisogno di te
NOAH: dove sei?
E si mise seduto sul letto
SAMANTHA:  credo di aver fatto una cosa brutta
NOAH: Samantha dimmi dove sei
SAMANTHA: davanti la chiesa
NOAH: ok, non muoverti! Arrivo

Samantha tremava..aveva le mani sporche di sangue…
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Tina era comodamente sdraiata sul divano. Squillò il cellulare

VOCE DI UOMO: allora?
TINA: il pesce ha abboccato
VOCE DI UOMO: bene! Sono fiero di te
TINA: ti avevo detto che ci avrei pensato io e cosi è stato! Henry è un uomo…e come tale non può essermi indifferente
VOCE DI UOMO: tienimi aggiornato e non dire nulla a Miguel
TINA: tranquillo papà, Miguel non saprà niente …buonanotte
Chiuse il telefono

Miguel aveva ascoltato tutto da dietro la porta…
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FINE


special guest star...Stephen Collins as Henry Van Buke 


... il terzo episodio vi aspetta il 30 Marzo alle 15:00 qui sul blog













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