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...benvenuti a Belville
venerdì 30 marzo 2012
1x03 " Pene d'Amor Perdute"
Samantha se ne stava
immobile fissando il vuoto… si guardò le mani insanguinate e il cuore le
batteva così forte, quasi da volerle uscire dal petto.
La Mercedes nera
parcheggiò davanti la chiesa, Noah scese dall’auto e corse da lei
NOAH: Sam!
NOAH: vieni
Lei lo fissava con la
bocca aperta, non riusciva a parlare… era in stato di shock
Noah la condusse nella
macchina
SAMANTHA: l’ho ucciso…
ho ucciso mio padre
Riuscì a sussurrare
Noah guidava e con la
coda dell’occhio vide le lacrime scenderle sul viso
NOAH: te la senti di
raccontarmi cosa è successo?
Ci fu silenzio per
qualche secondo, parcheggiò in un angolo isolato. Era mattina presto, circa le
6 e 30 e Belville si stava svegliando…
SAMANTHA: togli questo
sangue!
Urlava e si strofinava
con violenza le mani
SAMANTHA: toglimi
questo sangue di dosso!
Urlava e piangeva
NOAH: Sam! Sam!
Calmati!
L’abbracciò
istintivamente, lei singhiozzava… ma si calmò
Noah sciolse
l’abbraccio
NOAH: dimmi cosa è
successo ieri sera… io sono qui…sono qui ad ascoltarti
SAMANTHA: non la
smetteva...
Si fissava le mani e le
lacrime iniziarono di nuovo a scendere
SAMANTHA: mi urlava
contro … forte… e io…io l’ho colpito con un coltello
Cominciò a singhiozzare
nuovamente
NOAH: dov’è Doug
adesso?
SAMANTHA: a terra c’era
tanto sangue e ho cercato di aiutarlo, ma sono fuggita!
Lo guardò
SAMANTHA: ho paura
Noah! Io non volevo! Non volevo! Ma avrebbe continuato a farmi del male
Piangeva a dirotto
NOAH: va tutto bene!
L’abbracciò di nuovo e
Samantha si sentiva al sicuro.
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JORDAN: mi manchi …
Sfiora la foto e se ne
va… ma in lontananza, Billy osserva il fratello con aria sospettosa.
Noah era giunto davanti
villa O’Donnell.
NOAH: resta qui in
macchina… entro in casa per qualche minuto
Prese la mano di
Samantha per rassicurarla e lei fece cenno di si con la testa
Noah scese dall’auto e
si diresse verso l’ingresso ma prima si voltò per farle un sorriso… se davvero
aveva ucciso Doug , era in guai seri e lui questa volta non avrebbe potuto
aiutarla. Samantha O’Donnell spesso era nei casini per festini a base di alcool
e droga e nessuno avrebbe creduto alla tesi della legittima difesa.
La porta era aperta e
c’era un silenzio inquietante…
In cucina c’era una
pozza di sangue ma di Doug nessuna traccia.
Noah udì
improvvisamente dei rumori provenienti dal piano di sopra… prese la pistola e
fece le scale , c’erano gocce di sangue dappertutto…
Sentì di nuovo rumori
dal bagno degli ospiti… entrò e…
NOAH: mani in alto!
Urlò puntando la
pistola contro l’uomo chino sul lavandino
UOMO: Noah! Stavo per
chiamarti
NOAH: Doug?!
DOUG: ho bisogno di …
Non finì la frase che
si accasciò sul pavimento…aveva gli abiti sporchi di sangue ed era bianco
cadaverico…. Aveva perso molto sangue…
Noah chiamò
immediatamente un’ambulanza
L’uomo era rimasto
privo di sensi per alcune ore, presentava una ferita da taglio sull’addome
Si assicurò che
respirasse prima di andare a rassicurare Samantha
NOAH: è vivo! Almeno
per adesso! L’ho trovato in bagno, di sopra, ma è svenuto…ha perso molto
sangue. Sta arrivando l’ambulanza
Samantha non sapeva se
essere sollevata o meno, fatto sta che non disse nulla
NOAH: prega Dio
affinché sopravviva, altrimenti non so che fine farai e io non potrò far nulla
per te
La ragazza lo fissava
preoccupata e disperata.
Nel frattempo arrivò
l’ambulanza che portò Doug al Belville Center Hospital
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Tina si scostò gli
occhiali e si rivolse alla donna
TINA: provvedi a
chiamare qualcuno per pulire la piscina… l’acqua è sporca… credo ci sia un
guasto
CANDY: si signora…
chiamo un tecnico
Ritornò a pulire
Miguel si avvicinò alla
sorella e si sedette sulla sdraio accanto alla sua
MIGUEL: sempre a dare
ordini eh?!
TINA: sempre a
scherzare eh?!
Gli rispose in tono
ironico
Miguel si servì un po’
di the e ammirava il paesaggio da dietro i suoi occhiali da sole.
MIGUEL: suppongo sia
Henry
TINA: indovinato!
Sorrise
MIGUEL: quindi niente
divorzio… sei tornata per riconquistarlo
Miguel era convinto che
la sorella stava tramando qualcosa ai danni del povero uomo
TINA: sono tornata
perché amo mio marito
MIGUEL: certo certo!
Sei brava a mentire ma io ti conosco… sta attenta a ciò che fai, un giorno ti
troverai nei guai
TINA: non dire idiozie!
Cercava di mascherare
la realtà… Miguel aveva ragione
MIGUEL: comunque questa
sera non sarò presente, ho intenzione di uscire con amici… non ti dispiace
vero?
TINA: oh no! Vai pure!
Anzi sono anche felice che tu non ci sia…
Sorrise, aveva in mente
di sedurlo…
MIGUEL: ehiiiiiii
Jeremy!
Jeremy stava scendendo
i 5 scalini che portavano alla piscina
JEREMY: buongiorno
Poi vide Tina
JEREMY: buongiorno Tina
La donna abbassò gli
occhiali e lo squadrò da testa a piedi, con aria disgustata. Gli fece un cenno
con la mano…
MIGUEL: noi
andiamo…buon proseguimento sorella
JEREMY: arrivederci
Disse rivolto a Tina,
ma lei neanche lo ascoltava
JEREMY: certo che tua
sorella diventa sempre più gentile
Disse all’amico mentre
si allontanavano
Miguel rise
MIGUEL: non sperarci!
Io ormai ci ho rinunciato
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Tiffani stava andando a
piedi al BelRose e si guardava intorno stupita nel vedere tanta gente.
Il BelRose era stra
pieno d’altronde come al solito… si trovò ad assistere ad una tecnica di
corteggiamento…
Un tipo carino seduto
ad un tavolo con altri 3 ragazzi, fissava Ashley e la seguiva con lo sguardo…
Ashley serviva ai
tavoli e ogni tanto incrociava lo sguardo di un tipo carino seduto con 3 amici…
Insomma la scena la
faceva sorridere
Ashley arrivò dietro il
bancone per preparare dei drink, Tiffani la osservava con aria ironica
ASHLEY: ciao Tiff
La ragazza sorrise ma
non rispose
ASHLEY: perché ridi?
Stai bene?
TIFFANI: oh io sto bene
e tu???
Continuò a sorridere,
mettendo Ashley a disagio
ASHLEY: sto bene grazie
Uscì da dietro il
bancone con il vassoio dei drink, Tiffani la seguì
ASHLEY: perché mi
segui?
TIFFANI: potresti
inciampare! Oggi c’è un sacco di gente…gente nuova e carina
Disse alludendo al tipo
che continuava a guardare la cameriera
Lasciò i drink al
tavolo numero 6
TIFFANI: la nonna mi
aveva avvisata che sarebbero venuti dei turisti
ASHLEY: si… centinaia
di turisti avremo in città fino ad agosto
Ritornò dietro il
bancone e Tiffani si sedette sullo sgabello di fronte
Il tipo fissava Ashley
e lei gli sorrise, ma si rese presto conto che Tiffani la osservava
ASHLEY: allora
raccontami di Billy
Cercava di deviarle
l’attenzione
TIFFANI: naaaaaaaa non
cambiare discorso! Ho visto quel sorriso
E si voltò per guardare
il ragazzo
ASHLEY: non so a cosa
tu ti riferisca
Faceva finta di nulla
pulendo il bancone
TIFFANI: mi riferisco a
mister sguardo dolce seduto al tavolo numero 12
ASHLEY: ma che dici?!
Guardò verso il tavolo
ASHLEY: ci sono 4
ragazzi a quel tavolo e allora?
TIFFANI: mi piace
quando fai finta di non voler capire!
Sorrise
ASHLEY: quel tipo fissa
te
TIFFANI: certo come no!
Vuoi una dimostrazione? Bene! Vai a pulire il tavolo laggiù
Disse mostrandole il
tavolino dall’altro lato del locale
TIFFANI: e poi vedrai i
suoi occhi verso chi sono puntati
ASHLEY: ma non essere
ridicola!
TIFFANI: allora ho
ragione! Quel bel moro fissa proprio te
ASHLEY: shhhhhhhhh!
Abbassa la voce!
Diventò rosso
peperoncino come al solito
ASHLEY : ok ok! È Matt Pryor. Un texano che viene qui ogni anno
TIFFANI: Matt!
Si girò per guardarlo
ASHLEY: potresti
evitare di girarti ogni secondo?!
TIFFANI: ma è uno
schianto!
ASHLEY: si …c’è di
meglio
Faceva finta
TIFFANI: parlami di lui
ASHLEY: cosa vuoi che
ti dica… lo conosco poco… viene spesso qui a mangiare, vive a San Antonio
Disse allungando
l’occhio su di lui ogni tanto
TIFFANI: e come mai ti
fissa?
ASHLEY: avrà qualche
problema di vista!
Scherzò
Miguel e Jeremy entrarono
al BelRose e raggiunsero Tiffani e Ashley al bancone
MIGUEL: hola chicas!
E guardò Tiffani molto
ma molto attentamente
JEREMY: salve ragazze!
MIGUEL: Ashley ! Il tuo
ammiratore barra fan è arrivato
TIFFANI: ahhh allora
anche voi lo conoscete!
Un mega sorriso le si
stampò in viso
JEREMY: certo che
si…sbava per Ashley da anni ormai
Ashley ascoltava e
sistemava i dosatori di maionese e ketchup
MIGUEL: non c’è trippa
per gatti! Vero Ashley????
ASHLEY: già! Adesso
smettetela! E’ carino si…ma non fa per me
Cosi dicendo andò a
sparecchiare dei tavoli
JEREMY: secondo me non
ammetterà mai che gli piace
Tiffani voleva fare
qualcosa per la ragazza, guardò Matt poi si accorse che Miguel la stava
spogliando con gli occhi
TIFFANI: mi stai
facendo la radiografia?
Miguel rise
MIGUEL: mi piace questa
tua ironia e non solo…
La guardava con
passionalità
MIGUEL: senti… questa
settimana c’è la maratona Woody Allen al cinema…se ti va, stasera potremmo
andare a vedere un film

MIGUEL: ho un amico che
lavora al cinema, potrei dirgli di fare un’eccezione questa sera e trasmettere
il film che vorresti
Tiffani era sorpresa
TIFFANI: wow! Faresti
questo per me? Grazie
MIGUEL: figurati!
La ragazza si rivolse a
Jeremy che stava sorseggiando un caffè
TIFFANI: Jeremy vieni
anche tu?
Miguel si voltò verso
di lui facendo delle smorfie per fargli intendere che doveva dire di no
JEREMY: mi piacerebbe!
Ma sono indietro con i piani di studi e devo pensarci io, visto cosa è successo
al professor Ames
TIFFANI: peccato!
Guardò Miguel
dispiaciuta
MIGUEL: si è un vero
peccato!
Finse dispiacere
TIFFANI: mi è venuta
un’idea
Si alzò andò da Ashley,
la prese per un braccio e si diresse verso Matt
Matt si trovò davanti
una ragazza troppo sorridente e un’altra che aveva tutta l’aria di voler
sprofondare nel pavimento
ASHLEY: Tiffani! Ma che
fai!
Esclamò sussurrando
TIFFANI: ciao!!! Io
sono Tiffani e lei la conosci vero?
Mollò la presa e Ashley
teneva lo sguardo basso
MATT: ciao Tiffani…si
la conosco …ciao Ashley
Si rivolse alla ragazza
che alzò furtivamente lo sguardo per sorridergli
ASHLEY: ciao Matt
Matt non faceva neanche
caso a Tiffani…era incantato dalla ragazza bionda con la testa bassa che
stringeva i pugni
MATT: io sono Matt
E strinse la mano di
Tiffani , che pensò finalmente di essere stata notata!
TIFFANI: so che sei
texano, cosa fai di bello nella vita?
MATT: studio ingegneria
a Houston
Continuava a fissare
Ashley. Tiffani si accorse che anche lui diventava rosso!!! Una cosa in comune
con la ragazza!
TIFFANI:
interessante…bè adesso che ci siamo “conosciuti”… stasera, se ti va… andiamo al
cinema con un amico,Miguel,penso tu lo conosca, potresti unirti a noi
Disse mostrandogli il
ragazzo che era ancora al bancone con Jeremy
MATT: si certo che lo
conosco… tu ci sarai Ashley???
La ragazza era muta e
arrabbiata con Tiffani!
TIFFANI: ma si che ci
sarà!
Le diede un leggero
spintone con il fianco
TIFFANI: allora a
stasera, ci vediamo alle 19:30 davanti il cinema. E’ stato un piacere! Ciao!
Sorrise
MATT: a stasera!
Poi guardò Ashley
MATT: a stasera Ashley
Lo salutò con un
sorriso, questa volta fu lei a prendere l’amica per un braccio e si
allontanarono.
ASHLEY: perché lo hai
fatto?
Era arrabbiata! Molto
arrabbiata!
TIFFANI: ti ho aiutato…
so che ti piace!
ASHLEY: e chi te lo ha
detto! Non dovevi farlo!
TIFFANI: scusami! Ho
pensato di approfittare per un’uscita a quattro, visto che Miguel mi ha
invitata al cinema
Ashley adesso era adirata!
Si accorse di essere più nervosa del fatto che Miguel avesse invitato lei
piuttosto dell’uscita a sorpresa con Matt
ASHLEY: cerca di non
pensare più a me
Andò dietro, nella
cucina
Tiffani si sentiva in
colpa
MIGUEL: fammi capire..
hai invitato Matt ad uscire con noi?
TIFFANI: si… io pensavo
le piacesse
MIGUEL: vado a parlarle
Tiffani era
dispiaciuta.
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Al Belville Center
Hospital Doug aveva ripreso conoscenza, era stato trasfuso e operato per la
lacerazione allo stomaco.
Noah andò da lui per
fargli qualche domanda, entrò nella sua stanza nel reparto di chirurgia. Era
una stanza fredda e apatica…
Doug vide Noah sulla
soglia della porta
DOUG: entra!
NOAH: sono felice che
ti sia ripreso
DOUG: volevo
ringraziarti…se tu non fossi arrivato a casa, credo che sarei morto
dissanguato…
Noah abbassò lo sguardo
e si mise a sedere sulla sedia
DOUG: perché ti trovavi
a casa mia?
Gli chiese sospettoso
NOAH: so che è stata
Samantha…mi ha chiamata disperata in cerca di aiuto
DOUG: non la passerà
liscia!!!!!
Si stava innervosendo
DOUG: appena l’avrò fra
le mani le darò una bella lezione!
NOAH: sono sicuro che
non voleva farti del male
DOUG: ah no!? Non la
difendere! Chissà quale droga aveva assunto! Arrestala! Devi arrestarla!!!!
Urlava
NOAH: cerca di calmarti,
sei stato appena operato e non devi affaticarti
Si mise in piedi e gli
si avvicinò
DOUG: credo che qualche
mese di riformatorio le facciano bene! Avrei fatto meglio a lasciarla andare
con sua madre! Porta solo guai!
NOAH: senti..adesso
riposa… appena ti riprendi parleremo dell’accaduto. Volevo dirti che lei è a
casa mia e me ne occuperò io, se per te va bene
Noah voleva al più
presto chiarire con Doug… lui mentiva benissimo. Voleva credere a Samantha.
DOUG: ok , cerca di non
farti uccidere… è esaurita!
Poi assunse un tono più
pacato
DOUG: aiutala, se puoi…
ai medici ho detto che mi sono fatto accidentalmente male con dei coltelli che
stavo pulendo. Nonostante tutto le voglio bene, e se dico cose fuori luogo è
perché sono deluso…tutto qui
Sembrava seriamente
dispiaciuto.
NOAH: sta tranquillo,
baderò io a lei e poi chiariremo tutto… buona giornata Doug
E uscì, mentre Doug
iniziò a piangere silenziosamente…
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Samantha se ne stava
sdraiata sul divano fissando il soffitto… Noah arrivò dalla cucina con due
tazze di thè fumante in mano
NOAH: tieni!
Le porse la tazza che
la ragazza afferrò, dopo essersi messa seduta, Noah si sedette accanto a lei
SAMANTHA: allora? Come
sta?
Chiese iniziando a
sorseggiare
NOAH: l’operazione è andata
bene, ha ripreso conoscenza… si rimetterà presto
Samantha sospirò
NOAH: sa benissimo che
sei stata tu, ma in fondo ti vuole bene e ha nascosto il reale accaduto ai
medici e anche alla polizia a quanto pare
Samantha sorrise e
scosse la testa
SAMANTHA: dici di
conoscere me e Doug da anni, ma in realtà non sembra così! Tu non sai che uomo
sia mio padre! O sei un tonto o hai fatto finta di non vedere
Sembrava avesse
ritrovato il sarcasmo perduto
NOAH: Doug è sempre
stato un ottimo amico, un buon cittadino, faceva la raccolta differenziata e da
10 anni era nel comitato organizzativo della festa del ringraziamento… eri tu
la pecora nera…
Lei alzò lo sguardo
verso di lui
SAMANTHA: già… sono io,
per tutti è comodo darmi la colpa di tutto, ma vivere con lui 24 ore su 24, 365
giorni su 365 è terribile credimi, è vero che non andiamo d’accordo, la
pensiamo diversamente su quasi tutto ma…
Ma Noah continuava a
non capire
SAMANTHA: circa 6 anni
fa cominciò ad avere delle crisi, passava dalla tranquillità all’euforia e
all’esasperazione in pochi minuti e mi aggrediva per una sciocchezza... il
livido che hai visto quel giorno che venni in centrale, bè… mi aveva picchiata
NOAH: mi dispiace io
non sapevo, ma è stato da uno specialista?
Samantha scosse la
testa
SAMANTHA: no, non vuole
sentirne parlare. Ho anche saputo che a lavoro le cose non vanno bene ed è un
periodo che i suoi attacchi sono peggiorati
Lei fece cenno di si
con il capo
SAMANTHA: io ho paura
che mi faccia del male di nuovo
NOAH: non glielo
permetterò, se si farà curare vedrai che la situazione migliorerà
Ma Samantha in cuor suo
sperava che il male di suo padre fossi così grave da rinchiuderlo…la
prospettiva di essere protetta e aiutata da Noah le piaceva
Noah si alzò dal divano
e prese le due tazze
NOAH: devo tornare in
centrale, tu fai come se fossi a casa tua, il frigo è pieno di roba da
mangiare, puoi riposare sul mio letto se ti va. Il mio numero ce l’hai, chiama
per qualsiasi cosa. Tornerò per cena
Samantha si sdraiò
nuovamente, fissò il soffitto e un sorriso le si stampò sul viso…
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Jordan bussò alla porta
di Celeste, era leggermente agitato
Aprì Astrid
JORDAN: buongiorno
Astrid! ti trovo incantevole
Le fece un sorriso che
Astrid trovava molto seducente
ASTRID: posso aiutarti?
JORDAN:: cercavo
Celeste…è in casa?
ASTRID: no mi dispiace,
è uscita per delle commissioni qualche minuto fa
JORDAN: speravo di
trovarla…
Era seriamente
dispiaciuto
JORDAN: potresti dirle
che ero passato per salutarla, sto partendo
ASTRID: certo lo farò,
sta tranquillo
JORDAN: ok ti
ringrazio…allora addio Astrid
E se ne andò
Astrid chiuse la porta
e Celeste arrivò dalla cucina
ASTRID: voleva
salutarti
CELESTE: si, ho sentito
Lo guardò dalla
finestra, e sentì la malinconia addosso
ASTRID: un giorno ti
deciderai a raccontarmi cosa è successo tra te e quel ragazzo?
CELESTE: nonna, sai già
tutto
ASTRID: io intendevo la
verità, non la storiella che ti sei inventata
Continuava a guardare
dalla finestra… Jordan aveva messo il casco e partì con la sua moto. Celeste lo
aveva lasciato andare e sentì un dolore allo stomaco…chiuse gli occhi
CELESTE: lo amavo… lo
amo… nonna
Si voltò con le lacrime
agli occhi
CELESTE: vuoi la
verità?!…6 mesi fa…
Stava per rivelarle
qualcosa quando all’improvviso si udì un forte rumore…
Celeste e Astrid
uscirono sulla strada… un furgoncino bianco aveva la parte anteriore sfondata…
Celeste si avvicinò e le si bloccò il respiro…
Un uomo giaceva a terra
… e una Harley era stata scaraventata a metri di distanza
Jordan giaceva a terra…
Billy osservava il
fratello intento a sistemare la moto. In fondo quel fratello cosi diverso da
lui, così ribelle…gli mancava e non lo avrebbe mai ammesso a se stesso,
chiedergli di restare era osare troppo, sarebbe stato come tarpargli le ali …
JORDAN: ok, è tutto
pronto, mi dispiace solo che Joshua sia a San Diego, avrei voluto tanto
salutarlo
BILLY: lo farò io
E gli diede una pacca
sulla spalla
JORDAN: bene! Tolgo il
disturbo! Mi farò vivo io, non appena giungo a destinazione ti manderò una
cartolina per mostrarti la mia meta
BILLY: ok
Fece un sorriso che
Jordan ricambiò
Salì sulla moto e mise
il casco, e con freddezza i due si salutarono
JORDAN: ciao Billy
BILLY: sta attento
JORDAN: me la caverò
Cosi dicendo uscì dal
vialetto e sfrecciò sulla strada mentre Billy lo seguì con lo sguardo…poi si
voltò per rientrare in casa quando udì quel terribile rumore…
Capì che qualcosa era
successo a Jordan…
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Miguel era riuscito a
calmare Ashley e nel tardo pomeriggio Tiffani andò a casa della ragazza per
scusarsi
Ashley era seduta
davanti lo specchio nella sua stanza
ASHLEY: entra
Le sorrise voltandosi
TIFFANI: mi dispiace!
Scusami! Non riesco mai a farmi gli affari miei
Disse velocemente!
Ashley si alzò continuando a sorridere
ASHLEY: va tutto bene,
scusami tu se ho reagito in quel modo
TIFFANI: non scusarti!
Mi sento in colpa per averti organizzato uno pseudo circa quasi appuntamento
con Matt
ASHLEY: credo non sia
poi cosi difficile guardare un film accanto a lui
TIFFANI: allora
verraiiiiiiii
Felicemente l’abbracciò
ASHLEY: si verrò! Però
se mi stritoli invece del cinema andrò in ospedale
Tiff mollò la presa,
era felice che l’amica non le portasse rancore
ASHLEY: devi aiutarmi a
scegliere cosa mettere
TIFFANI: ci pensa
wonder Tiffani! Fammi vedere il tuo guardaroba
Ashley aprì l’armadio e
Tiffani rimase a bocca aperta … aveva abiti spenti e insulsi
TIFFANI: tutto qui?
La guardò sorpresa
ASHLEY: si… perché?
Rispose titubante
TIFFANI: tesoro ! sei
troppo santa! Con questi vestiti non andrai da nessuna parte!
ASHLEY: infatti non
devo andare da nessuna parte… ho il mio stile
TIFFANI: si…VERGINE FOR
LIFE !
Scherzò
Mentre Ashley si
cambiava, Tiffani ammirava le foto e i trofei
TIFFANI: sei una
ballerina?
ASHLEY: lo ero
TIFFANI: ora non più?
ASHLEY: no
TIFFANI: come mai?
Prese in mano una foto
di Ashley da bambina con il tutù
Ashley entrò nella
stanza …era bellissima!
ASHLEY: circa 6 anni fa
ho avuto un piccolo incidente al ginocchio e sono stata costretta a smettere
TIFFANI: ti manca?
ASHLEY: ogni tanto
Sentì la tristezza
nella sua voce
TIFFANI: ora passiamo a
trucco e parrucco! Vedrai sarai irriconoscibile
ASHLEY: ti prego! Sii
magnanima!
TIFFANI: fidati
ragazza!
Prese la spazzola e
iniziò a pettinare…
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Miguel era passato a
prendere le ragazze… Matt era davanti il cinema

MIGUEL: hai fatto un
ottimo lavoro
Disse rivolto a Tiffani
e guardando Ashley
TIFFANI: ciao Matt! Sei
puntualissimo
MATT: non volevo farvi
attendere…ciao Miguel
Lo salutò con una pacca
sulla spalla, poi andò verso Ashley
MATT: ciao Ashley…sei
bellissima
ASHLEY: grazie
TIFFANI: bene! Vogliamo
entrare e spararci questo bel filmetto?!
Entrarono nel cinema.
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Samantha girovagava per
casa Grant… era tappezzata di foto di Clare, la figlia di Noah, e c’erano un
paio di foto con Billy
Aprì il suo armadio e
sfiorò la sfilza di camicie… prese quella bianca e la indossò… si ammirò allo
specchio sciogliendosi i lunghi capelli che aveva legati con un nastro
Entrò in cucina, accese
la radio… stavano trasmettendo un medley dei Beach Boys. Iniziò a ballare
cercando in ogni armadietto una pentola, aveva intenzione di preparare la cena
per Noah.
Nel frattempo Noah era
stato in ospedale, Doug era stato già sottoposto ad una visita psichiatrica e
aveva accettato di farsi aiutare e voleva assolutamente riabbracciare sua
figlia…
Intorno alle 21:30
Samantha vide la Mercedes parcheggiare nel vialetto, spense la radio e assunse
un aspetto triste e disperato, si sistemò i capelli e iniziò ad apparecchiare.
Noah entrò in cucina e
la vide di spalle, era china a sistemare la tovaglia…indossava solo la sua
camicia… la trovava tremendamente sexy
SAMANTHA: bentornato
Si voltò avvicinandosi,
e gli diede un bacio sulla guancia
NOAH: che profumino!
SAMANTHA: ho preparato
qualcosa se non ti dispiace
Disse prendendo i
piatti dalla dispensa
NOAH: figurati!
Si mise a sbirciare sotto
il coperchio
SAMANTHA: in cucina
sono una frana! Ho preparato l’unico piatto che mi riesce…il chili…ma non ho
trovato il peperoncino
NOAH: sarà ottimo lo
stesso
Le sorrise
NOAH: sono stato in
ospedale
SAMANTHA: prima
mangiamo ok? Mi racconterai dopo
Samantha cercò sempre
di mantenere un certo dispiacere… quasi volesse impietosirlo
Il chili era più che
buono e lei era soddisfatta! Noah si mise a sparecchiare e Samantha insistette
per lavare i piatti…
NOAH: Doug vuole farsi
curare… lo psichiatra sospetta un disturbo dell’umore
Samantha stava
asciugando i bicchieri e si fermò per ascoltare
NOAH: il dottor Benton
si occuperà di lui, e vorrà parlare con te. Doug mi ha chiesto se stavi bene e
ci sta molto male, credimi…ha accettato di farsi curare soprattutto per te,
dovresti andare a trovarlo
Poi si riprese
SAMANTHA: non
ancora…vederlo mi farebbe star peggio, tra qualche giorno andrò da lui
NOAH: ok, nessuna
fretta
Continuò a pulire e lei
strinse i pugni, non voleva assolutamente rivederlo
SAMANTHA: mi dispiace
darti disturbo, mi stai ospitando e te ne sarò grata in eterno, ma tornerò a
casa mia, non puoi badare a me
Disse in tono pietoso
NOAH: piantala! Non
crei disturbo! Cucini per me! Cosa potrei volere di più dalla vita
Rise
NOAH: puoi stare qui
fino a quando vorrai
Le sorrise e le si
illuminarono gli occhi…in quel momento voleva urlare dalla gioia. La tecnica
della pietà sembrava funzionare.
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Tina aveva indossato un
tubino nero con ampia scollatura, tacco 10, capelli sciolti con i ricci ribelli
e rossetto rosso… adorava agghindarsi e Henry amava il suo corpo sinuoso.
Si versò dello scotch
con ghiaccio attendendo il suo arrivo.
Suonarono alla porta e
Candy andò aprire, Tina si sistemò il vestito e si guardò nello specchio del
salone.
TINA: Henry finalmente
Lo baciò sulla guancia,
poi si fece ammirare in tutto il suo splendore…Henry non riusciva a toglierle
gli occhi di dosso
HENRY: stai benissimo,
come sempre
TINA: troppo buono…
sempre a lusingarmi
Gli sorrise
TINA: prima di cena
gradisci uno scotch? O altro
HENRY: faccio da me,
accomodati pure
Si tolse la giacca e
mise del ghiaccio nel bicchiere,si servì da bere e poi si mise accanto a lei
sul divano
HENRY: oggi ho chiamato
Mark
Iniziò a sorseggiare
TINA: cosa gli hai
detto?
HENRY: bè…gli ho detto
di interrompere momentaneamente qualsiasi procedura contro di te
TINA: momentaneamente?
Le piaceva poco quel
termine
Lui posò il bicchiere e
posò anche quello della donna, e iniziò ad accarezzarle il viso
HENRY: tesoro per me
non è semplice fidarmi di te, ma non nego che ti desidero da morire, ho creduto
nel nostro matrimonio fino alla fine, ho sperato che tu cambiassi idea e ora
che l’hai cambiata sento che forse è inutile…è tardi
Tina lo zittì
mettendogli un dito sulla bocca
TINA: shhhhhhhhhh !
adesso sono qui e voglio combattere per riavere la tua fiducia e la serenità
che avevamo un tempo, e non dire che è tardi o inutile, non è così… non è mai
tardi per una seconda chance e non è inutile se ci amiamo ancora
Mentiva alla grande!!!
Si avvicinò all’uomo e
iniziò a baciarlo …
Ormai era fatta… ci era
cascato in pieno.
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Celeste se ne stava
sulla sedia della sala d’attesa del Belville C.H. ..piangeva e tremava
CELESTE: mi sono
nascosta! Lui era venuto a salutarmi e io sono stata una vigliacca!
Continuava a ripetersi
ad alta voce
Cercava di consolarla
Il pensiero che forse
l’ultima parola che gli aveva detto era “Bon Voyage” la tormentava
Billy arrivò nella sala
d’attesa e Celeste corse verso di lui
CELESTE. Allora come
sta?
BILLY: ha fratture
multiple su tutto il corpo e non riprende conoscenza, lo stanno trasportando a
Los Angeles…sto andando lì
Billy non aveva
pianto…era rimasto freddo
CELESTE: vengo con te
La nonna l’abbracciò
ASTRID: ti chiamo più
tardi, stai con lui
Prese la borsa e lo
seguì…si voltò per guardare la nonna e uscì.
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Il film era terminato…
Ashley si stava divertendo se non fosse per la coca cola finita sulla
camicetta!
MIGUEL: che ne dite di
una pizza???
TIFFANI: si! Ottima
idea…i pop corn non mi hanno saziata
ASHLEY: con la camicia
in questo stato mi sento a disagio
MATT: se vuoi ti porto
a casa, ti cambi e li raggiungiamo
TIFFANI: troppo gentile
Matt!
Gli sorrise
ASHLEY: ok, se non ti
crea disturbo
MATT: non dirlo
neanche, dove vi troviamo?
Si rivolse a Miguel
MIGUEL: da “Pizza
Napoli”
MATT: perfetto…andiamo?
E si diressero alla sua
auto
Tiffani si sentiva
soddisfatta nel vedere Ashley un po’ più a suo agio
MIGUEL: ti vedo
entusiasta!
TIFFANI: Matt mi piace!
MIGUEL: devo
preoccuparmi?!
TIFFANI: daiiiii
Sorrise ammirando il
paesaggio…c’era cosi tanta tranquillità e pace
TIFFANI: mi riferivo ad
Ashley… è una ragazza così dolce, ingenua …pura
MIGUEL: è splendida,
non a caso è la mia migliore amica…ma adesso perché non parliamo di noi?
TIFFANI: di noi? Cioè?
MIGUEL: potremmo uscire
insieme di nuovo, sempre se ti va, ma la prossima volta soli, io e te
TIFFANI: la cosa che mi
piace di te è che non sei il solito riccone snob, esasperato e innamorato di
sé!
MIGUEL: è un si?!
TIFFANI: credo ci si
possa lavorare
MIGUEL: è un si!
Tiffani rise… Miguel in
fondo era un ragazzo interessante, e uscire di nuovo con lui non le
dispiaceva…tutt’altro!
MIGUEL: eccoci…qui
fanno la miglior pizza di tutta la California
Si fermarono di fronte
un localino con le tende a strisce verdi, bianche e rosse come la bandiera
italiana.
MIGUEL: no noooo!
Nessuno batte il “Pizza Napoli”
TIFFANI: un giorno
verrai a San Francisco e ti ricrederai
Miguel sorrise e si
mise di fronte a lei
MIGUEL: se vieni a
mangiarla con me la pizza… è probabile che ti dia ragione… ma penso che la tua
presenza renda anche un piatto di patatine fritte le più buone di tutto il
pianeta
La fissava con occhi
sensuali che costrinsero la ragazza ad abbassare lo sguardo
MIGUEL: oh oh! Miss Armstrong sa diventar rossa
TIFFANI: no! Fa solo
molto caldo
MIGUEL: sei ancor più
bella
Tiffani sollevò lo
sguardo e i suoi occhi si persero in quelli neri e profondi di Miguel, di
solito aveva sempre un escamotage per uscire dalle situazioni ambigue… ma in
quel momento non riusciva a pensare, non riusciva a parlare…
Miguel le scostò i
capelli, le accarezzò la guancia …si avvicinò lentamente al suo viso... alla
sua bocca… poi Tiffani, oltre la spalla di Miguel, vide Ashley in piedi a
fissarli…e lì capì…
Ashley girò i tacchi e
se ne andò con Matt
TIFFANI: Ashley!
Corse verso di lei… ma
era già nella macchina in moto
TIFFANI: accidenti!
Ora odiava se stessa,
era stata una stupida! Ashley era cotta del suo migliore amico…quell’amico che
lei stava per baciare.
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Ashley sapeva di aver
esagerato, e pensava al povero Matt che le era accanto
ASHLEY: voglio tornare
a casa
Rispose nervosamente
MATT: certo…stai bene?
D’un tratto sei risalita in macchina senza spiegazioni
ASHLEY: mi dispiace… tu
non centri nulla
Sospirava continuamente
MATT: tranquilla, ti
riporto a casa
Lei poi si voltò verso
di lui
ASHLEY: oddio! Non è
giusto che me la prenda con te! Ti va se andiamo a prenderci un caffè?
Gli occhi di Matt si
illuminarono
MATT: si!
Restarono in silenzio
qualche secondo, Matt vedeva che la ragazza era a disagio e triste
MATT: Ashley non devi
spiegarmi nulla. Davvero.
ASHLEY: tranquillo, ho
solo voglia di un buon caffè
Si sforzò di sorridere
Miguel e Ashley erano
amici sin dai tempi dell’asilo, avevano condiviso ogni cosa…lui si confidava e
non le aveva detto di essere interessato a Tiffani, ma aveva superato la cosa…
però vederli sul punto di baciarsi la fece star male… era sempre stata convinta
che Miguel fosse l’uomo della sua vita, ma non glielo aveva mai rivelato… forse
era solo un film che si era creata nella sua testa… forse ci aveva creduto
troppo… la realtà era ben diversa.
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ASHLEY: grazie
MATT: per cosa?
Soffiò nella sua tazza
ASHLEY: per la tua
discrezione, sei molto gentile e comprensivo con me
MATT: in 5 anni non ti
sei mai accorta di me… averti qui di fronte adesso è toccare il cielo con un
dito per me
ASHLEY: 5 anni ?
MATT: non dirmi che i
tuoi amici non ti hanno mai detto nulla?
Ashley fece cenno di no
MATT: secondo te perché
passo ogni estate qui, perché spendo 200 dollari a settimana di hamburger e
cappuccini al BelRose?! Lo faccio per te, per vederti
Diventò rosso e ad
Ashley sfuggì un sorriso compiaciuto
ASHLEY: perché non mi
hai detto nulla?
MATT: temevo un rifiuto
Lei ne era intenerita
MATT: preferivo
guardarti in silenzio piuttosto che sapere che non volevi uscire con me… anche
se so che devo ringraziare Tiffani per questa sera, tu non sembravi cosi felice
In effetti aveva
ragione, pensò Ashley
ASHLEY: è vero… ma
adesso sono contenta di essere uscita con te, mi dispiace solo di aver avuto la
reazione di poco fa
Matt era felice di
sentire quelle parole
MATT: non
giustificarti… non devi… avrai avuto i tuoi motivi e se vorrai, un giorno me li
dirai
ASHLEY: non ti ho fatto
neanche cenare
MATT: non importa…sono
cosi felice da aver perso l’appetito
Sorrise
MATT: domani ti va di venire con me in un posto? È un luogo
meraviglioso, sei la prima e unica persona che vorrei portarci
Ashley era lusingata
ASHLEY: si… mi piacerebbe
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Noah era appena uscito
dalla doccia, indossava solo un asciugamano in vita , sussultò quando si trovò
Samantha di fronte , aveva l’aria seducente.
NOAH: Sam! Pensavo
stessi già dormendo
La scansò per andare
nella sua stanza
SAMANTHA: non ho sonno
Lo seguì
SAMANTHA: fai palestra?
Disse mostrando i suoi
addominali
NOAH: si, quando ho
tempo libero
Prese il pigiama e
aspettava che lei uscisse
SAMANTHA: ohhh! devi
vestirti… giusto!
Ma invece di uscire,
gli si avvicinò sensualmente
Noah restò immobile
mentre lei gli sfiorava il torace con le mani, lui chiuse gli occhi e
rabbrividì
Le caldi labbra della
ragazza si posarono sulle sue, iniziò a baciarlo e lui rispose al bacio, ma
sapeva che era sbagliato, maledettamente sbagliato…
Le mani di Samantha
scivolarono sull’asciugamano tentando di sfilarlo… lui rinsavì bloccandola
NOAH: Sam ! smettila!
Cercava di divincolarsi
ma lei continuava a baciarlo
NOAH: Basta!!!!
NOAH: ma che ti prende!
Cercò di sistemarsi
l’asciugamano
SAMANTHA: su dai
detective! Anche tu volevi baciarmi e andare… oltre
Gli sfiorò nuovamente
il torace
Lui le tolse la mano
NOAH: no! Io non
desideravo proprio nulla! Oddio! senti…
Si schiarì la voce
NOAH: se ti ho fatto
intendere altro… mi dispiace, io ti voglio bene… ma per me sei la figlia di
Doug… stop
Lei ci restò male,
voleva sedurlo
SAMANTHA: io credo che
tu sia fortemente attratto da me, ma non lo ammetterai mai
Uscì dalla stanza, ma
prima di uscire si voltò
SAMANTHA: torno a casa,
è meglio e andrò da mio padre, così sarai più tranquillo…bye bye detective!
Riassunse il tono
sarcastico tipico di Sam
Noah si sedette sul
letto, a tratti sconvolto… era molto attratto dalla ragazza, ma era solo una
ragazza di 18 anni e aveva un padre malato che le faceva del male... si
convinse di ciò che stava pensando…
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Cercava le chiavi in borsa quando le prese un colpo vedendo Tiffani
sul dondolo
ASHLEY: che ci fai qui
TIFFANI: non l’ho baciato… non avevo capito
ASHLEY: cosa dovevi capire?
TIFFANI: che sei innamorata di Miguel
ASHLEY: innamorata?! non lo amo
TIFFANI: ah no? Allora perché sei fuggita?
ASHLEY: maledette chiavi!
Non riusciva a trovarle
ASHLEY: mi era passata la fame e volevo rientrare
TIFFANI: però non sei rientrata! Dai Ashley, a chi la dai a bere!
ASHLEY: senti sono arrabbiata e potrei dire delle sciocchezze, si… vi
ho visto e non nego che me la son presa, ma non ne ho il diritto, mi passerà
Cercava di convincersi
TIFFANI: oggi non ne faccio una giusta
E si mise di nuovo sul dondolo
Ashley smise di cercare le chiavi e si sedette accanto a lei
ASHLEY: e io oggi ho delle reazioni degne da oscar per miglior scena
drammatica!
Rise

Sorrise e poi ritornò seria
ASHLEY: ma se proprio deve innamorarsi di una ragazza, vorrei si
innamorasse di te… perché anche se ti conosco da qualche giorno, sei stata
l’unica a tener testa a Samantha e a truccarmi!!
Rise, l’abbracciò ma durante l’abbraccio gli occhi le si riempirono di
lacrime, perché in cuor suo voleva che Miguel s’innamorasse di lei.
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Il giorno dopo Noah entrò nel BelRose,
ma la vide…seduta tra due ragazzi , rideva e beveva .
Le si avvicinò
NOAH: Sam posso
parlarti?
Lei fece finta di non
vederlo
SAMANTHA: non abbiamo
nulla da dirci
Continuando a scherzare
con il biondo alla sua sinistra e il moro alla destra.
NOAH: invece credo di
si
Insistette
Il biondo si alzò
barcollando, era ubriaco
BIONDO: senti nero!
Perché non giri a largo! Non vuole parlare con te
NOAH: quanti anni hai?
15 o 16 e potrei arrestarti per abuso di alcolici, e non credo Rose sappia che
stai bevendo…
Guardò l’etichetta
della bottiglia di birra sul tavolo
NOAH: ...una Blue
Ribbon… decidi tu… o ti fai una notte in cella o torni a casa a bere latte
Sia il biondo che il
moro capirono che era un poliziotto, si alzarono e uscirono dal locale
NOAH: bravi ragazzi
Riportò l’attenzione su
Samantha che era evidentemente annoiata
NOAH: queste non ti
servono
Prese le birre che
erano sul tavolo
SAMANTHA: risparmi del
lavoro ad Ashley
Rise
NOAH: per te è tutto
bianco o tutto nero, sei incredibile! O si fa come dici tu o nulla! Ecco bevi…
Rimise le bottiglie sul
tavolo
NOAH: bevi! Se ti fa
stare meglio! Non vuoi essere aiutata, preferisci sprofondare… ok fai pure… la
vita è tua
Samantha non osava
guardarlo
SAMANTHA: ti ringrazio
per l’ennesima ramanzina
Si alzò, gli fece un
sorriso sarcastico e uscì
Noah faceva sempre più
fatica a capirla e a starle dietro…
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Gli accarezzò la
guancia e poi la mano, era pieno di cavi e fili che lo collegavano a numerosi
monitor
CELESTE: ti amo
Cominciò a piangere e
gli diede una bacio sulla fronte
Si asciugò le lacrime e
andò ad ammirare il panorama dalla finestra, poi lo udì sussurrare con vice
flebile
JORDAN: Tamara… Tamara…
Celeste gli si avvicinò
CELESTE: sono Celeste!
Andrà tutto bene
Era felice di sentirlo…
ma sentire quel nome la turbava… perché proprio Tamara…
Ad un tratto si sentì
un rumore fastidioso…
BEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEP………………
Nel monitor dell’ECG
apparve una linea bianca continua
Celeste urlò
spaventata!
CELESTE: aiuto!!!!!!
Qualcuno lo salvi, vi prego!
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special guest star
Stephen Collins as Henry Van Buke
Dave Annable as Matt Pryor
RINGRAZIO ISABELLA SABBATINI PER LA REVISIONE ^_____^
... Love Affairs vi da appuntamento il 6 aprile
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