ANTONIO: allora
volete liberarvi di Robert Gant, non è semplice
Sorseggiò il suo scotch.
MIGUEL: sono
disposto a pagarla
Antonio rise.
ANTONIO: intendete
ucciderlo?
Miguel e Jeremy si guardarono.
JEREMY: no!
Rispose di scatto. Si alzò in piedi.
JEREMY: ok
Miguel andiamo via!
ANTONIO: qualcosa
non va signor Hill?
JEREMY: tutta
questa storia non va! Io non voglio uccidere quell’uomo! Voglio solo che lasci in
pace Theresa e se ne ritorni da dove è venuto. Scusatemi…
Miguel sospirò alzandosi in piedi.
MIGUEL: signor
Mendez mi dispiace
ANTONIO: io
credevo che voleste liberarvi di lui in quel senso
MIGUEL: devo
darle qualcosa per il disturbo? Le faccio un assegno le va bene?
Sorrise.
ANTONIO: vi
aiuterò. Ho il potere di farlo… tu e il tuo amico potete stare tranquilli
MIGUEL: senza
spargimenti di sangue possibilmente
Antonio rise.
ANTONIO: sono
un uomo d’onore! Non mi piace sporcarmi le mani
MIGUEL: la
ringrazio signor Mendez. Anche a nome di Jeremy. Arrivederci
Antonio lo osservò uscire e sorseggiò il suo
bicchiere.
VIOLET: che
ci faceva il fratello di Tina qui?
ANTONIO: sono
affari che non ti riguardano
Si allontanò da lei.
Violet mise le braccia conserte e assunse un’aria
pensierosa.
VIOLET: Tina…i
suoi soldi… ora suo fratello. Questa storia è sempre più contorta
Antonio le si avvicinò di scatto e le strinse il
viso in una mano, facendole male.
ANTONIO: ti
ho detto di farti gli affari tuoi!
Tolse violentemente la mano, si sistemò la giacca e
uscì.
_______________________________________________________________________________
NOAH: non
ci posso credere! Ma come ti è saltato in mente!
CLARE: papà
cerca di calmarti
NOAH: calmarmi?!
Mia figlia balla nuda davanti un esercito di uomini arrapati e io devo calmarmi
Rise sarcasticamente.
NOAH: adesso
prendi le tue cose e ti porto a casa
CLARE: no!
Non vado da nessuna parte!
NOAH: vedremo!
Samantha li osservava
da lontano sorseggiando acqua tonica.
Clare avanzò verso di
lei.
CLARE: io
resto qui che ti piaccia o no! E poi chi è questa? La tua nuova fidanzatina?
NOAH: Clare
prendi la tua roba. Tua madre è preoccupata
Lei rise.
CLARE: preoccupata?!
Ti do una notizia: non me ne frega niente!
CLARE: non
voglio tornare a Londra. Non voglio tornare da lei.
Un uomo li raggiunse e
si rivolse a Noah.
UOMO: scusi
lei non può entrare qui
NOAH: davvero?
Lo spinse per poter
entrare nei camerini.
UOMO: le
ripeto: non può entrare qui
NOAH: ci
metto un attimo a chiudere questo posto, sono un detective
Un altro uomo li
raggiunse.
UOMO 2: Clarissa
tutto bene?
CLARE: si
è tutto ok. Stava andando via.
Si rivolse a Noah.
NOAH: non
me ne vado da nessuna parte. Sono suo padre e lei verrà con me.
UOMO 2: è
vero?
CLARE: si
ma non ho intenzione di andarmene con lui!
NOAH: Clare
prendi le tue cose!
Urlò.
UOMO 2: credo
che debba andarsene adesso
Si mise tra padre e
figlia.
NOAH: senta
si faccia gli affari suoi ok?
UOMO 2: sono
affari miei. Clarissa è mia moglie
Noah rimase senza
parole.
________________________________________________________________________________

TIFFANI: tutta
sola te ne stai?
CELESTE: mi
piace la quiete. Vuoi del succo?
TIFFANI: no
grazie
Si sedette sullo sgabello accanto al suo.
TIFFANI: come
ti senti?
Celeste sollevò le spalle.
CELESTE: sto
bene
Finse di sorridere.
TIFFANI: devo
dirti una cosa. Ma non so quanto sia attendibile o credibile
CELESTE: ti
è successo qualcosa?
TIFFANI: no
no. Ero al BelRose con Ashley e abbiamo incontrato Tina, la sorella di Miguel e
ci ha fatto intendere che…che tra lei e Jordan ci sia stato qualcosa
Celeste sentì la rabbia divampare in lei ma cercò di
mantenere la calma.
CELESTE: bene!
Buon per loro

Celeste si alzò, prese il bicchiere e lo mise nel
lavandino.
CELESTE: tranquilla
Tiff! Davvero. Non è più il mio ragazzo e può fare ciò che vuole
Ripose nel frigo il succo d’arancia.
TIFFANI: se
lo dici te. Ok io esco
Diede un bacio alla sorella.
TIFFANI: se
hai bisogno io ci sono
Si scambiarono un sorriso e Tiffani si avviò alla
porta.
Celeste sospirò, cercando di riprendere il
controllo. Tiffani riapparve in cucina con un fascio di rose tra le mani.
TIFFANI: credo
che queste siano per te
Poggiò i fiori sul tavolo e se ne andò.
Celeste guardò i fiori e vide il biglietto, lo aprì.
“Mi manchi
J. “
Lo richiuse, prese i fiori e uscì di fretta.
______________________________________________________________________________
Con il vestitino bianco entrò a villa Guerra
guardandosi intorno.
MIGUEL: ciao
Violet
VIOLET: Miguel!
Esclamò togliendosi gli occhiali da sole.
MIGUEL: se
cerchi Tina mi spiace non è in casa
VIOLET: non
importa. Ti va di offrirmi qualcosa di fresco da bere?
Violet lo fissava.
VIOLET: una
limonata andrà bene
Lui sorrise… prese un bicchiere e versò della
limonata dalla brocca gelata.
VIOLET: grazie
Sorseggiò in modo seducente. Miguel dovette
distogliere lo sguardo.
VIOLET: ho
una richiesta da farti e non puoi dirmi di no
Sorrideva maliziosamente mettendo Miguel a disagio.
MIGUEL: se
posso aiutarti, volentieri
VIOLET: bene
Continuava a sorridere.
________________________________________________________________________________
Gettò le rose ai suoi piedi.
CELESTE: puoi
riprenderteli! Non sono graditi!
Gli voltò le spalle e stava per andarsene.
JORDAN: Celeste
ti prego!
Poi lei si voltò.
CELESTE: perché
non le regali alla tua nuova amica?!
Jordan non capiva.
JORDAN: amica?
Gli diede le spalle nuovamente.
JORDAN: Tina
non ha significato nulla!
Celeste si fermò e sgranò gli occhi. Allora era
vero!
JORDAN: eravamo
giù di morale e…
CELESTE: fammi
indovinare?! Vi siete confortati a vicenda?
Jordan non parlava.
Celeste si avvicinò a lui.
CELESTE: sparisci
dalla mia vita… ti disprezzo… non fai altro che darmi sofferenza
Jordan vide nei suoi occhi l’odio e non poteva darle
torto. Rimase in silenzio a subire le conseguenze e a vederla andare via…
________________________________________________________________________________
Si sfogava con
Samantha.
SAMANTHA: vedrai
che sarà un malinteso. Si risolverà tutto
Cercava di consolarlo.
UOMO: signor
Grant tutto bene?
NOAH: secondo
te?
L’uomo si sedette
accanto a loro.
UOMO: io
sono Brody Slater, è un piacere conoscerla
BRODY: ok
capisco come si sente ma vede Clarissa mi aveva detto che tra di voi non
c’erano rapporti altrimenti l’avremmo invitata alle nozze
NOAH: ma
quali nozze?! È una bambina!
BRODY: non
l’ho sposata con l’inganno se è questo che crede
NOAH: indagherò
su di lei signor Slater e farò chiudere questo posto, perché è suo giusto? E
porterò mia figlia con me, le farò ritrovare la ragione
Si alzò in piedi. Era
furioso.
CLARE: papà
io sono felice
NOAH: felice?
Felice di fare la spogliarellista?
CLARE: si
lo sono. Amo mio marito e io non tornerò mai a Londra
NOAH: tua
madre è a Belville. Se non vuoi tornare da lei almeno torna da me. Sai che per
me non ci sono problemi
CLARE: ti
prego papà
NOAH: e
poi questa storia del matrimonio non mi va giù! E quando vi sareste sposati?
Brody e Clare si
guardarono, sorrisero e si presero per mano. Noah era quasi disgustato.
BRODY: Clarissa
è libera di tornare a casa per un periodo. Se vuole
NOAH: Clare
si chiama Clare! Nessuno la chiama Clarissa da quando aveva 5 anni
Era chiaro che quel
Brody non gli stava simpatico.
CLARE: papà
sto bene ok? Sto bene
Si abbracciarono.
NOAH: ti
voglio bene tesoro mio. Mi concedi almeno un paio di ore…a pranzo
CLARE: ok
papà
________________________________________________________________________________
Lei e Miguel entrarono nel BelRose.
MIGUEL: perché
qui fanno il cappuccino migliore di tutta la costa occidentale
Si accomodarono ad un tavolo. Miguel vide Ashley.
MIGUEL: ti
porto il cappuccino e dopo andiamo a fare shopping ok? Torno subito
Raggiunse Ashley al bancone.
MIGUEL: cara
vecchia lontana amica!
ASHLEY: sarcastico!
MIGUEL: ormai
non hai più tempo per me…tra il locale e quell’uomo…
ASHLEY: uomo?
Di chi parli?
La ragazza prese due tazze.
ASHLEY: se
ti riferisci al piccolo Sam…
MIGUEL: mi
riferisco al grande Dan
La interruppe.
ASHLEY: Miguel
non lavoro più per lui
MIGUEL: ah
no?!
ASHLEY: ora
mi dedico al BelRose
MIGUEL: e
forse anche a me?
Prese i cappuccini e si scambiarono un sorriso.
Poi Ashley diede un’occhiata alla donna in compagnia
di Miguel e le venne un attacco di gelosia.
________________________________________________________________________________
Tina era seduta in un ristorante, sorseggiava acqua
minerale ed era nervosa. Aspettava qualcuno… un uomo si avvicinò al tavolo.
TINA: stavo per
andarmene!
JACK: mi scusi signora
Guerra, non volevo farla attendere
Si sedette di fronte la donna.
TINA: hai il
materiale?
JACK: certo
Le diede una busta chiusa.
JACK: è molto
interessate
Tina aprì la busta. C’erano alcune foto che
ritraevano Antonio e Violet in atteggiamenti intimi.
TINA: quella puttana!
Esclamò osservando le foto.
JACK: signora Guerra
c’è altro
Prese un’altra busta e gliela diede.
TINA: che vuol dire?
Iniziò ad aprire.
JACK: mentre pedinavo
il signor Mendez…
Le altre foto ritraevano l’incontro tra Antonio e
Miguel.
TINA: accidenti!
_________________________________________________________________________________
ANTONIO: credo
che sia arrivata l’ora che tu te ne ritorni in Europa
Robert sbuffò e rise.
ROBERT: ora
ti permetti a darmi ordini Tony?!
ANTONIO: non
vorrei avere altri guai e mi è stato esplicitamente chiesto di allontanarti
ROBERT: ah
si? E sentiamo… da chi?
ANTONIO: Robert
Robert… non fare troppe domande… torna in Germania e sta tranquillo che i
nostri affari procederanno in egual modo
ROBERT: sarei
ritornato a Berlino domani… e comunque credo di sapere chi mi voglia fuori dal
paese… un bulletto che si fa poco gli affari suoi
ANTONIO: quando
si tratta di donne…
ROBERT: ma
mettere di mezzo di te mi sembra poco carino… vuoi che me ne occupi?
ANTONIO: assolutamente.
Non ne vedo il bisogno. Tu e la ragazza domani sarete in volo e credo sia tutto
risolto o sbaglio?
ROBERT: si.
Certo
Ma Robert si sentiva toccato nell’orgoglio.
ANTONIO: se
torci un capello a quel ragazzo te la farò pagare
Si guardarono con occhi di sfida.
ROBERT: è
una questione personale Tony? Rilassati. Domani me ne andrò. Hasta la vista
Si mise gli occhiali da sole e uscì. Antonio riprese
a sorseggiare il drink guardando fuori dalla finestra.
_________________________________________________________________________________

THERESA: che
ci fai qui?! Ti avevo detto di starmi lontano
JEREMY: stai
bene?
Lei non riusciva a guardarlo negli occhi. Era
spaventata.
JEREMY: guardami!
THERESA: vattene!
Ti prego va via! Potrebbero vederti… io vorrei…
Scosse la testa.
THERESA: vorrei
tenerti al sicuro. Mi dispiace averti messo in mezzo a questa storia
Lui le si avvicinò.
JEREMY: zitta!
Ci tengo troppo a te e vederti con quell’uomo mi da una rabbia!
Le prese le mani.
JEREMY: vieni
via con me… ti aiuterò
Theresa gli sorrise e gli accarezzò una guancia. Gli
diede un bacio dolcissimo.
THERESA: sarebbe
stato bellissimo amarti
JEREMY: vieni
con me e vedrai che sarà stupendo
Lei allontanò le sue mani.
THERESA: domani
partiremo
JEREMY: cosa?!
THERESA: andremo
a Berlino. E tu promettimi che non farai nulla per impedirmi di partire
JEREMY: Theresa!
THERESA: promettimelo!
THERESA: promettimelo
Jeremy! Ti voglio al sicuro… io so cosa faccio
Si guardarono intensamente negli occhi. Poi furono
interrotti da una voce.
UOMO: signorina
Fletcher? Tutto bene?
THERESA: si
è tutto ok
UOMO: dovremo andare
THERESA: arrivo…2
minuti
Riportò la sua attenzione su Jeremy.
THERESA: devo
andare. Sto bene, non devi temere per me. Fidati… andrà tutto bene.
Gli accarezzò nuovamente la guancia. Si avviò verso
la porta ma prima si voltò verso di lui. Jeremy sentiva di averla persa per
sempre.
THERESA: addio
La porta si chiuse. Jeremy alzò lo sguardo e lei non
c’era più.
________________________________________________________________________________
Stavano andando verso i negozi di alta moda sulla
Merry Avenue.
MIGUEL: ti
riferisci ad Ashley? No no…non è la mia fidanzata. E’ la mia migliore amica,
solo che ultimamente sembra essersene dimenticata
VIOLET: immaginavo
non fosse la tua compagna. Accanto a te vedo una donna, lei sembra ancora una
ragazzina. Tu hai bisogno di emozioni vere…forti…
Sorrise mettendo per l’ennesima volta Miguel a disagio.
MIGUEL: Ashley
è meravigliosa
VIOLET: non
lo metto in dubbio ma tu mi hai appena detto che ti sta trascurando. Se ti va
potrei essere la tua nuova migliore amica e anche qualcos’altro
Sfiorò il suo braccio mentre guidava.
Miguel si voltò e incrociò i suoi occhi seducenti.
_________________________________________________________________________________
BRODY: posso
aiutarla?
La osservava
attentamente.
BRODY: non
ci siamo già visti? Se non erro era in compagnia del padre di Clarissa.
SAMANTHA: no,
non sbaglia. Piacere io sono Samantha O’Donnell
Si presentarono.
BRODY: io
sono…
SAMANTHA: Brody…si
so già chi è
Gli sorrise
sensualmente.
Si guardava intorno
fingendosi interessata.
BRODY: si
è mio
SAMANTHA: e
quante ragazze ci lavorano?
BRODY: come
mai così curiosa? Ti interessa lavorare per me?
SAMANTHA: bè
mai dire mai giusto?
Lo guardava sempre con
sguardo sexy.
BRODY. E
credi che Noah apprezzerà?
SAMANTHA: Noah
è solo un amico
BRODY: riscuoteresti
un ottimo consenso…sei molto sexy
SAMANTHA: grazie
BRODY: se
vuoi potresti farmi vedere come ti muovi
SAMANTHA: ok
perché no!
Samantha aveva in mente
qualcosa…
________________________________________________________________________________

VIOLET: allora
che te ne pare?
MIGUEL: molto…molto
carino
Lei si voltò e lui non potè fare a meno di ammirare
il suo lato b…
Violet misurò altri vestiti e Miguel ammirava ogni
centimetro del suo corpo. Ridevano, scherzavano, flirtavano…
________________________________________________________________________________
ART: Johnny cosa ci
fai qui?! È presto
JEREMY: me
ne vado
ART: allora perché
sei passato?
JEREMY: intendo
dire che lascio il lavoro…mi licenzio
ART: perché Johnny?!
Si tratta della cameriera?
JEREMY: anche.
Non è il lavoro che fa per me
ART: ma se sei il più
richiesto! Davvero vuoi rinunciare a una montagna di soldi?
JEREMY: si. Mi dispiace Art
ART: ok Johnny. Ma…
JEREMY: ma?
ART: bè c’è un ultimo
lavoretto
JEREMY: Art io…
ART: no no! Questo
non lo puoi rifiutare. Lo devi fare per me.
Sorrise.
JEREMY: di
che incarico si tratta?
ART: ecco bene. Cosi
mi piaci
Gli diede una pacca sulla spalla e iniziarono a
parlare.
________________________________________________________________________________
NOAH: sei
diventata una bellissima donna
Osservava la figlia con
tenerezza.
CLARE: grazie
papà
Stavano mangiando in un
ristorantino.
NOAH: tua
madre ti rivuole a casa
CLARE: papà
te lo ripeto io a casa non ci torno e soprattutto non voglio tornare da lei
NOAH: è
successo qualcosa?
CLARE: tu
te ne sei andato… e io non riuscivo più a sopportarla. Ti prego di capirmi
NOAH: ti
capisco tesoro e mi dispiace non esserti stato accanto come avrei dovuto
CLARE: vivere
con lei è un inferno, rende tutto così difficile e pretende di avere il
controllo sulla mia vita. Poi un giorno ho conosciuto Brody
Sorrise.
CLARE: e
sono scappata in America con lui. Volevo la mia occasione
NOAH: sposarti
dopo un mese con uno sconosciuto e lavorare come spogliarellista non mi sembra
un’occasione
NOAH: oh
Brody è d’accordo! Alleluia! Andiamo Clare, potrebbe essere un imbroglione
CLARE: ecco!
Vedi! Sempre lì a dirmi cosa fare e non fare!
NOAH: vieni
a stare con me a Belville. Ti prometto che tua madre non ti opprimerà
CLARE: papà
io invece ti prometto che diventerò qualcuno nella mia vita. E se avrò bisogno
so dove trovarti
Gli sorrise e sorseggiò
dell’acqua.
CLARE: a
proposito… chi è la ragazza con cui sei venuto?
N OAH: Sam…
è una mia amica
CLARE: amica?
Sicuro?
NOAH: certo!
CLARE: meglio!
Avrà si e no qualche anno più di me! Però devo dire che è molto bella e secondo
me ci prova
NOAH: ti
prego continua a mangiare e smettila di dire sciocchezze
________________________________________________________________________________
Ridendo Miguel e Violet, carichi di buste di ogni
boutique della Merry Avenue, varcarono la soglia di villa Guerra.
VIOLET: Tina
devo mostrarti i miei acquisti
Ma non ottenevano risposta. Arrivò Candy dalla
cucina.
MIGUEL: Candy
mia sorella è in casa?
MIGUEL: ok
Si voltò per guardare Violet che non aveva per
niente una faccia dispiaciuta.
Candy si allontanò.
Violet posò le buste e si avvicinò a Miguel. Si mise
di fronte a lui mordendosi il labbro inferiore.
VIOLET: potremmo
approfittare della loro assenza
Iniziò a sbottonargli la camicia. Lui non oppose
resistenza.
VIOLET: potrei
farti provare delle sensazioni uniche
Lo baciò sul collo, lui chiuse gli occhi…
VIOLET: rare
Continuava a baciarlo. Poi alzò lo sguardo e lui la
baciò con passione. La prese tra le braccia e la portò di sopra.
______________________________________________________________________________
Tina entrò… si tolse gli occhiali da sole e vide le
buste della Carson Fashion sul divano nell’ingresso. Sentì rumori provenire dal
piano superiore. Riconobbe la voce di Violet. Salì le scale e capì che i rumori
provenivano dalla stanza di Miguel… in quel momento capì che i due erano a
letto insieme.
________________________________________________________________________________
Celeste era sul suo letto. Piangeva. Bussarono alla
porta.
CELESTE: si?
Cercò di asciugarsi le lacrime.
Si sedette sul letto.
CELESTE: vuoi
farmi ingrassare?
TIFFANI: è
a basso contenuto di grassi! Non sono una sprovveduta!
Iniziarono a mangiare.
CELESTE: avevi
ragione
TIFFANI: ti
riferisci al gelato?
Celeste sorrise.
CELESTE: no!
Parlo di Jordan. E’ stato con Tina Guerra
TIFFANI: mi
dispiace tesoro
Celeste assaporava il gelato ma d’un tratto scoppiò
in lacrime. Tiffani l’abbracciò.
Le accarezzava i capelli.
CELESTE: ho
sofferto due volte per lo stesso uomo! Che sciocca che sono!
TIFFANI: sei
solo una donna innamorata, tutto qui. Ma adesso ci sono io e non ti permetterò
di star male per lui
CELESTE: grazie
sorellina. Sono felice che tu abbia deciso di restare qui
Iniziò a singhiozzare.
TIFFANI: da
domani si cambia vita!
Celeste ricominciò a piangere urlando.
________________________________________________________________________________
BILLY: problemi
di cuore?
JORDAN: cosa?
BILLY: wow!
Vivi nel tuo mondo! Siamo qui da 20 minuti e non hai emesso suono
JORDAN: scusa,
ho la testa altrove
BILLY: lo
avevo notato. Vuoi parlarne?
Jordan scosse la testa.
BILLY: credo
si tratti di Celeste ma se non vuoi parlarmene capisco e se invece vuoi, eccomi
io sono qui!
JORDAN: credo
che me ne andrò. Voglio che lei sia tranquilla e felice
BILLY: è
bello da parte tua preoccuparti per lei, ma tu cosa vuoi?
JORDAN: voglio
che Celeste stia bene. Tutto qui
BILLY: e
non pensi a me o a Joshua?
JORDAN: certo!
Dopo l’incidente io mi sono sentito così legato a voi, ma questo non è il mio
posto
BILLY: sei
mio fratello e ti voglio bene. E questa è anche casa tua. Credi che non si
possa rimediare con Celeste?
JORDAN: no.
Non credo. Ho sbagliato tutto, di nuovo
______________________________________________________________________________
Avanzava verso di lui
con in mano una bottiglia di birra.
JORDAN: ancora
con la birra?!
Lei guardò la bottiglia
che aveva tra le mani e fece una smorfia.
TINA: è
divina
Ne sorseggiò un po’.
TINA: pensavo
saresti passato a trovarmi
JORDAN: non
ne vedo il motivo
TINA: ah
no?!
Sollevò le spalle.
Lui si guardò intorno.
JORDAN: non
male ma…
TINA: fammi
indovinare… non si ripeterà più?
Lo interruppe.
Lui acconsentì con la
testa.
TINA: tranquillo
Ames non si ripeterà più
JORDAN: e
allora perché sei qui?
Lei scoppiò a ridere.
TINA: genio
non esisti solo tu! Qui vendono birra ad un prezzo vergognosamente basso
Si avvicinò a lui e gli
diede un bacio sulla guancia, poi entrò nel BelRose.
_______________________________________________________________________________

TIFFANI: scusi?
Si rivolse alla donna
assente.
TINA: dimmi
Rispose infastidita.
TIFFANI: sta
bene? Vuole che chiamiamo qualcuno per accompagnarla a casa
Lei rise.
TINA: dolcezza
riesco benissimo a tornare a casa da sola!
Tiffani guardò Ashley.
TIFFANI: indubbiamente!
Era solo per…
TINA: impicciarvi?
Tiffani e Ashley erano
imbarazzate. Sapevano chi avevano di fronte. Erano pronte a chiamare Miguel.
TINA: tu
sei la fidanzatina di mio fratello
TIFFANI: no…ehm
tempo fa
TINA: si
è già stancato di te
Sussurrò. Tiffani fece
finta di non capire mentre Ashley sgranava gli occhi.
TIFFANI: vuole
che lo chiami?
Continuava a fare la
gentile.
TINA: no!
Casomai chiamo Jordan, è così gentile con me ultimamente. Si è offerto anche di aiutarmi…sotto le lenzuola
Rise… Tiffani non
sapeva se crederle o meno. Le sorrise e capì di dover togliere il disturbo.
TIFFANI: bene
noi andiamo
Si allontanarono. Tina
sorrise, lo aveva fatto con lo scopo di danneggiare il ragazzo…sapeva che
Tiffani era la sorella di Celeste.
_____________________________________________________________________________
Gli girava intorno
facendo rimbalzare la palla. Dan si stava infastidendo.
SAM: avevi
promesso che avresti giocato con me!
DAN: Sam
ora basta! Vai in camera tua!
Urlò e il ragazzino
salì le scale con il broncio. Emily arrivò dalla cucina.
EMILY: Dan
ma che ti prende!
DAN: mamma
lasciami in pace ti prego
EMILY: non
mi piace il modo in cui stai trattando tuo figlio e io credo di sapere il
motivo
DAN: tu
sai sempre tutto vero mamma?
Disse ironicamente.
EMILY: si
Rispose convinta.
EMILY: va
da lei Dan
Dan guardò fuori dalla
finestra con le mani in tasca.
EMILY: va
a parlarle… a metterti l’anima in pace! Sei ritornato il Dan burbero di un
tempo e non ci piace. So che ti manca come manca a me e Sam. Va da lei…
DAN: piantala
mamma!
EMILY: sei
sempre stato cocciuto e testardo. Non lo ammetterai mai che vuoi lei. L’hai
vista con un ragazzo e ti sei fatto i film! E hai permesso alla tua impulsività
di allontanarla. Quel ragazzo è solo un amico, ci hai mai pensato?
DAN: mamma
Ashley è una ragazza e non se ne fa nulla di un uomo divorziato con un figlio!
Disse voltandosi verso
la madre.
EMILY: perché
non lo lasci decidere a lei?
Lui sospirò.
EMILY: va
a parlarle. Così almeno smetti di farti del male… fallo per me, per Sam ma
soprattutto per te figliolo.
Dan guardò sua madre e
pensò che fosse la persona più saggia che conoscesse.
SAM: mi
andrebbe un cheeseburger
Dan si voltò verso suo
figlio e insieme sorrisero.
______________________________________________________________________________
Tiffani e Ashley erano
dietro il bancone del BelRose intente ad asciugare i bicchieri.
TIFFANI: mmm
si per me non ci sono problemi!
ASHLEY: Miguel
hai saputo la bella notizia? Tiffani resterà a Belville!!
La ragazza sorrise.
MIGUEL: ma
dai?! Sono felicissimo della tua decisione!
TIFFANI: grazie
ragazzi! Amo questo posto e poi ho conosciuto voi
MIGUEL: bene
occasione in più per festeggiare! Prenderò dell’ottimo champagne.
Miguel notò che Ashley
era distratta.
MIGUEL: tu
ci sarai Ashley?
ASHLEY: torno
subito
MIGUEL: ah!
Dan Barlow! Pensavo avesse smesso di lavorare per lui.
Sembrava infastidito.
TIFFANI: bè
saranno rimasti amici
MIGUEL: e
poi io trovo che sia un po’ troppo grande per lei
Continuava a fissarli.
Tiffani sorrise.
TIFFANI: io
trovo che tu sia gelosetto
Lui la guardò.
MIGUEL: no!
È la mia migliore amica e mi preoccupo per lei…tutto qui. Invece di insinuare
sciocchezze perché non mi prepari un caffè?
TIFFANI: ai
suoi ordini!
_______________________________________________________________________________
Sam corse ad
abbracciarla.
SAM: mi
manchi!
ASHLEY: anche
tu piccolo
DAN: Sam
aveva voglia di un cheeseburger
ASHLEY: certo!
Accomodatevi qui. Un cheeseburger per Sam e per te Dan?
Mostrò loro un tavolo
vuoto.
DAN: prendo
quello che prende Sam
I due si fissavano.
ASHLEY: ok…
torno subito allora
DAN: perché
non mangi qui con noi?
ASHLEY: veramente…
Voleva rifiutare,
guardò verso il bancone e pensò che Tiffani potesse sostituirla.
DAN: se
devi lavorare non fa niente
ASHLEY: ok…
mi unisco a voi. Torno subito.
Sam sorrise vedendo
negli occhi del padre la felicità.
Ashley arrivò al
bancone. Si tolse il grembiule e guardò i suoi amici. Miguel era agitato. Si
voltò e vide l’uomo seduto al tavolo con il bambino.
MIGUEL: vai
a sederti lì con loro?
ASHLEY: si…
vado a prendere gli hamburger
Andò in cucina. Tiffani
d’istinto guardò Miguel.
TIFFANI: stanno
solo mangiando un hamburger, nulla di male
MIGUEL: non
mi piace!
TIFFANI: Miguel
Miguel sentivo che questo momento sarebbe arrivato
MIGUEL: ma
di che parli?!
TIFFANI: capirai
______________________________________________________________________________
Samantha uscì da dietro
le quinte con indosso un bikini dorato che metteva in evidenza le sue forme.
Brody la osservava ballare e lei giocava con il suo corpo e non toglieva gli
occhi dai suoi.
UOMO: la
ragazza si muove bene
BRODY: già
Sembrava incantato. Era
molto attraente.
Clare entrò al
Caterpillar, cercava il marito.
CLARE: hai
visto Brody?
Chiese ad un cameriere.
CAMERIERE: l’ho
visto andare dietro
CLARE: grazie
Andò nei camerini e
chiamava il marito. Udì dei rumori provenire dalle toilette. udì la voce di
Brody… aprì la porta e lo vide appoggiato al muro, una ragazza lo stava
baciando… fuggì. Brody cercò di rivestirsi e la seguì. La ragazza nella
toilette si rivestì, si voltò e sorrise. Samantha sorrise… aveva raggiunto il
suo scopo…
________________________________________________________________________________

RAGAZZA: devi
essere Jeremy, giusto?
Jeremy si avvicinò allo sportello.
JEREMY: si…si…
Jeremy Hill
Si presentò porgendole la mano, ma lei si rimise gli
occhiali da sole con aria altezzosa.
RAGAZZA: siediti
Pensò che fosse antipatica. Sfrecciò ad alta
velocità spaventandolo.
RAGAZZA: allora…Jeremy.
Art ti ha spiegato cosa devi fare?
JEREMY: ehm
giusto un accenno
Lei sbuffò.
RAGAZZA: immaginavo.
Devi fingerti il mio fidanzato, solo per questa sera.
JEREMY: perdonami
ma… una come te non credo abbia difficoltà a trovare un uomo
RAGAZZA: mettiamo
una cosa in chiaro. Ti pago e ti pago bene e sei pregato di non fare domande
Jeremy si voltò dall’altro lato sospirando.
RAGAZZA: comunque
io sono Beth
_______________________________________________________________________________
Abbracciò Sam che uscì
dal locale. Poi rivolse l’attenzione a Dan.
DAN: grazie
per esserti unita a noi
ASHLEY: figurati!
Sam mi è mancato molto. E’ stato un piacere, anzi grazie a te per avermi
offerto il panino.
DAN: allora
a presto
Le sorrise e si diedero
la mano. Entrambi guardarono le loro mani…
ASHLEY: a
presto Dan
DAN: ehm
senti… se ti va… stasera ti andrebbe di venire a cena con me?
Ashley si sentì il
cuore in gola.
ASHLEY: si,
penso di si. Si…si
DAN: si…
Sorrise.
DAN: bene…
ti passo a prendere alle 8 va bene?
ASHLEY: si…
va bene
Non capiva più nulla.
DAN: allora
a più tardi
ASHLEY: si
Quando Dan uscì andò al
bancone e si mise a sedere accanto a Miguel.
MIGUEL: stai
bene?
Lei sorrise.
ASHLEY: sto
benissimo
MIGUEL: allora
stasera ci sarai?
ASHLEY: no…
ho un appuntamento
Si alzò e ballando andò
in cucina.
MIGUEL: un
appuntamento?!
TIFFANI: eh
già! Un appuntamento…
______________________________________________________________________________
Si guardava intorno e vedeva donne vestite in modo
sexy.
TIFFANI: ti
piacerà vedrai
La prese per mano e andò al bancone dove una
graziosa ragazza sorrise loro.
PAIGE: salve
sono Paige! Come posso aiutarvi?
TIFFANI: abbiamo
parlato per telefono, sono Tiffani Armstrong
PAIGE: ah
si certo! Prego seguitemi
Le tre donne attraversarono un lungo corridoio.
PAIGE: tra
10 minuti circa inizia la prima lezione. Buon divertimento!
Sorrise di nuovo alle due sorelle e se ne andò.
Tiffani aprì la porta e Celeste vide numerose
persone muoversi a ritmo di una bachata.
TIFFANI: ta
ta!
CELESTE: ci
hai iscritto a lezioni di danza?
TIFFANI: molto
meglio! Balli latino americani
Celeste scuoteva la testa.
TIFFANI: su
dai! Sii ottimista! E’ quello che ti ci vuole adesso. Devi scatenarti e non
devi pensare. E poi ho letto che la bachata fa bruciare all’incirca 500 calorie
al dì
CELESTE: che
assurdità!
Sospirò.
TIFFANI: sei
arrabbiata? Se vuoi possiamo andarcene
CELESTE: no.
E’ ok. Balliamo…
Entrò un uomo sulla 50ina.
PEDRO: buonasera
sono Pedro. Oggi iniziamo questo nuovo corso
Mise un cd e alzò il volume.
PEDRO: vediamo
come sapete muovervi!
Tutti iniziarono a ballare… Tiffani e Celeste
sembravano divertirsi.
________________________________________________________________________________
BILLY: Violet
che ci fai qui?
VIOLET: la
porta era aperta
Se ne stava beatamente appoggiata alla porta della
cucina con le braccia conserte.
BILLY: ok
adesso puoi andartene
Ma lei avanzò verso di lui.
VIOLET: non
ho fretta
BILLY: non
ho voglia di giocare. Vattene
Era molto infastidito.
VIOLET: un
tempo ti piaceva giocare
BILLY: cerchi
rogna Violet? Torna a Londra ok?
Lei si mise a ridere.
VIOLET: tranquillo.
Ci tornerò presto. Ci pensi mai a noi, a quello che sarebbe potuto accadere?
BILLY: sinceramente?
No
Rispose deciso.
VIOLET: io
non ti credo
BILLY: affari
tuoi
.jpg)
BILLY: taci!
Dannazione non parlare di lei così!
VIOLET: rilassati
è solo un mio pensiero
BILLY: allora
tienilo per te
Sospirava nervosamente.
BILLY: sai
cosa penso io. Penso che di notte, in questi anni, spesso mi sono svegliato
all’improvviso e mi sono voltato dall’altro lato e c’era lei, la donna che amo
e ho amato di più in assoluto nella mia vita! E adesso di notte mi sveglio
all’improvviso e mi volto e lei non c’è e rimpiango tutte le volte che non le
ho detto quanto fossi fortunato ad averla al mio fianco
Violet ascoltava le sue parole. Era quasi
intenerita…
______________________________________________________________________________
Ashley era sul sedile
accanto vestita con un abito nero, i capelli raccolti in una coda e un po’ di
gloss sulle labbra che si mordeva nervosamente.
ASHLEY: grazie
Sorrise.
ASHLEY:dove
andiamo a cena?
Dan la guardò.
DAN: è
una sorpresa

Dan accostò la macchina
in una radura. Scesero…
DAN: vieni
Attraversarono gli
alberi e Ashley vide delle luci in lontananza, più si avvicinavano e più era
chiaro e rimase a bocca aperta.
Sulla spiaggia c’era un
tavolo con una tovaglia che pendeva fin sulla sabbia, delle candele, champagne
e dei vassoi di acciaio coperti. Era splendido pensò.
DAN: allora
che te ne pare?
ASHLEY: sono
senza parole
Poi lo guardò e gli
sorrise…
____________________________________________________________________________
Avevano finito di
cenare e si erano seduti sulla spiaggia…Ashley tremava e Dan le poggiò sulle
spalle la sua giacca.
ASHLEY: grazie
DAN: spero
ti sia piaciuto tutto
ASHLEY: certamente.
Vorrei solo sapere il perché lo hai fatto. Se per ringraziarmi per il lavoro
svolto con Sam o magari per farti perdonare per come mi hai trattata
DAN: mi
dispiace di averti trattata in quel modo. Giuro. Vuoi sapere perché l’ho fatto?
Ok. L’ho fatto perché sei speciale Ashley, sei riuscita a tenere a bada Sam e a
rendermi una persona migliore. So che sei giovane e hai la tua vita io… io sono
un uomo divorziato con un figlio ribelle e di certo non avrai bisogno di noi.
Ti ho volutamente allontanata e mi sono reso conto che mi manchi e ti penso
ogni istante e manchi a Sam, tantissimo.
Ashley era confusa e
felice… non riusciva a guardarlo negli occhi.
DAN: ho
creduto che fosse meglio che tu sapessi cosa provo, bè devo dire che è stata
Emily a illuminarmi
Sorrise.
DAN: non
pretendo nulla, volevo solo che tu sapessi
Ma lei se ne stava in
silenzio.
DAN: Ashley
ok… il tuo silenzio mi imbarazza. Io sono abbastanza maturo per affrontare un
rifiuto. Capisco…davvero. E’ tutto ok
Poi lei si voltò a
guardarlo.
ASHLEY: non
credevo parlassi così tanto!
Sorrisero.
DAN: sarà
il nervosismo
ASHLEY: io
sono sorpresa e non so cosa dire. Si… sei divorziato…hai un figlio… sei un
burbero… ma adoro Sam e mi piace ciò che provo quando sto con te. E l’età
anagrafica è solo un dettaglio, credo. Sei capace di scatenare un uragano di
emozioni in me e mi piace anche questo. Mi piace il tuo raro sorriso, mi piace
tua madre… mi piace l’idea di volerti conoscerti di più. Ora sono io che parlo
tanto
Sorrise.
DAN: a
me piace vederti imbarazzata e logorroica
Lei abbassò gli occhi.
Sentiva il cuore battere forte.
DAN: piccoli
passi… è un’ottima politica. Non voglio metterti fretta. So che ci sei
Ashley acconsentì con
la testa.
Lei allungò la mano
verso la sua e la strinse.
ASHLEY: credi
sia precipitoso?
DAN: penso
si possa fare un’eccezione
E strinse la sua mano
fortissimo.
______________________________________________________________________________

BETH: devo farti i
miei complimenti
Lo osservò.
JEREMY: grazie.
Anche tu stai bene
Temeva la sua reazione. Ma lei sorrise.
BETH: tra circa 30
minuti i miei saranno qui. Vieni… beviamo qualcosa di fresco.
Contrariamente alle aspettative di Jeremy, Beth
prese due birre e si sedettero nell’immenso giardino.
BETH: allora ricorda.
Mi hai conosciuta circa 3 mesi fa in Europa e ora viviamo insieme in un attico
a Londra
Lei prese a sorseggiare la birra ghiacciata.
JEREMY: perché
io?
BETH: perché non tu?
Sollevò le spalle.
BETH: mi sei stato
caldamente raccomandato da un’amica. Non c’è nient’altro da sapere.
JEREMY: ok.
Posso sapere cosa fai nella vita?
BETH: studentessa
a Oxford, ci siamo conosciuto proprio all’università ok?
Lui acconsentì con la
testa.
Lei udì il rumore di
un’ auto che sembrò innervosirla.
BETH: eccoli…
sono arrivati.
Si alzò in piedi e finì
la birra.
PHIL: figliola!
Sorrise vedendo la
figlia. Beth guardò Jeremy e poi si voltò verso il padre.
BETH: papà!
Gli corse incontro. Si
abbracciarono e lui la baciò in fronte.
PHIL: la
mia bambina
Sciolse l’abbracciò e
rivolse l’attenzione al timido Jeremy. Anche lei lo guardò. Poi gli si
avvicinò.
BETH: papà
lui è Jeremy. Il mio fidanzato.
Lei lo abbracciò e lui
si sentì in enorme disagio.
JEREMY: è
un piacere conoscerla
Si strinsero la mano.
BETH: ma
la mamma? Si fa attendere?
Jack si rivolse alla
figlia.
PHIL: ha
fatto compere pazze come al suo solito. La conosci!
Poi una bella donna
apparve dietro di loro con un mondo di buste.
DONNA: potevi
aiutarmi Phil! O almeno chiamarmi qualcuno della servitù.
Posò le buste a terra e
sospirò.
DONNA: tesoro!
Spalancò le braccia
vedendo la figlia. Le due donne si abbracciarono. Jeremy si avvicinò a loro e
fu così che la riconobbe. Lei riconobbe lui e entrambi rimasero a bocca aperta.
_______________________________________________________________________________
GUY: ei Ames che ci
fai qui?!
Un tipo poco raccomandabile con una giacca di pelle
andò verso Jordan.
JORDAN: ciao
Guy!
I due si abbracciarono.
GUY: sono anni che
non ti fai vedere! Hai ancora la tua bambina?
Riferendosi all’Harley.
JORDAN: naaa!
L’ho distrutta poco tempo fa
GUY: peccato! Ma
dimmi posso fare qualcosa per te?
JORDAN: si
Guy sorrise e prese dalla tasca una bustina con
della polvere bianca e la diede a Jordan.
________________________________________________________________________________
Entrò nella sua stanza
e trovò l’amico seduto sul suo letto.
MIGUEL: non
ti sembra che sia un po’ tardi?
ASHLEY: mi
controlli?
MIGUEL: sei
uscita con lui vestita così?!
Si alzò in piedi.
Ashley si guardò l’abito.
ASHLEY: perché
cosa c’è che non va?
MIGUEL: sei
un po’ troppo sexy
ASHLEY: tu
non dovevi essere a mangiar pizza e bere champagne con gli altri?
MIGUEL: Jeremy
aveva un impegno e non mi andava di star solo con Tiff. Ti sei divertita con
lui? Dove ti ha portata?
ASHLEY: ho
passato una bella serata
MIGUEL: non
credi sia un po’ stagionato per te?
MIGUEL: tua
madre lo sa?
ASHLEY: cosa
Miguel cosa? Vuoi fare la spia? Bene falla pure
MIGUEL: quel
tipo non mi piace
ASHLEY: me
ne farò una ragione. E fattela pure te. A me piace
MIGUEL: oddio
Ashley! Ti vuoi mettere in una situazione complicata?
ASHLEY: senti
che ti prende?! Posso decidere da sola ogni tanto? Dan mi piace ok? Mi piace e
sto bene con lui. L’età e suo figlio sono solo dettagli
MIGUEL: sai
che mi preoccupo per te
ASHLEY: lo
so e ti ringrazio ma voglio provarci
MIGUEL: ma
non puoi uscire con lui vestita così! Sei troppo bella!
Lei sorrise.
ASHLEY: se
non ti conoscessi bene sembrerebbe che sei geloso
MIGUEL: in
effetti un po’ lo sono. Mi trascuri per lui e mi manchi
Si abbracciarono.
ASHLEY: ti
voglio bene. E prometto che troverò un modo per farmi perdonare.
______________________________________________________________________________
Violet è nell’ufficio
di Antonio, fruga nei cassetti e trova un album di foto… lo sfoglia e
finalmente scopre il segreto dell’uomo…
Sorride…
________________________________________________________________________________
Noah stava preparando il borsone, avrebbero ripreso
la via del ritorno tra un paio di ore.
NOAH: Sam non credo.
SAMANTHA: allora
se è felice così, sii tu felice per lei. A quanto pare Violet le ha reso la
vita un po’ difficile
NOAH: quell’arpia.
Sono arrabbiato solo per un motivo
SAMANTHA: quale?
NOAH: mia figlia non
mi ha chiesto aiuto…non lo ha fatto… si è fidata di uno sconosciuto e lo ha
sposato!
SAMANTHA: Noah
piantala! Guardami
Prese il suo viso tra le mani e i loro occhi si
incrociarono.

Gli sorrise.
NOAH: grazie Sam.
Grazie per essere qui adesso
Le accarezzò la guancia e le guardava la bocca. Si
avvicinò alle sue labbra e…
Bussarono alla porta. Noah ritornò alla realtà. Andò
ad aprire. Clare era li di fronte con gli occhi pieni di lacrime e una valigia.
NOAH: Clare!
CLARE: papà
portami via con te
L’abbracciò e scoppiò in lacrime.
Samantha sorrideva.
_______________________________________________________________________________
Tina era di fronte lo
specchio della sua toilette. Osservava la boccettina di pillole che aveva tra
le mani. L’aprì e ingoiò un numero considerevole di pillole…
Nel frattempo Mason
salì le scale quando udì un tonfo, spaventato bussò alla porta della stanza di
Tina. La porta era aperta…
MASON: Tina?
Aprì la porta del bagno
e la vide a terra.
________________________________________________________________________________

Lo prese e sfogliò…
Il diario scivolò dalle sue mani…
Billy aveva letto la rivelazione di Tamara sulla
gravidanza.
Qualcuno aveva volutamente messo lì quel diario.
___________________________________________ Continua
Special Guest Star
Shannyn Sossamon as Theresa Fletcher
Mark Pellegrino as Robert Gant
David Boreanaz as Dan Barlow
Emma Stone as Beth McBrian
Cam Gigandet as Brody Slater
Dana Davis as Clare Grant
Nia Long as Violet Grant
Eduardo Yanez as Antonio Mendez
and
Billy Zane as Mason Van Buke
a presto con il prossimo episodio!